13 December 2015

La RLT9 di Niner

Proposta in sei taglie, dalla 47 cm alla 62 cm, con scarto di 3 cm per taglia, la RLT9 è disponibile in due colorazioni, una elegante Dirty White/Orange e una camaleontica ed ecofriendly Green/Yellow

La rlt9 di niner

Nella gamma 2016 del brand americano Niner spiccano la new entry Rkt9 (clicca QUI per leggere l’articolo) e la gravel RLT9. Ricordiamo come proprio le gravel negli ultimi due anni hanno suscitato parecchio interesse al punto da solleticare la fantasia degli organizzatori nel creare eventi appositamente studiati per questa tipologia di biciclette. Bici da strada che vedono la geometria “allungarsi” con angoli più aperti a favore della stabilità e spazi ruota più ampi per ospitare coperture più generose, freni quasi esclusivamente a disco e posizione di guida più comoda.

La filosofia che accompagna le gravel vuole una bicicletta che non sia esclusivamente in grado di accompagnare il ciclista sui nastri d’asfalto ma anche quello di spingersi oltre, sterrati, strade bianche e, tecnica e dimestichezza permettendo (e anche un pizzico di follia che non guasta mai) anche percorsi più tecnici ma con tutti i limiti del caso. Una bici da ciclocross? Niente affatto ma una vera e propria tipologia di biciclette che adesso fa categoria a sé.

 

 

Road Less Travelled

La RLT9 (Road Less Travelled) non è un modello nuovo, è già esistente in gamma. Nato come modello in alluminio, solamente l’anno scorso è stato affiancato dalla pregiata versione in acciaio Reynolds, un modello che pur vantando tutta la tecnologia Niner strizza l’occhio ai nostalgici e amanti dell’impareggiabile comfort dell’acciaio. La RLT9 in alluminio invece riceve piccoli ma sostanziali modifiche atte a migliorarne non esclusivamente la sua attitudine di gravel bike ma donano anche una inaspettata connotazione globetrotter.

 

 

Sulla scia della RLT9 Steel, la versione in alluminio vede finalmente arrivare gli assi passanti garantendo cosi quel quid di robustezza e rigidità che magari nella prima versione mancava, soprattutto tenuto conto come la RLT può adottare ruote da mountainbike aprendo cosi nuovi orizzontiAsse passante da 15 all’anteriore e un carro spaziato 142 mm con asse passante da 12 sono le premesse su quanto prometterebbe la nuova RLT9.

 

Si affinano altri dettagli come l’attacco PostMount del freno a disco posteriore all’interno del forcellino scelta come soluzione non solo per contrastare le forze torcenti della pinza ma anche per lasciar spazio all’installazione di un eventuale portapacchi.

 

 

Il movimento centrale con lo standard PF30

Il movimento centrale si avvale dello standard PF30 predisposto anche per il nuovo sistema ad eccentrico BioCentric 30 che permette così di trasformare la RLT9 in una spartana singlespeed. La geometria viene riconfermata, definita dagli stessi tecnici NIner Fire Road geometry (ricordiamo come le gravel nate negli States sono nate da ciclisti che si cimentavano in lunghe pedalate o gare lungo le linee tagliafuoco, sterminati sterrati) che vede un carro più lungo, movimento centrale ribassato e un angolo sterzo più aperto.

Infine l’aspetto che pone più in risalto è la totale predisposizione per l’installazione di portapacchi sia sul carro sia ai foderi della forcella Niner in carbonio.

 

 

Questo rende la RLT9 una gravel giramodo che strizza l’occhio sia all’agonista che desidera una bici più versatile e che non si fermi dinanzi a pavé o al primo sterrato ma anche al cicloturista amante del bikepacking o dei viaggi a lungo raggio.

Certo, per chi desidera magari più comfort c’è sempre la più esclusiva versione in acciaio Reynolds. Ma questa è un’altra storia.

Proposta in sei taglie, dalla 47 cm alla 62 cm, con scarto di 3 cm per taglia, la RLT9 viene venduta in due colorazioni, una elegante Dirty White/Orange e una camaleontica e ecofriendly Green/Yellow.

 

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