Lugano con vista

Qui è arrivato il Giro d’Italia 2015. Qui arrivano tanti cicloturisti in cerca di natura e paesaggi incantevoli. Noi ci siamo andati per sperimentare un soggiorno sportivo al Kurhaus Cademario hotel, una delle 5 strutture di Ticino Hotels Group

Lugano con vista

Lugano e il ciclismo? Qui è arrivato il Giro d’Italia, unico sconfinamento all’estero della Corsa rosa 2015. Qui arrivano tanti ciclisti che vivono in Lombardia, sconfinano in cerca di salite per fare la gamba e di sentieri panoramici per rilassanti escursioni. Noi ci siamo andati per sperimentare un soggiorno sportivo, in un hotel che ha una storia ricca di fascino. È il Kurhaus Cademario hotel ed è stato costruito nel 1914 per volere di un medico, Adolf Keller, che abbandonò la medicina tradizionale per avvicinarsi alle cure alternative.

Di quel periodo restano tantissime fotografie, suggestive e sorprendenti. Raccolte in un libro (edito l’anno scorso per celebrare i cento anni dall’edificazione) ed esposte con gusto e originalità in vari punti di questo hotel quattro stelle superiore, che nel 2013 è stato riaperto dopo una ristrutturazione molto accurata. Chi vi soggiorna ora trova un centro benessere (DOT.Spa) di 2.200 metri quadrati, un parco di tre ettari, piscine esterne in cui nuotare e mountainbike al servizio degli ospiti per sperimentare i sentieri che si snodano nella natura rigogliosa di una delle zone più soleggiate della Svizzera.

Intorno ci sono boschi e campi coltivati, all’orizzonte si vede il lago di Lugano (vicinissimo anche in bici, solo dodici chilometri su strada). Incantevole il luogo, ammirevole il progetto (senza dubbio avveniristico per l’epoca): “curare le persone malate con uno stile di vita e con terapie naturali, coltivando in loro un atteggiamento positivo nei confronti della vita e insegnare alle persone sane come mantenersi tali”. Voleva dire offrire agli ospiti uno stile di vita a stretto contatto con la natura, con un regime alimentare vegetariano e attività fisica. Passeggiate e canti all’aria aperta, terapia del sorriso e ginnastica con esercizi di yoga (fra le foto anche quelle di ospiti in tenuta adamitica sulla neve). In cucina le verdure venivano cotte al vapore e stufate a fuoco lento senza sale.

Oltre 300 chilometri di sentieri

Qui ci sono oltre trecento chilometri di sentieri (tra cui i cinque più suggestivi di tutta la Svizzera) per godersi passeggiate nella natura. Gli escursionisti si dirigono verso i monti Tamaro e Lema. E molti biker li seguono. Per chi preferisce la bici da strada c’è il Generoso. Scalandolo si arriva in vetta a quella che è considerata la montagna più panoramica del Cantone Ticino, a 1.704 metri di quota. Basta una bella giornata di cielo terso e pedalare fino qui è un’autentica conquista per la vista che si gode.

Due volte l’anno la direzione dell’albergo organizza settimane escursionistiche guidate, una bella opportunità per aggregarsi e scoprire le località limitrofe, magari alternando camminate e pedalate. C’è un sito molto ben fatto che illustra la miriade di declinazioni a due ruote, con un filo conduttore: il turismo. Bellezze paesaggistiche da scoprire su percorsi mappati, ben segnalati e con un pizzico in più di avventura se si vuole sperimentare il Downhill.

I cicloturisti che amano l’enogastronomia possono inforcare la bici e partecipare alle visite ai viticoltori della zona oppure, se amano quel che lo scrittore Hermann Hesse ci ha lasciato in eredità possono percorrere il sentiero che è stato creato per ricordarlo con tavole segnaletiche di commento ai luoghi corredate dai suoi testi (l’itinerario termina a Montagnola, dove c’è il museo che lo celebra).

Anche il centro di Lugano merita una visita: per lo shopping, per i concerti e i tanti eventi che affollano il calendario (soprattutto quello estivo) del terzo polo finanziario svizzero. È detta la “Rio de Janeiro europea”, per la somiglianza paesaggistica con la metropoli brasiliana, e nelle strade (pulitissime) che la percorrono ci si imbatte in caffetterie e pasticcerie in cui il cioccolato la fa da padrone. Tanti gli spunti per fare attività sportiva e scoprire una località vivace ma che regala anche momenti di assoluto relax.

Un po’ di storia: dall’antico kurhaus al wellness hotel

Nell’agosto del 1913 iniziarono gli scavi per le fondamenta; nel maggio 1914 il Kurhaus Cademario era già in grado di ospitare i primi 18 pazienti. Dopo la Prima guerra mondiale, la struttura venne ampliata con una nuova ala e nuove camere. Agli ospiti si proponeva un menu a base di verdure crude e di frutta fresca ogni giorno. Oggi c’è una grandissima attenzione per chi ha intolleranze o allergie alimentari e cerca una cucina raffinata e gustosa, ispirata ai piatti della tradizione locale (anche lombarda) e con commistioni internazionali (capita raramente di trovare un’offerta così ampia e sofistica, chi scrive non mangia latticini e derivati).

Alla morte del suo fondatore, nel 1969, venne sottoposto a un esteso processo di ristrutturazione che ha portato fino alla riapertura nel 2013. Il nuovo corso dell’hotel è opera dei coniugi Rafaela & Peter Hoeck Domig, i direttori attuali. Ad attrarre tantissimi turisti e appassionati di bici contribuisce anche il fatto che Cademario è una piccola perla montana nella regione del Malcantone. Il clima è mite, di tipo mediterraneo. E i suoi 850 metri di quota resero il Kurhaus il più alto fra gli stabilimenti terapeutici del canton Ticino.

Il Kurhaus fa parte di Ticino Hotels Group, creato da una compagine di imprenditori italiani e ticinesi che unisce cinque strutture (ne fanno parte pure Villa Principe Leopoldo, Park Hotel Principe, Villa Sassa Hotel ed Esplanade Hotel Resort & Spa).

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