L'Ancma tira le somme del 2006
L'ancma tira le somme del 2006
Tempo di bilanci per il mondo del ciclo.
Come ogni anno, Guidalberto Guidi – confermato alla
presidenza
di Confindustria Ancma per il prossimo biennio – ha esposto ai propri
associati i dati sulla produzione relativi al 2006. Nel corso dell’anno
solare la produzione è cresciuta a 2.418.000 pezzi con un aumento di 18.000
unità. L’export è in leggera regressione, mentre più preoccupante è la
situazione dei componenti.
Il saldo della bilancia commerciale risulta
comunque positivo: 210 milioni di euro, un risultato in parte
riconducibile
in parte alla flessione dell’import di biciclette dai Paesi ai quali è
stato applicato il dazio antidumping. Soltanto in Italia sono arrivati
120.00 pezzi in meno, mentre sono circa 1.500.000 in meno le
biciclette
arrivate in Europa, su un totale import Ue di 8,5 milioni. A segnare il
passo sono soprattutto le mountainbike, mentre le biciclette da città,
da passeggio e da cicloturismo registrano un netto aumento delle
vendite
dovuto a un crescente riconoscimento della bicicletta come mezzo di trasporto,
come strumento per lo svago e per il wellness.
Le note dolenti giungono sull’export di
componenti di bicicletta, in caduta libera in termini di
quantità
ormai da sette anni e leggermente in calo in termini di fatturato.
Ma l’incontro con aziende e addetti ai
lavori è stato anche un’opportunità per parlare del Salone del Ciclo che
attraversa un momento di oggettiva difficoltà. “Il ricongiungimento del
Salone della Bici con quello della Moto non è un’operazione
indolore”
ha sottolineato il presidente che ha anche ricordato il recente accordo
con la società BikeAsia per l’organizzazione del primo Salone del Ciclo
e del Motociclo del Sud est asiatico a Singapore.
Nel corso dell’incontro Guidalberto Guidi
ha comunicato la richiesta di applicare per legge obbligatoriamente le
norme Cen in Italia, come già avvenuto in Francia, con una sicura ricaduta
positiva in termini di sicurezza per gli utenti e di differenziazione del
prodotto di qualità italiano/europeo rispetto a concorrenza a basso costo
orientale. Le norme già entrate in vigore in Francia si rifersicono alle
biciclette da città e per tutti i percorsi, le biciclette da città per
bambini, le biciclette fuoristrada, le biciclette da corsa, ma anche gli
accessori per bicicletta come i portapacchi.