18 July 2017

Metti una giornata a Bibione

Il racconto di una piacevole pedalata a Bibione, percorrendo i 35 km di piste ciclabili, attraversando pinete, assaporando profumi e godendo della natura
di Giuseppina Serafino

Sensazioni uniche quelle che si avvertono pedalando a Bibione, con ritmi che assecondano il piacere della scoperta di un territorio denso di sorprese straordinarie. Una rete di 35 km di piste ciclabili che si snodano partendo dal lungomare incorniciato dai cespugli di erica, lavanda e oleandri.
Da Piazzale Zenith a Bibione Pineda, la pista ciclabile “Passeggiata Adriatica” per un tratto di circa 15 km permette di assaporare un miscuglio di profumi e di colori che sembrano avvincere magicamente fiancheggiando la distesa marina. Un modo per ritrovare un naturale refrigerio alla calura e al ritmo frenetico della vita balneare, immergendosi nella Pineta fra via Brenta e via Toro, il Lino delle fate, un’area protetta a breve distanza dalle Terme, che prende il nome dalla pianta omonima della specie Stipa Veneta.
Una natura rigogliosa e incontaminata in cui è bello addentrarsi dal suggestivo Bosco Canoro al Lido, e come quella costituita da pini neri d’Austria disseminati lungo il percorso di 12 km cha conduce al faro.
Un contesto onirico che riporta indietro nel tempo fra dune sabbiose e frinire di cicale che sembrano evocare contesti di epopee piratesche in cui il prezioso tesoro rinvenibile è quello di un affascinante contesto ambientalistico.
Gira Tagliamento è invece il percorso ciclabile che da Bibione porta a San Michele al Tagliamento e poi verso Villanova della Cartera, donando emozioni sensoriali ad ampio ventaglio per la particolarità del sistema fluviale e della sua morfologia, tanto da avergli fatto guadagnare l’appellativo di Re dei fiumi alpini. Lungo strade poco trafficate e a tratti con sterrato, muniti di mountain bike, si attraversano le graziose frazioncine di Marinella, Cesarolo e Terzo bacino, in una campagna costituita da frutteti e campi coltivati per giungere sull’argine che costeggia il Canale dei Lovi, dove si possono ammirare dall’alto i tipici casoni. Si tratta di gigantesche capanne, costruite da pescatori, con assi portanti in legno e ricoperte con canne palustri che risalgono al II secolo d. C, mute testimoni di tempi arcaici contraddistinti dai ritmi della semplice sussistenza scandita dagli umori del mare. Sapori che si gustano fra le pagine del romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi” dello scrittore statunitense Ernest Hemingway , che per la prima volta visitò la laguna nel 1948 omaggiandola con la descrizione dei suoi fiabeschi elementi connotanti.
Un’altra piacevole scoperta fra scorci di sonnolenta vita rurale, filari di pioppi e canali che si celano in antri erbosi, è l’area protetta di Vallevecchia, popolata da molteplici specie di animali annidati in un’atmosfera di magici altri tempi. Lungo il Taglio, il canale che segna il canale fra San Michele del Tagliamento a Caorle, una nuova passerella, in località Prati Nuovi, consente di raggiungere la duna di sabbia di Brussa dove le tartarughe depongono le uova e il tarabuso, detto cavaliere d’Italia, si mimetizza fra i canneti e compie il suo volo elegante.
A suggello di queste piacevolissime escursioni in sella alla bici, non può mancare la sosta presso tipiche osterie dove potersi ritemprare riscoprendo antiche tradizioni culinarie e l’essenza del territorio di Bibione nelle molteplici prelibatezze che lo contraddistinguono.
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