19 August 2013

Scott Addict

Punta a essere ancora più leggero e "racing" il top di gamma Scott. Telaio e forcella sono sotto il chilo

Scott addict

Scott, tra i marchi top produttori di bici, punta da sempre sulla leggerezza. O, meglio, sull’equilibrio nel rapporto tra leggerezza e rigidità. Attorno a questa caratteristica ha sviluppato quasi tutti i modelli road. Cr1, quando fu presentato circa dieci anni orsono, fu tra i primi telai a scendere sotto il chilo di peso. All’epoca un record. Oggi, con Addict, Scott scende un’altra volta sotto la fatidica barriera, ma lo fa con il binomio telaio-forcella, il cosiddetto “frame-kit”.

Più leggero, ugualmente rigido

Partiamo dal peso, che nell’ambito strada, a un certo livello, è una specie di ossessione per i ciclisti: bene, il nuovo Addict pesa l’8% meno del suo predecessore. Valore che “sbilancia” le caratteristiche di questo prodotto verso la leggerezza. Per ottenere una diminuzione ponderale di tale portata, i tecnici Scott hanno lavorato sulle caratteristiche tecniche del telaio e sulla qualità del composito. Addict, infatti, utilizza la nanotecnologia che incorpora tra le fibre una resina speciale che chiude gli spazi (teorici e possibili) e ne compatta ulteriormente la struttura. Così il peso può scendere, ma non a discapito della rigidità.

Capitolo forme: discendono in parte dall’esperienza maturata con la tecnologia F01 (impiegata per Foil) che utilizza tubi con profili “troncati” che riducono di circa il 25% la superficie del telaio. L’azienda, inoltre, dichiara il risparmio del 7-8% in termini di watt alla velocità media di 45 km/h. Fosse vero sarebbe tantissimo. Alla resistenza contro le flessioni provvede anche il movimento centrale sviluppato sulle quote classiche di 86,5x41 mm. Scatola larga e integrazione dei cuscinetti a pressione.

Le altre caratteristiche

Partendo dal comparto anteriore si nota lo sterzo conico con base di 1,4” e pivot della forcella di 1”1/8. Quindi, massima compatibilità con la componentistica in commercio e stabilità in tutte le fasi della pedalata.

Scelta all’insegna del peso, della versatilità e del comfort quella del reggisella classico con serraggio a vite. Sempre nell’ottica del comfort è stato sviluppato il carro posteriore che vanta foderi alti molto sottili e sdoppiati che consentono una buona deformazione verticale (che si traduce in un buon assorbimento delle vibrazioni) e una stabilità in senso laterale grazie al design “robusto” dei foderi bassi che abbracciano di fatto una grossa porzione della scatola. In sintesi, dunque, il nuovo Addict rilancia le proprie ambizioni nel sofisticatissimo mercato dei telai leggerissimi facendo del rapporto peso/rigidità la sua peculiarità. Le caratteristiche “aero” e la cura, comunque, del comfort lo pongono di diritto nel gotha dei prodotti “top strada”.

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