15 May 2013

Fondriest Tf2

Design aggressivo che coniuga tecnologia e personalità, ma anche prestazioni e piacere di guida

Fondriest tf2

Fondriest presentò la prima versione del telaio in carbonio Tf2 1.0 ad Eurobike 2009. Del precedente Tf2 riprendeva l'originale reggisella semi integrato mentre il design complessivo cambiava drasticamente soprattutto per merito della forcella con i foderi a curvatura invertita, cioè con la concavità rivolta all'indietro. Nuova anche la finitura esterna 3k twill 4x4 al posto della 2x2. La novità più radicale era però sotto la pelle e cioè la tecnologia di costruzione boomerang. Per la prossima stagione, il Tf2 1.0 si aggiorna con una nuova disposizione delle lamine di carbonio che lo rendono ancora più rigido e ne migliorano ulteriormente la guidabilità.

Il telaio e la forcella

Difficile classificare il Tf2 1.0 come monoscocca o fasciato. Il telaio si compone di sette elementi monolitici in carbonio: il “boomerang” (cioè l'insieme tubo obliquo - tubo sterzo - top tube), il blocco inferiore (comprendente il movimento centrale, i foderi orizzontali e la base inferiore dell'obliquo), il piantone, i foderi destro e sinistro e i forcellini destro e sinistro. Lo scopo di tale suddivisione è di eliminare le fasciature dallo sterzo e dalla scatola del movimento centrale, notoriamente le zone maggiormente sollecitate, posizionandole in sezioni meno stressate. Questo consente di ottimizzare sia il progetto che la realizzazione di tali comparti senza la variabile della fase di bendaggio e senza l'onere di uno stampo molto più complesso e costoso. Il materiale impiegato è un carbonio alto modulo in tessuto 3k con carico di rottura di 56 ton/cm2, il più estremo fra quelli impiegati nelle bici Fondriest.

La finitura esterna ha una trama twill 4x4, con il classico aspetto a scaletta (a quadratini sfalsati) dall'aspetto particolare e che fa tanto hi tech. Un dettaglio di pregio sono le protezioni intercambiabili in lega dei forcellini posteriori, sagomate per restare in sede anche in assenza delle viti di fissaggio. Il passaggio dei cavi è interno e la fluidità di funzionamento della trasmissione è garantita da una guida in tecnopolimero e da un percorso senza drastiche deviazioni che facilitano lo scorrimento, minimizzando gli attriti. Il sistema di guida è integrato con la bussola in lega della scatola filettata bsa. Un classico Fondriest - infine - il cannotto che sembra un tutt'uno col piantone per effetto del collarino reggisella integrato nel nodo sella e della continuità della sezione aero. La forcella Reflex a curvatura inversa è l'elemento stilistico più evidente e che infonde quel carattere graffiante all'intera bici. Anch'essa monoscocca e rivista per migliorare la guidabilità dell'insieme, ha il pivot conificato (1 1/8" sopra e 1,5" sotto) e i puntalini in carbonio con faccette di protezione in lega.

Componentistica e gamma

La Tf2 1.0 in prova monta il nuovo groupset Shimano Dura Ace 9000 a 11 velocità meccanico. Leve Sti dall'ergonomia completamente nuova, freni potenziati, deragliatore più efficiente grazie alla leva di azionamento più lunga e soprattutto la inedita guarnitura cava a quattro bracci segnano un deciso stacco stilistico e tecnico rispetto alla serie 7900 (vedi Ciclismo di dicembre per la prova completa). Le ruote sono le pregiate Mavic Cosmic Carbone Slr per copertoncino, abbinate ai copertoncini Mavic Yksion Pro Griplink (specifico per l'anteriore) e Powerlink (per una trazione ottimizzata al posteriore). Il cerchio è in alluminio con pista frenante Exalith (lavorata con solchi trasversali ad arco), con carenatura e raggi in carbonio. I pattini specifici Mavic Exalith 2 sono montati al posto degli originali Shimano. Completano il quadro la sella Fi'zi:k Arione Cx K:ium e il drive set Fsa composto da attacco Os-99 csi e piega full carbon K-force New Ergo. La bici provata costa 8.630 euro, incluso il sovrapprezzo di 180 euro per il colore matt.

Ma sono addirittura nove i gruppi disponibili a scelta fra Campagnolo, Shimano e Sram tutti al top, anche elettronici. Combinandoli con le varie opzioni di ruote, si ottengono un totale di ben 55 varianti. Si parte dai 3.700 euro della versione base Ultegra con ruote Fulcrum Racing 4, per arrivare ai 13.350 euro dell'allestimento Super Record Eps con le preziose Lightweight Meilenstein. Il kit telaio è disponibile sia per gruppi tradizionali che elettromeccanici allo stesso prezzo (2.290 euro), in tredici colorazioni di cui due speciali con sovrapprezzo di 180 euro.

La prova

Pedalare sulla Tf2 ci ha davvero impressionato. E positivamente. Sarà anche merito del look esaltante, ma più volte abbiamo avuto la sensazione che fosse ben più leggera dei suoi circa 7 kg. Il suo carattere racing emerge ogni volta che si spinge forte sui pedali per accelerare e rilanciare, cosi come quando si stacca a fondo o ci si butta nelle curve veloci. Precisa come una spada ma sempre facile e intuitiva. Davvero molto buono il lavoro dei tecnici Fondriest sull'elasticità verticale del carro ai fini del comfort. Promosso a pieni voti anche il nuovo Dura Ace 9000 11v, sia per l'ergonomia che per la fluidità di funzionamento. La guarnitura è l'ideale complemento tecnico per un telaio con questi livelli di rigidità. E che dire dei freni, potentissimi e ben modulabili. Ci lascia ancora un po' perplessi - invece - la tecnologia Mavic Exalith delle Cosmic Slr: durante le prime pinzate l'anteriore fischiava e forte, soprattutto in prossimità dell'arresto. E questo nonostante la verifica del corretto posizionamento dei pattini rispetto al cerchio. Colpa della temperatura delle uscite test intorno ai 10°C? Forse, magari in combinazione con il non completo rodaggio della coppia pattino/cerchio. Cercando di scaldare la pista con ripetute frenate di una certa intensità l'effetto si è notevolmente affievolito, per poi però ripresentarsi. Sembra che i nuovi pattini Exalith 2 neri abbiano un consumo minore della precedente versione verde. Probabilmente - ci viene da pensare - i maggiori benefici in termini di prestazione di frenata e spazi d'arresto si hanno in condizioni di bagnato. Infine una nota sul pacco pignoni: piuttosto che l'11-25 avremmo preferito un 12-25 con la scala 17-18-19, che è presente nel catalogo Shimano e ci sembra meglio sfruttare le opportunità offerte dall'undicesimo pignone.

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