16 December 2011

All mountain, personalità doppia

Poteva chiamarsi solo Jekyll, la All mountain Cannondale

All mountain, personalità doppia

Con la nuova Jekyll, Cannondale ha ulteriormente elaborato e raffinato il concetto di assetto e sospensioni variabili in corsa per adattare la mtb a differenti situazioni di guida. Un'idea che Peter Denk, rivoluzionario ingegnere specializzato nella mtb, ha intrapreso dapprima con Scott (Genius) e ora, approdato a Cannondale, porta avanti con l'azienda americana (continua..). Le caratteristiche salienti del telaio, quindi, sono: l'intersezione a forma di “y” tra orizzontale e piantone, il seat tube ininterrotto che consente di gestire liberamente il movimento del reggisella, lo sterzo da 1,5”, il massiccio e rigidissimo downtube ovalizzato, la zona della scatola con  movimento oversize Bb30 e lo Shock link realizzato in alluminio (nell'altra versione è un mix di carbonio e alluminio) i cui snodi sono serviti da pivot con assi passanti di 15 mm.(continua..). Le modalità di funzionamento dell’ammortizzatore sono due: “elevate” che ottimizza le caratteristiche della bici per la salita e i terreni più scorrevoli e Flow che adatta la bici alla discesa. Nella prima modalità, l’escursione si imposta automaticamente a 90 mm, mentre in modalità Flow si utilizzano tutti i 150 millimetri. Tra una modalità e l'altra, però, non cambia solo l'escursione come succedeva per esempio nei precedenti ammortizzatori realizzati da Denk in seno alla Scott. Nel Dyad Rt2 si modifica anche il volume d'aria del sistema e conseguentemente la curva di progressione e  il damping stesso, in modo da avere in pratica due ammortizzatori differenti in una sola struttura, capace grazie alla Spool valve e all’uso combinato di due camere d’aria positive comunicanti e di una camera negativa, di adeguare in modo totalmente differente le caratteristiche dell’ammortizzatore per la salita e la “fase di spinta” da quelle per la discesa (continua..). La nuova Jekyll, che ha sostituito la gamma Rz 140, è disponibile in 5 versioni, 2 in alluminio e 3 con il telaio in fibra di carbonio, con prezzi indicativi che vanno dai 2.599 euro della Jekyll 4 fino ai 7.499 euro della Ultimate in fibra di carbonio che pesa solo 11,6 kg. Una gamma, quindi, piuttosto eterogenea in termini di pesi e costi, ma accomunata dalla stessa versatilità d'utilizzo: assetto variabile, geometria e ammortizzatore, con le relative modalità di funzionamento, sono identici per tutti i modelli. Va da se, ovviamente, che una bici di 11,6 kg come la Ultimate, sarà più performante in salita rispetto alla protagonista della nostra prova che pesa 13 kg,  ma che costa "solo" 3.399 euro, praticamente la metà. (continua..). La vera metamorfosi, poi, si compie modificando l'escursione della forcella da 120 a 150 mm. Due velocissime mosse e qualche "pompata" sulle sospensioni e il carattere della Jekyll è totalmente cambiato: da riservata trial bike pedalabile, rigida e reattiva, a grintosa Enduro molto più "morbida" sulle sconnessioni con una sospensione lineare che regala una piacevole sensazione di “escursione infinita”. In effetti, è proprio in discesa, o comunque sui percorsi più sconnessi e tecnici, che questa All mountain si esprime al meglio, complice anche l'assetto, il baricentro molto basso e la rigidità del telaio che permettono una guida molto reattiva e precisa, soprattutto divertente nonostante la forcella con steli di 32 mm, compromesso necessario per mantenere buone doti di leggerezza anche in salita, le prestazioni in discesa sono notevoli, tanto per l'utilizzo agonistico nelle competizioni da Enduro che per quello ricreativo, sia nei percorsi All mountain più impegnativi nei Bike park, magari con un minimo d'attenzione sui drop e i salti più alti. L'unica piccola incongruenza, oltre alla mancanza del reggisella telescopico, è relativa all'abbassamento del movimento centrale in modalità Flow rispetto ad Elevate: se da una parte migliorano le prestazioni nei percorsi veloci, dall'altra aumenta il rischio di toccare con i pedali sui terreni più sconnessi. Possibilità che, in ogni caso, non ci è parsa poi così probabile. (continua..). 

   

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