31 July 2013

Bmc Impec

Bicicletta estremamente versatile, esce bene dal restyling. Mezzo leggerissimo, con peso di poco superiore ai 6,5 kg

Bmc impec

La Bmc Impec arrivata oggetto della prova è da considerarsi un’anteprima assoluta, eppure agli appassionati più attenti non sarà del tutto nuova. Inconfondibile per certe sue forme e imparagonabile per concezione, la (ri)nata bici elvetica cancella i peccati di gioventù che ne hanno ritardato il lancio (Cadel Evans la utilizzò in qualche tappa del Tour de France vinto nel 2011) ed è pioniera di un sistema produttivo rivoluzionario, dal momento che è al 100% “fatta a mano da robot”.

Qualcuno potrebbe storcere il naso di fronte alle sue congiunzioni così evidenti. Per altri le sue forme muscolose sono irresistibili. Il fatto è che la Bmc Impec non è di quelle bici che passano inosservate in gruppo. Nemmeno l’allestimento in esame è troppo discreto: gruppo Shimano Dura ace a undici velocità, in versione meccanica, e ruote Lightweight nella loro più recente versione “Meilestein”, con grafica personalizzata per la casa svizzera, completano un attrezzo di altissima gamma, con altissime prestazioni, carattere docile e, ahimè, dal prezzo importante.

Il telaio

Il design della Impec non si discosta dalle forme dello “skeleton frame” tipiche della gamma Bmc, eppure introduce concetti ed elementi costruttivi del tutto nuovi. I tubi che compongono il doppio triangolo hanno dimensioni imponenti e sezioni stilizzate. La loro struttura è intrecciata senza soluzione di continuità direttamente dal costruttore a mezzo di un nuovo impianto automatizzato. Allo stesso modo, una serie di robot antropomorfi si prende cura di rifinire gli elementi e di accompagnarli lungo la successione dei trattamenti, fino all’assemblaggio finale. Il processo è visibile in tutte le sue fasi sul sito internet dedicato a questo modello, e garantisce una costanza qualitativa assoluta dove la manodopera (quella umana) compare solo nell’apposizione delle grafiche minimali e nel posizionamento degli elementi sulle giunzioni.

Proprio gli elementi di collegamento denominati “Shell node concept” rappresentano la peculiarità di Impec. Ogni giunzione è composta da due semigusci costruiti tramite stampo a iniezione. Una sorta di materiale plastico nobile, una resina elastica caricata con elementi in fibra di carbonio, che ha il compito di mantenere l’elevata rigidità strutturale per cui è stata concepita Impec, e che la rende una vera macchina da corsa, ma che funge anche da dissipatore per le vibrazioni, a tutto vantaggio del comfort. Obiettivo che sembrerebbe centrato in pieno, da quanto emerge intrecciando i dati del nostro centro prove con le impressioni di guida offerte dalla strada. Il reggisella, che ha sezione “a goccia”, si inserisce e scorre perfettamente nel piantone, sintomatico della perfezione degli accoppiamenti di questo telaio. Un progetto ambizioso, in cui nulla è lasciato al caso, neppure le esigenze dei fruitori, che potrebbero essere estremamente competitive, oppure più sobrie. Per questo Impec viene proposta in due configurazione geometriche: RaceFit, come quella testata in questa prova, e PerformanceFit . La differenza è tutta racchiusa in 19mm di altezza del tubo sterzo che oltre a cambiare(e non di poco) l’assetto del mezzo, amplia lo spettro di adattamento.

La gamma

In termini estetici e tecnici, Bmc Impec può essere personalizzata in molti modi, alcuni dei quali non ne influenzano il costo. Più precisamente, si può scegliere il colore delle giunzioni tra il bianco dell’esemplare in prova, il rosso lucido oppure il nero opaco. La geometria, tra Race o Performance. Tre sono anche le configurazioni di arretramento del reggisella (+5, -15, -30mm) e a questa si aggiunge, ovviamente, la possibilità di scegliere le specifiche lunghezze dei componenti del gruppo e della combinazione attacco - piega Easton EC90. Infine la sella: di marchio Fi’zi:k può essere scelta nei modelli Airone, Aliante e Antares.

Ma è una bici di fascia esclusiva e la sua “configurazione base”, allestita con gruppo Shimano Dura ace 11v meccanico e ruote Mavic Ksyrium sr costa già 8.999 euro. Gli optional? Shimano Dura Ace Di2 + 2.000 euro, Campagnolo Super record 11V meccanico + 500 euro, Campagnolo 11 V Eps + 3.000 euro. E poi, le ruote: Mavic Ccslr + 1.000 euro, Zipp 404 Firecrest per copertoncino + 2.000 euro, Zipp 404 Firecrest per tubolare + 1.500 euro, Lightweight Meilenstein per copertoncino + 3.000 euro e, infine, Lightweight Meilenstein per tubolare + 2.500 euro. La bici testata da noi, con gruppo Shimano Dura-Ace 11v meccanico e Lightweight Meilenstein a tubolari, ha dunque un listino al pubblico di 8.999 euro a cui si devono aggiungere 2.500 euro optional per le ruote.

La prova

La Bmc Impec RaceFit al vaglio del nostro centro prove ha mostrato una resistenza alle flessioni considerevole. Nella prova su strada, tuttavia, si è dimostrata fin da subito una bicicletta estremamente versatile. Un mezzo leggerissimo, con peso di poco superiore ai 6,5 kg, il cui carattere reattivo e “corsaiolo” rimane celato dietro un comfort che sorprende, alla luce dei primi test e vista la prestanza fisica del mezzo. In salita le sue prestazioni si esaltano, il peso e la capacità di trasmissione si rivelano e soltanto in fuori sella, nei cambi di ritmo, si manifesta un po’ di beccheggio se si ha l’abitudine di guidare su sterzi più bassi.

Lo sterzo della RaceFit, infatti, è alto ben 17 centimetri, misura che aumenta ulteriormente di 19 millimetri nella variante PerformanceFit, che offre una posizione di guida ancora meno esasperata. Tuttavia, la ciclistica è la medesima per entrambe le versioni e i suoi angoli dolci di sterzo e piantone, rendono la bici estremamente equilibrata e sempre prevedibile. In discesa, i cambi di direzioni sono immediati e precisi. Sia lasciando correre le ruote sia nelle decelerazioni violente, la marcia è sempre fluida e la staccata è priva di qualunque tentennamento, merito delle sue particolari giunzioni, che evidentemente assorbono al meglio le vibrazioni stradali, ma senza concedere eccessi elastici al telaio.

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