Gepin, il Triathlon secondo Olmo

Vi parliamo di Iron e Road, le versioni del nuovo modello Gepin dello storico marchio italiano. Allestimenti al top per la triplice disciplina e un prezzo finale di fascia media

Gepin, il triathlon secondo olmo

Olmo, storico marchio italiano, strizza l’occhio al Triathlon e sforna il nuovo modello Gepin, presentato nelle versioni Iron e Road. Il telaio monoscocca è di carbonio ad alto modulo e il peso complessivo oscilla intorno ai 7 chilogrammi, a seconda della configurazione scelta.

Iron monta un manubrio da crono, mentre Road uno tradizionale. Diversi gli allestimenti disponibili, Campagnolo o Shimano, anche nella versione elettronica. Ruote Fulcrum, attacco e piega Deda Elementi e copertoncini Schwalbe completano la dotazione.

 

Gli alettoni anti turbolenze

La geometria del telaio ricalca le moderne concezioni riguardo ai modelli aero: lo scopo primario da perseguire è la fluidità massima dell’aria e l’annullamento delle turbolenze che riducono l’aerodinamicità. Il triangolo formato dai tubi lascia poco spazio vuoto, anche grazie agli alettoni anti turbolenze che smussano gli angoli.

Il tubo obliquo e il movimento centrale sono di grosse dimensioni, per garantire robustezza e stabilità, mentre il tubo orizzontale con calibro decrescente, unito ai foderi alti sottili e a quelli bassi (anch’essi di calibro decrescente), dà bilanciamento delle forze laterali e guidabilità al mezzo.

 

La compattezza è evidente

Il tubo verticale curvo accoglie la ruota posteriore e la nasconde, grazie alle sue dimensioni maggiorate nella parte inferiore. Inoltre, l’assenza del freno posteriore, collocato all’altezza del movimento centrale, permette un’inserzione bassa dei due foderi e un ulteriore accorciamento della geometria.

Il tubo sterzo di grosse dimensioni fa il paio con una forcella più sottile a bracci dritti, creando il consueto mix tra robustezza e guidabilità già visto in molti modelli aero. I freni anteriori sono coperti all’aria dietro la forcella, nella consueta posizione per i mezzi di questo segmento. Il reggisella a lama, molto sottile, ottimizza la fluidità dell’aria e l’attacco sella permette una discreta escursione. Il passaggio dei cavi è interno al telaio. Una bicicletta non rivoluzionaria, quindi, ma che ricalca fedelmente gli elevati standard richiesti dal mercato. A un prezzo molto interessante. Per saperne di più sullo storico marchio italiano Olmo

 

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