Pedalare per passione e turismo

La filosofia InGamba e l'affetto per la Toscana e le Dolomiti. Eros Poli racconta la sua quotidianità

Pedalare per passione e turismo

InGamba è il caso di dirlo è proprio una filosofia, una vacanza unica che unisce la passione per la bicicletta al buon cibo, al vino e a strutture speciali. InGamba, fondata dall'ex professionista il ciclista Joao Correia, è nata con l'intento di creare dei tour in bici di elite, giri spettacolari che spaziano soprattutto tra le bellezze naturali italiane. Tra le guide InGamba c'è anche Eros Poli, ex ciclista professionista e già campione olimpico nella cronometro a squadre nel 1984 a Los Angeles.

 

 

Eros, hai concluso da poco il tuo primo anno come guida InGamba. Che tipo di esperienza è stata per te?

«Ho trascorso già un anno con InGamba e devo dire che sono entusiasta di questa filosofia e di questo tipo di organizzazione. Sono uno degli accompagnatori dei tour in bici, un lavoro che conosco bene poiché già lo facevo con il gruppo Pinarello. Poter far la guida mi permette di fare un lavoro che mi appassiona davvero moltissimo. In InGamba ognuno ha un proprio compito, ossia c'è chi si occupa dei massaggi, chi delle previsioni meteo o dei programmi giornalieri, l'organizzazione è davvero perfetta e pensata nei minimi dettagli per coccolare i nostri ospiti. La cosa particolarmente interessante è proprio la ricerca ossessiva della perfezione per quanto riguarda il servizio. Da quest'esperienza ho anche imparato: ho acquisito ciò che mi mancava per essere al top come guida».

Che tipo di clientela ha InGamba?

«La clientela è prevalentemente americana e canadese, poi ci sono alcuni australiani ad esempio, ma il 70% dei clienti è americano. Questo non significa che non sia una vacanza aperta a tutti, ma che i costi elevati (circa 920 dollari al giorno) richiamano una tipologia di clientela che non bada a spese. Noi diamo un servizio completo: biciclette di top gamma Pinarello, i clienti possono lavar e asciugare la propria biancheria, poi abbiamo le ammiraglie, le macchine al seguito che sono sempre pulite e il tracciato giornaliero viene segnalato. Diciamo che ci sono tanti piccoli dettagli e questi chiaramente hanno un costo. Inoltre cerchiamo di non avere dei gruppi troppo numerosi, questi sono normalmente composti da otto fino a un massimo di dodici. Vivere un'esperienza InGamba significa trascorre una vacanza in bicicletta in un clima familiare. Noi ceniamo con i nostri clienti e cerchiamo di creare un legame di amicizia anche al di fuori dei giri in bicicletta. Si cerca di avere gruppi non troppo numerosi proprio per poter instaurare delle amicizie e un clima familiare». 

 

 

Mangia Bevi Bici… perché questo slogan?

«Perché non è una vacanza solamente di tour in bici. Ma ci piace mangiare bene, bere bene e avere strutture che ci accolgano che siano speciali. Si punta molto sulla qualità dell'alloggio. Noi non abbiamo il dietologo che ci segue, ma l'enologo».

Quali sono le vostre mete?

«Tra le nostre mete c'è il Portogallo, il sud della Francia, c'è l'America ma c'è tanta Italia. Noi amiamo le Dolomiti e perciò proponiamo molte vacanze seguendo il Giro d'Italia ad esempio o tour dalle Alpi alle Dolomiti e in Toscana. Verona è anche una città che piace molto e dalla quale partiamo spesso per i nostri tour. Poi partecipiamo alla granfondo Pinarello, alla Maratona dles Dolomites e alL'eroica. Da poco abbiamo concluso un tour partito dalla Toscana e conclusosi a Bari; diciamo che la clientela americana apprezza moltissimo le bellezze paesaggistiche italiane». 

Quali sono i tuoi progetti?

«Ora ci spostiamo in California, a San Francisco, dove InGamba ha anche la sua sede. Dal 14 al 23 gennaio si faranno delle pedalate con i clienti americani per promuovere la Toscana e le Dolomiti. Poi dal 15 febbraio al 1 marzo verranno invitati alcuni clienti all'eroica americana  dove mi diletterò anche in cucina...l'ambiente è davvero molto familiare quindi anche esperienze di questo genere vengono molto apprezzate».

Qual è l'esperienza più bella che hai vissuto?

«L'esperienza più bella è proprio il rapporto che riusciamo a instaurare con il cliente, cliente che diventa amico. L'amicizia nasce sulla bicicletta, ma non solo, anche a cena o davanti a un bel bicchiere di vino raccontandoci la giornata».

Ma il cliente InGamba è particolarmente allenato?

« C'è un po' di tutto: chi va con calma e chi più forte. Siamo molto sensibili anche per chi non ha potuto adeguatamente prepararsi per i nostri tour. Nelle grandi tappe di montagna ad esempio spesso c'è chi non ha idea della difficoltà, ma noto sempre con grande piacere che chi partecipa è molto orgoglioso e non molla mai, anche se soffre ha una grande determinazione e tenacia».

 

Quante guide siete?

«Ufficialmente siamo in cinque, poi in alcune occasioni pedalano con noi alcuni grandi campioni, ad esempio Miguel Indurain con il quale abbiamo pedalato tra le Dolomiti». 

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