05 May 2015

Il Lago di Bled visto dalla bici

Siamo in Slovenia. Il paesaggio è di quelli da cartolina: montagne e foreste accerchiano un lago di origine glaciale che al suo centro ha anche una piccola isoletta. È l’Isola di Bled, seguiteci…

Il lago di bled visto dalla bici

Solitamente gli uomini fanno vanto di un infallibile senso dell’orientamento. Che sia in città oppure in montagna, a piedi oppure in bicicletta, guai a mettere in dubbio le capacità di navigazione di uno sportivo in un posto che ancora non conosce.

E come ogni uomo, anche io non faccio eccezione. «Non preoccuparti, seguo io l’itinerario. Non mi sono mai perso in vita mia, un tempo volevo addirittura fare la guida alpina!». E poi, puntualmente, finisco col perdermi in mezzo a un bosco quando – in realtà – la strada da seguire avrebbe dovuto essere quella calma e rasserenante che costeggia il Lago di Bled, nel Nord-Ovest della Slovenia.

Un paesaggio incantato

Ma procediamo con ordine. Il paesaggio è di quelli da cartolina: montagne e foreste accerchiano un lago di origine glaciale che al suo centro ha anche una piccola isoletta (Isola di Bled), con tanto di chiesetta e campanile ad arricchire i particolari pittoreschi. Sulla rocca che sovrasta l’insediamento urbano, invece, un castello medievale domina la scena e riporta l’immaginazione del viaggiatore ai cartoni animati e alle fiabe della Disney.

E anche i dintorni di Bled sembrano sospesi tra sogno e realtà, soprattutto in una stagione – quella del disgelo e dell’arrivo della primavera – in cui la natura si risveglia dal torpore, e in un ambiente culturale – quello della campagna slovena – in cui le persone si rivelano calme e cordiali. Un ambiente, in sostanza, dal quale non ci si aspetterebbe mai nulla di male.

Una partenza promettente …

Per chi volesse fare soltanto un’escursione giornaliera, e non si fosse portato bici e scarpette direttamente da casa, all’ufficio del turismo di Bled è possibile noleggiare mountainbike per qualche ora, oppure per la giornata intera (15 euro più 2 per il casco). Il fatto che le mtb possano andare sterrato, avrebbe forse dovuto suggerirmi il probabile evolversi della situazione.

Un’ottima sgambata di riscaldamento è quella che porta verso la cittadina di Radovljica: è a 8 chilometri e mezzo da Bled. Nata nel medioevo sulle rovine di un insediamento romano, Radovljica è poi stata distrutta da un terremoto nel 1511 (la Slovenia e anche la sua capitale Lubiana sono zone particolarmente soggette ai sismi) e ha successivamente assunto un aspetto più moderno e “rinascimentale”. Per una giornata “on the bike”, vale la pena di fermarsi in uno dei caffè con dehors del suo centro storico pedonale.

… ma soltanto in apparenza!

Il percorso di giornata, a questo punto, si ripiega su se stesso e si dirige nuovamente verso il lago. Tuttavia, prima di raggiungerne le sponde, devia verso destra in direzione di Zasip, un piccolo paese alle pendici delle colline a 10 chilometri da Radovljica. Qui iniziano le sorprese.

La strada segnalata dall’ufficio del turismo passa, in un attimo, dall’asfalto allo sterrato e un segnale di “attraversamento bovini” rende il cambio di fondo decisamente più bucolico. Pedalando su mtb, in apparenza, nulla sembra poterci fermare. «La ruota posteriore slitta a causa del fondo e della salita? E che sarà mai!»

Un sentiero a precipizio

Dopo il Gpm e il sentiero inaspettato, è la segnalazione – in parte carente – dei sentieri del parco a cogliermi in fallo. Il suggerimento era quello di svoltare a destra su un altro sentiero, in corrispondenza dalla chiesetta di Santa Katarina, per proseguire in direzione le gole del Vintgar. Prima parte senza problemi, addirittura in discesa e poi in falsopiano, ma in men che non si dica il sentiero si restringe e il paesaggio è da “post uragano”.

Alberi divelti, radici che bloccano il cammino in bicicletta e crinale della montagna che diventa via via più ripido. In appena un centinaio di metri, dalla comoda poderale ci si ritrova a camminare – con bici alla mano – su un sentiero largo non più di un metro a precipizio su ferrovie scavate nella roccia e gole fluviali. Tutto sembra suggerire la prossimità alle cascate, ma la scomparsa del tracciato su una parete rocciosa è l’ultimo segnale che mi fa desistere. L’infallibile senso dell’orientamento del maschio alfa ha fallito di nuovo.

Dietro front

A malincuore sono costretti a tornare sui miei passi, superando nuovamente la chiesetta e dirigendomi nuovamente verso Zasip, ma questa volta su una strada asfaltata in discesa che ristora fiato e aspettative. La strada, da qui, continua per altri tre chilometri di campagna verso Spodnie Gorjie e successivamente per altri quattro verso Bled. Sono di nuovo di fronte al lago, la cui calma – oltreché farmi dimenticare la disavventura –mette anche molta fame.

Da Bled a Selo, piccolo paesino dove mi hanno segnalato due agriturismi per rifocillarsi lungo la strada, ci sono appena 3 chilometri di distanza. Il primo e mezzo lungo lago, sul quale sono affiancato da bus e macchine di turisti, mentre il secondo – lontano dal traffico delle vacanze – si sviluppa su strette strade di campagna.

Un primo boccone amaro …

Sarà il cambio di stagione, o le vacanze pasquali, ma a quanto pare oggi non è giornata. L’unico dei due agriturismi che riusciamo a individuare dice di non essere mai stato aperto come ristorante. Dopo qualche imprecazione nei confronti dell’oste e dell’ufficio del turismo, ritorno sulle sponde del lago, dove tutto pare essere avvolto da un’atmosfera magica e dove la buona sorte sembra non abbandonarti mai.

Un secondo decisamente migliore …

E infatti basta entrare nel primo ristorante sulle sue rive (Penzion Mlino) per essere coccolati con una polenta ai funghi e un cinghiale all’uva da haute cuisine, ma dai prezzi onesti (polenta e funghi 9 euro 90, filetto di cinghiale 17). Appesantito dal cibo, inebriato da un po’ di vino e segnato dalla cattiva sorte, decido di smaltire il pranzo con una camminata al punto panoramico di Mala Osojnica (685 metri di altezza), dalla quale hanno detto si apra un panorama unico. Visti gli altri consigli non andati a buon fine, occorre fare gli scongiuri.

… e un finale ancora in salita, ma da cartolina

Nonostante i 45 minuti di ascesa (a ognuno il suo passo), un sentiero sferzato da un forte vento con temperature in caduta libera, effettivamente, la visuale dal punto panoramico di Osojnica è unica, e ripaga di tutti gli sforzi della giornata. Da qui si vede tutto il lago, compresa l’Isola di Bled al suo centro, e in lontananza le Alpi Giulieche disegnano un paesaggio da film fantasy.

Finalmente tutto è al suo posto e, come spesso accade, la visuale dall’alto regala un momento di consapevolezza maggiore rispetto alle disavventure di giornata. E, col il senno del poi, non soltanto quelle.

Per saperne di più clicca qui. Ottima l’offerta anche dell’Ufficio del turismo di Bled (pagina in italiano), con sezione bici e informazioni clicca qui.

Per sapere tutto su escursioni e piste ciclabili in Slovenia clicca qui.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le ultime News
Il Turismo

Trilogia dell'Avana - Episodio 2

18 April 2024

Tester Day Festival: vi aspettiamo sabato e domenica per prove, tour, contest, corsi... Tutto gratuito! È il primo ritrovo della community di Ciclismo.it

04 April 2024

Trilogia dell'Avana - Episodio 1

27 March 2024

Rifugio Venini, la Norvegia a 90 km da Milano - Episodio Tre

19 March 2024

Alpi Francesi: 4 giorni fra bici, sci, mountain kart e snow kite

16 March 2024

Vacanze in bici: il Club del Sole riserva uno sconto del 10% alla community di Ciclismo.it

01 March 2024

Rifugio Venini, la Norvegia a 90 km da Milano - Episodio uno

26 February 2024

Canyon Spectral CF, la mtb da trail "definitiva"

25 February 2024

L'Eroica sbarca a Cuba... ed è subito festa!

23 February 2024

Il nostro viaggio in Giordania: un Paese pronto ad accogliere i ciclisti

22 February 2024

Tutto Salute