27 August 2014

Le nuove Kenda

La Mtb Nevegal X Pro e la Honey Badger Xc sono presentate al Salone tedesco, arrivano sul mercato italiano attraverso l’importatore Rms

Le nuove kenda

Kenda Nevegal ha una lunga storia alle spalle e un numero importante di versioni al suo attivo. Ora arriva l’X Pro, copertura pronta a farsi strapazzare sulle pendenze più ardite, perfetta per chi pratica Enduro e anche Trail.  La nuova gomma adotta la mescola Dtc/Sct e una carcassa arrotondata; risultato:  ottimo grip e la velocità di un fulmine nei cambi di direzione.

La Nevegal X Pro da il meglio di sé sugli sterrati asciutti o smossi, ma si comporta bene anche in presenza di rocce e di fondo particolarmente compatto.

Quanto alle misure, il catalogo Rms (il distributore italiano) ne presenta quattro.

Prezzi al pubblico: Nevegal X Pro da 40 a 50 euro, a seconda della versione.

Honey Badger Xc (nella foto sotto) abbina il suo nome a quello del tasso del miele africano, uno degli animali più aggressivi della terra. Kenda l’ha scelto per sottolineare che questo battistrada aggredirà ogni sentiero. E infatti è destinato a percorsi di tipo Xc.

L’Xc è più leggero e veloce della sua versione da Enduro, propone tasselli ridimensionati e adotta il mix di mescole Dtc/Sct. Difficile batterlo sugli sterrati compatti, asciutti, smossi e addirittura con fango leggero.

Nel catalogo di Rms lo si trova in versioni da 27,5 e 29 proposte con differenti mescole:

Prezzi al pubblico: Honey Badger Xc da 41 a 45 euro, a seconda della versione.

Cosa indica Dtc/Sct? L’insieme di Dual Tread Compound, (che a sua volta abbina la mescola  dura L3R Pro, per il centro del battistrada, alla mescola più morbida  Stick-e, per i lati dello stesso, ottenendo durata e minor resistenza al rotolamento nel punto di massimo attrito al centro ed extra grip e controllo sui lati) alla capacità della tecnologia Sct che permette ad una gomma Kenda di rimanere gonfia per circa 45 giorni senza bisogno di camera d’aria. A consentirlo è lo speciale cerchietto utilizzato, che previene gli “stallonamenti” sui tracciati sconnessi.

Ai fan dei liquidi sigillanti diciamo che Dtc è compatibile con i componenti chimici in essi contenuti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA