30 September 2015

Ghost Lector

Il marchio tedesco Ghost ha tolto i veli alla sua ultima creatura, la Lector. Il modello World Cup è il top di gamma: telaio in carbonio Ulc, forcella RockShox R1, trasmissione Sram Xx1 1x11

Ghost lector

In che direzione si muove il mercato? Da una parte c’è parecchio fermento sull’elettrico, dall’altra brillano le nuove tendenze: in primis il formato Plus. Rimangono stabili le categorie che di per sé rappresentano le vetrine tecnologiche dei brand produttori (qui effettivamente si giocano i numeri di vendita più importanti). Tra i produttori vale la pena menzionare il marchio tedesco Ghost, che, grazie a una gamma ben articolata e un livello qualitativo eccellente, ha ricevuto diversi apprezzamenti anche nel nostro Paese, ha tolto i veli alla sua ultima creatura, la Lector.

Il nome non è nuovo tant’è che la prima Lector risale al 1993, hardtail in alluminio Easton Varilite e componentistica molto raffinata per l’epoca tra cui spiccava la trasmissione Shimano Xtr, la guarnitura Tune e l’attacco manubrio in titanio. La storia si ripete e sulla nuova Lector, già in gamma 2016, Ghost riversa tutto il suo know-how al fine di presentarsi ai nastri di partenza della prossima stagione con una nuova fuoriserie in grado di competere ai massimi livelli sia tecnologici sia di immagine. In effetti il prototipo già gira da qualche mese, in dotazione al Ghost Factory Team che compete in World Cup, a dimostrazione che il cross country rappresenta la vetrina principale per un brand che mira a conquistarsi spazi sempre più ampi sul mercato e nelle classifiche di gradimento del pubblico.

La Lector prende il posto della Htx, punta di diamante della gamma hardtail Xc racing, foriera di diverse novità non solo sul piano estetico ma anche per quanto concerne materiali e tecnica costruttiva. Sul piano estetico la Lector riprende la tendenza ormai in uso presso altri brand, ovvero linee secche e spigolose con tubi ritti abbandonando quelli curvi in dotazione ai modelli degli anni precedenti. Il motivo di tale scelta è l’incremento in termini di resistenza e rigidità, ma soprattutto un risparmio di peso grazie all’utilizzo di tubi più corti. Oltre una nuova tramatura della fibra impiegata per la costruzione del telaio, citiamo il passaggio interno dei cavi integrato nel tubo sterzo e fori di uscita in prossimità dei componenti a cui sono destinati per l’installazione.

Al posteriore il carro presenta l’asse passante da 12 mm ma con un sistema proprietario che prende il nome di Disconnect Brake Mount. Il perno passante ingloba sia il forcellino di tipo Post Mount per il cambio posteriore sia la piasta di ancoraggio della pinza freno. Cosi facendo scarica su di esso sia la forza frenante derivata dal caliper del freno sia eventuali urti, evitando un surplus di sollecitazioni a carico dei forcellini stessi. Sicuramente una soluzione interessante, già in dotazione alla precedente Riot, la full suspension, ma che in Ghost credono fermamente tanto da applicarla anche sulle loro hardtail (e collaudata con successo in Coppa del mondo).

La geometria riprende in parte quella adottata dalla Htx ma con una riduzione di lunghezza del carro e del tubo sterzo. Da una parte più reattività e compattezza al retrotreno, una posizione di guida maggiormente caricata sull’avantreno grazie al tubo sterzo più corto. Completano il quadro una serie di protezioni al telaio in materiale composito opportunamente “camuffate” al fine di rendere più gradevole alla vista ma anche più funzionale (cosi da proteggere il fodero destro e la parte inferiore della scatola movimento da sassi o radici). La rassegna Eurobike ha dato un quadro molto chiaro relativamente alle direzioni del settore mtb per il 2016.

Top di gamma

Con la Lector Ghost alza l’asticella tecnologica della sua hardtail con un prodotto di assoluta eccellenza che ingloba il dna delle bici racing che competono ai massimi livelli. La gamma Lector per il 2016 vede la World Cup al top di gamma, telaio in carbonio Ulc, forcella RockShox R1, trasmissione Sram XX1 1x11, ruote con mozzi Tune Prince all’anteriore e Princess al posteriore, cerchi AX Lightness Carbon e coperture Schwalbe Thunder Burt. Cinque le taglie, dalla Xs alla Xl.

Gli altri modelli

Lector 10: telaio in carbonio ULC, forcella Fox Float 21 Factory Kashima, trasmissione Shimano XTR Di2 2x11, ruote con mozzi e cerchi Tune.

Lector 9: medesime caratteristiche della 10 ma con trasmissione Shimano XTR 2x11 meccanica.

Lector 8: telaio in carbonio LC, forcella RockShox SID RL, trasmissione Sram X01 11 velocità, ruote RaceFace Affect con coperture Schwalbe RocketRon/Thunder Burt Evo.

Lector 7: medesime caratteristiche della 8 ma con trasmissione Shimano Deore XT 2x11.

Lector 6: telaio in carbonio LC, forcella Fox Float 32 Performance 15mm, trasmissione Shimano Deore XT 2x11 , ruote Shimano XT con cerchi Rigida Rival e coperture Schwalbe Rocket Ron.

Viene proposta in due varianti cromatiche.

Lector 5: telaio in carbonio LC, forcella RockShox Reba RL Solo Air 100, trasmissione Sram GX1 11 velocità, ruote Ghost con cerchi Rigida Rival 21 e coperture Schwalbe Rocket Ron.

Lector 3: Telaio in carbonio LC, forcella RockShox Recon Gold RL 100, trasmissione Shimano Deore XT, freni Shimano Deore, ruote Shimano Deore con cerchi Rigida Rival 21 e coperture Schwalbe Rocket Ron.

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