Dahon Cadenza, si piega, ma è veloce
Telaio
Tutte le biciclette che portano il marchio Dahon nascono per assecondare
i principi di mobilità integrata eco-sostenibile che l’azienda
californiana
promuove ormai da più di 25 anni. Per farlo ha dato vita a una gamma di
biciclette ampia e articolata, nella quale ogni tipologia di ciclista,
dallo sportivo a quello occasionale, può trovare il mezzo che più
gli si
addice. Il modello Cadenza, che abbiamo avuto modo di testare in questi
giorni, è una City bike veloce e performante, dotata di telaio rigido e
ruote da 26” che non lasciano spazio a compromessi.
Il
“progetto” Cadenza è stato sviluppato attorno al telaio
della Zerog,
la prima mountainbike pieghevole, le cui geometrie sono state messe a punto
dal pluri-campione statunitense Joe Murray, un mito tra gli appassionanti
delle ruote grasse d’oltreoceano. Quanto a robustezza e
affidabilità il
telaio non ha nulla da dimostrare. Lo avevamo già duramente messo alla
prova in occasione del test effettuato con la Zero-g, pubblicato sul fascicolo
di febbraio 2006 di Ciclismo. Nonostante la presenza dello snodo centrale,
la rigidità complessiva si mantiene su ottimi livelli.
Merito non solo della bontà del sistema di chiusura dello snodo, ma anche
delle soluzioni strutturali adottate. Ci riferiamo alla grossa tubazione
portante contraddistinta dall’esclusivo design denominato Sonus, che si
riconosce per la sezione caratterizzata da una larga base piatta, che serve
a contrastare le forze di torsione. Rispetto alla Zero-g cambia, ovviamente,
l’allestimento. I componenti scelti per “vestire” Cadenza
sono tutti
concepiti per l’utilizzo stradale.
Prime su tutte le ruote da 26 pollici equipaggiate con scorrevolissime
gomme slick Continental sport contact con sezione da 1.3”, dotate di
protezione
anti-foratura in Kevlar. Notevoli anche le appendici del manubrio Cane
creek ergo control II, che consentono di spingere efficacemente sui pedali
durante gli scatti più bruschi.
La trasmissione è caratterizzata dalla presenza di una guarnitura doppia
siglata Truvativ, con corone da 53 e 39 denti, che con la cassetta a 8
velocità da origine a una combinazione di 16 rapporti, più che
sufficiente
per affrontare in totale tranquillità una vasta tipologia di terreni. Il
cambio è azionato da comandi di tipo trigger e fa parte della linea
Tiagra
del colosso giapponese Shimano. Degna di nota l’attenzione posta
nei confronti dell’impianto frenante. I v-brake che equipaggiano le
biciclette
Dahon sono frutto di una attenta ricerca interna e sono studiati per far
fronte alle specifiche esigenze delle bici pieghevoli. Inoltre, montano
pattini con mescola ceramica per essere performanti e silenziosi con qualsiasi
condizione atmosferica.
Smontaggio
Pur essendo una pieghevole, la Cadenza
si guida come una “vera” bici. Tutto merito delle ruote da
26” che la
rendono un mezzo veloce e scattante, con una stabilità e una precisione
di sterzo davvero eccezionali. Come contropartita, però, in posizione
chiusa
gli ingombri non sono proprio contenuti (38x69x91 cm), soprattutto se paragonati
a quelli delle pieghevoli di stampo classico. Ciò nonostante la Cadenza
trova comunque posto nel bagagliaio dell’auto, persino in quello delle
utilitarie, e può essere trasportata a mano quando si viaggia sui mezzi
pubblici. In tal caso la borsa morbida, che fa parte della linea di accessori
firmati Dahon, può essere molto utile per scaricare il peso della bici
su una spalla e non affaticare inutilmente le braccia. Una volta terminata
la trasferta la borsa si piega su se stessa e si trasforma in un comodo
zainetto.
Ripiegare
la bici su se stessa è un’operazione che richiede una manciata di
secondi.
Il telaio presenta un unico snodo, che si apre con estrema facilità
grazie
a uno speciale giunto con piastre di contatto forgiate a freddo. Per evitare
che si possa aprire accidentalmente durante la marcia, la leva dello snodo
è dotata di un dispositivo supplementare di sicurezza che la tiene in
posizione
chiusa. Se necessario l’ingombro della bicicletta può essere
ulteriormente
ridotto togliendo l’attacco manubrio dal cannotto di sterzo. In tal caso,
però, occorre avere sotto mano una chiave esagonale di tipo alloy per
svitare
le due viti di fermo.
Anche in questa circostanza l’operazione
è facile e immediata. Con lo speciale attacco manubrio brevettato Nvo non
occorre preoccuparsi dei settaggi. Una scala graduata permette di ritrovare
“al volo” la posizione in altezza dell’attacco, mentre la
centratura
del manubrio rispetto alla ruota è affidata a un univoco sistema
d’incastro
tra attacco e cannotto.
Prova
Nella prova sul campo la Cadenza si è dimostrata
una bicicletta veloce e scattante, capace di destreggiarsi a meraviglia
nel traffico cittadino. Buono anche il livello di comfort, merito di una
posizione in sella mai esasperata. Con un mezzo del genere si possono affrontare
con relativa facilità anche i tragitti più lunghi, oppure dedicarsi a lunghe
scampagnate “fuori porta”. Oltre a facilitare le operazioni di
trasporto,
la possibilità di piegare la bici su se stessa, magari mettendola
all’interno
della sacca dedicata, permette di portarla in ufficio oppure in casa.
Un’ottima
soluzione per tenerla al riparo dai malintenzionati.