20 January 2016

Alla scoperta del colosso Giant

Prima parte del nostro viaggio tra i brand di Taiwan. In un'area di 67.000 mq trovano posto 15.000 biciclette, nello show room fanno bella mostra le Propel Advanced di Degenkolb e Dumoulin. Tutto nacque dalla fantasia di King Liu, l'81enne fondatore ora divenuto cicloturista.

Alla scoperta del colosso giant

Non solo la Cina è da tempo davvero vicina al nostro mondo occidentale. Lo è anche la cosiddetta Repubblica di Cina, al secolo Taiwan, e non certo per il processo di riavvicinamento con la Repubblica Popolare cinese – la più conosciuta da tutti noi, quella abitata da quasi un miliardo e mezzo di persone – avviato recentemente dal vertice di Singapore, a 66 anni dalla divisione tra i due Paesi avvenuta in seguito alla guerra civile. Nei dintorni di Taichung ancor più che a Taipei soprattutto, stanno crescendo in modo esponenziale produzione ed esportazione di bici, nonché della più varia componentistica per le due ruote. Con un incremento del 12% alla voce export nei primi tre trimestri del 2015 rispetto ad un anno fa, Taiwan si pone all’attenzione mediatica internazionale per la qualità dei suoi numerosi brand di settore.
In vista di Taipei Cycle 2016, la fiera del ciclo in programma dal 2 al 5 marzo prossimi (clicca QUI per leggere la presentazione), abbiamo visitato in esclusiva per l'Italia alcune delle sue più importanti aziende taiwanesi realizzando in loco un reportage, pronto da servire a puntate ai nostri lettori. Partendo quest’oggi da Giant Manufacturing, il ‘gigante’ a cui sono legati, tra gli altri, i trionfi internazionali di John Degenkolb.
 

Un fatturato prossimo ai due miliardi di dollari, 6,6 milioni di bici vendute all'anno

Impossibile rimanere insensibili dinanzi al colosso che questa azienda rappresenta nell’ambito della produzione di telai per biciclette. Un paio di dati su tutti testimoniano la forza di un marchio che nel nome trova una chiara corrispondenza col proprio destino e che non a caso significa ‘gigante’. Qual è un brand che oggi realizza un fatturato prossimo ai due miliardi di dollari vendendo 6,6 milioni di biciclette all’anno, con base di partenza le 3.800 unità del 1972, quando l’azienda nacque (e senza marchio) per volontà di King Liu.
Curiosa storia quella del suo fondatore, oggi 81enne e che ancora si cimenta sui pedali con prove su lunghe distanze, alcune delle quali a lui intitolate, come la King’s Ride. Nel ’72 Liu sbarcava il lunario fornendo materiali in legno ai pescatori dell’isola e sembrava aver finalmente trovato una certa stabilità nel suo ruolo di piccolo imprenditore, dopo aver cambiato numerose attività in pochi anni. A causa di un tifone che spazzò via materiali e risorse, proprie e altrui, vide sfumare anche quel progetto. Ma non si perse d’animo e tra le idee spuntò quella giusta: fu così che decise di ricominciare dedicandosi alla produzione di telai in acciaio per biciclette, per conto terzi. Curiosamente, ha scoperto il piacere di pedalare solo all'età di 73 anni, dopo aver dedicato buona parte della sua vita alla realizzazione di bici. “Ad un certo punto, ed eravamo nel 2007 – si schermisce -, mi sono fermato a riflettere e ho ricevuto una sorta di folgorazione. Stavo producendo bici da 35 anni ma avevo dimenticato un piccolo particolare, quello di provare i prodotti che uscivano dalla mia azienda e assicurarmi personalmente che tutto fosse ok”.
Quel giorno King Liu è nato una seconda volta: “Non solo per la pancetta che mi ritrovavo all’epoca. Ora sono in perfetta forma e anche i dolori alla schiena sono scomparsi, così come il corsetto lombare che ero costretto a portare. Tutto ciò grazie ad una regolare pratica ciclistica. Posso affermare di essere più giovane oggi rispetto a quando lo ero anagraficamente, ma senza attività sui pedali. E se è accaduto a me, questo può essere fonte di ispirazione per milioni di potenziali clienti”.

