di Fulvia Camisa - 28 October 2014

Alta qualità

Ne parliamo con Alfredo Sala, R&D project manager Fsa, nell'azienda di produzione di Taiwan

Alta qualità

Nel cuore della produzione di Th Industries Co Ltd, inizia da qui il nostro viaggio nell'industria delle bici e dei componenti di Taiwan. Siamo a venti minuti di macchina da Taichung e ci accoglie Alfredo Sala, R&D project manager Fsa, incaricato di illustrare a un gruppo di giornalisti provenienti da tutto il mondo come avviene la lavorazione in questo angolo di mondo. Da questa azienda, con circa 450 dipendenti, escono prodotti a marchio Fsa, Vision, Gravity e Metropolis: “Ci sono fluttuazioni del numero dei dipendenti legate alla stagionalità, in base al periodo dell'anno e dalle richieste di lavorazione. Qui, a Taiwan, la produzione è di alta qualità. L'esperienza maturata in questi anni ha permesso di fare continuamente passi in avanti. Si investe tanto in ricerca e sviluppo, con sempre più attenzione al design”.

Parliamo di componenti che, in molti casi, rappresentano l'oggetto del desiderio per migliorare performance e sicurezza. E la presentazione inizia proprio con una serie di immagini che illustrano la stretta collaborazione con il mondo dei professionisti: “Lavorare con le squadre ad alto livello vuol dire avere visibilità, ma soprattutto significa ricevere feedback dagli atleti. Facciamo test rigorosi con i macchinari e con strumenti di estrema precisione. A tutto ciò si aggiungono le informazioni che riceviamo dagli atleti che sono per noi risorse importantissime”.

I tanti successi sono raccontati da poster e maglie che colorano le varie aree aziendali, fra cui non può certo mancare la gigantografia di Vincenzo Nibali che esulta in maglia gialla. L'adagio che dice che ogni vittoria nasce dalla cura dei dettagli sembra trovare conferma qui: “La qualità della cambiata dipende dalla catena, alla quale dedichiamo tantissima cura perché entra in gioco anche la sicurezza. Se pedaliamo in piedi e si spezza ci troviamo in una situazione di pericolo, che dobbiamo assolutamente evitare. Il suo disegno è piuttosto semplice, ci sono pochi margini ed è quindi sui dettagli che bisogna concentrarsi: la ricerca dei materiali migliori e le varie fasi di lavorazioni. Dopodiché facciamo i test dinamici, sotto sforzo. Siccome è esposta alle intemperie e all'usura simuliamo tutto quello che le può accadere, per ottenere la migliore qualità”.

Il prossimo marzo, dal 18 al 21, ci sarà il Taipei International cycle show che ci farà capire come si muove il mercato: “Il numero dei visitatori è cresciuto, partecipano tantissimi distributori europei che poi forniscono direttamente i negozianti. La fiera di Taipei sta diventando sempre più importante per l'after market”. Per sapere come sarà l'edizione 2015 bisogna attendere fino a primavera, intanto oggi abbiamo saputo che ci saranno 1.120 espositori (810 locali e 310 stranieri) contro i 1.111 (ripartiti in 809 e 302) del 2014.

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