 

Dal telaio sloping all'ingresso nel world tour

Giant spicca definitivamente il volo nel 1987, sfruttando la galoppante globalizzazione e dopo aver introdotto sul mercato il primo telaio prodotto in carbonio, il Cadex 980 C. Da lì lo sbarco in Europa e l’apertura di mercato con la Cina (1992): oggi il marchio taiwanese conta nove factory (sei in Cina, due a Taiwan, una nei Paesi Bassi) e 14 distributori in tutto il mondo, tra i quali Giant Italia. Nel 1995 l’azienda introduce sul mercato un telaio rivoluzionario, dalla geometria definita sloping (un telaio più compatto grazie al tubo orizzontale inclinato): dopo aver costretto l’Uci a rivedere i regolamenti sul concetto di bici da utilizzare in corsa dal 1997 entra nel ciclismo dei grandi, quale fornitore della Once di Manolo Saiz. Altra svolta con il lancio del telaio Tcr, che nel corso degli anni accresce l’esperienza di Giant nella progettazione del carbonio, nonché nello sviluppo e sperimentazione di tecnologie all’avanguardia al fianco dei professionisti del ciclismo su strada e dell’off-road.

Oggi, grazie alla tecnologia Advanced SL Composite la fibra di carbonio grezza di alta qualità T-800 è tessuta negli stabilimenti di proprietà del colosso di Taichung per dar vita ai telai più all’avanguardia disponibili sul mercato. Con il processo di fusione le tubazioni orizzontali Advanced SL sono 'innestate' nel tubo sella utilizzando l’avvolgimento del tessuto e la tecnologia denominata co-molding. Questo complesso procedimento prevede la tessitura a mano di entrambe le tubazioni, in seguito l’area viene plasmata attraverso il calore e l’alta pressione per fonderli insieme, dando vita a una congiunzione più leggera e forte rispetto a quella tradizionale.
In aggiunta a ciò la tecnologia Carbon Nanotube (CNT Technology) prevede l’aggiunta di un polimero microscopico alla resina base prodotta da Giant; agendo come rinforzi in miniatura, le particelle CNT rafforzano gli strati di composito. I telai con particelle CNT sono del 14% più resistenti agli impatti rispetto a quelli che ne sono privi. Tali metodi di costruzione e progettazione, finalizzati ad un’offerta di tre differenti livelli di telai accertano come Giant domini il processo produttivo del carbonio e rendano il brand tra i più prestigiosi e ricercati al mondo.

Leader tra le donne con il marchio liv, il team giant-alpecin sogna con degenkolb

Dal 2014 Giant è divenuto anche il più importante fornitore del settore femminile, con il marchio Liv creato nel 2008, ed oggi è main sponsor del team maschile Giant-Alpecin. Le Propel Advanced di John Degenkolb (vincitore nel 2015 di Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix, con due bici profondamente diverse data la tipicità delle due corse-monumento) e la versione 2016 affidata a Tom Dumoulin fanno bella presenza nello show room all’ingresso dell’azienda di Taichung, uno spazio di 67.000 metri quadrati, nel cui magazzino trovano posto circa 15.000 biciclette, con produzione giornaliera stimata in 500 unità.
Altri numeri testimoniano la diffusione planetaria del marchio: 11.250 punti di vendita nel mondo, distribuiti in 80 Paesi, con il mercato suddiviso tra Cina (27%), Europa (26%), Nordamerica (19%) e altre zone (16%). Il progetto Momentum (City for Mobility) è quanto di più concreto e indovinato possa essere allestito per permettere alla popolazione di circolare per la capitale Taipei City e per l’industriale Taichung su biciclette pubbliche, a disposizione del cittadino: così è nata YouBike, una bicicletta che più taiwanese non si può, con telaio Giant, copertoni Kenda, catene Kmc, componentistica Hubsmith, luci Lezyne e altre rappresentanze locali ancora, senza contare che la sinergia di Giant con YouBike riguarda persino la produzione di bici elettriche (E-bike).
Giant Way of Life promuove la costruzione di piste ciclabili nel mondo, mentre fedeli al motto dell’azienda, “Ride life, ride Giant”, il settore Adventures del brand taiwanese organizza in tutto il mondo le Ride for Life, pedalate promozionali spesso legate ad iniziative benefiche. Per chi ha il coraggio di osare. Proprio come ha fatto nella sua vita con successo King Liu.          

 

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