Il reggisella è un componente della bici che molto spesso viene sottovalutato. Può sembrare un oggetto semplice (almeno a prima vista), in realtà assolve compiti importanti: ci assicura parte del corretto posizionamento in bicicletta permettendoci di avere le due misure fondamentali nell’assetto. Cioè, l’altezza della sella e l’arretramento di essa dal movimento centrale. Inoltre, deve garantire la possibilità di regolazione del piano della sella, un altro aspetto importante per avere una postura ottimale.
Col tempo il reggisella si evoluto: si è partiti da quello (ora il più tradizionale) di sezione tonda, poi c’è stato il boom di quello integrato al telaio, di quello studiato per aumentare il comfort in sella fino quello con sezione aerodinamica all’ultimo grido. Anche i materiali si sono evoluti, si è cominciato con l’acciaio e ora si spazia dall’alluminio (e leghe derivate) fino al carbonio.
Il Vision Metron SB25 ai raggi X
Montiamo un reggisella classico, a sezione tonda, un Vision modello Metron SB25. Esistono due diversi di diametro: 27,2 e 31,6 millimetri, questa è la prima differenza, il nostro Vision è del diametro maggiore.
Praticamente tutti i costruttori si sono unificati a queste due. La scelta del diametro è un discorso complesso, lo valuta il costruttore durante la fase di progettazione del telaio. Il nostro Vision è realizzato in carbonio monoscocca, solo la parte che consente il fissaggio della sella e l’inclinazione sono in alluminio forgiato.
È importante valutare la lunghezza del reggisella quando lo si compra, perché non bisogna sfilarlo mai dal telaio oltre l’ultima tacca della scala (o oltre l’apposito segnale di avviso), si andrebbe incontro alla rottura a causa delle sollecitazioni a cui è sottoposto. Un altro dettaglio da evidenziare di questo top di gamma, visibile nella parte terminale, è la bussola di alluminio: serve ad accogliere la batteria dei gruppi elettro-meccanici, l’ultimo ritrovato in fatto di integrazione dei componenti nel telaio. Anche il reggisella ha dovuto evolversi per stare al passo con i tempi!
Partiamo dall’offset
La parte alta è quella più importante e differenzia maggiormente questi componenti tra loro. Partiamo dall’offset, una misura caratteristica di questo componente: rappresenta l’arretramento fisso della sella rispetto all’asse del reggisella. Nel nostro caso è di 25 millimetri, si può notare che il reggisella ha una curvatura nella parte alta. Questo è il valore che accontenta la maggior parte dei ciclisti, ma ne esistono di diversi tipi e bisogna scegliere quello giusto in base alle proprie esigenze, considerando che la sella ha un certo range di scorrimento.
Vision ha a catalogo anche una versione con offset 0, in pratica è completamente dritto, con queste due varianti si riescono a coprire il 99% delle necessità. La testa del reggisella è provvista del sistema di fissaggio e scorrimento della sella per la messa in misura e, inoltre, permette di regolarne l’inclinazione. Esistono vari sistemi di regolazione: dai più semplici in cui la slitta della sella si inclina a piccoli scatti (un sistema un po’ approssimativo) fino a quelli senza vincoli predefiniti, i più precisi.
Nel nostro caso il sistema di regolazione è a 2 viti, secondo me il meglio che si possa chiedere. Le 2 viti hanno la funzione di serrare i binari della sella e avviandole diversamente ne consentono l’inclinazione con una precisione che sfiora il mezzo grado.
Le nostre istruzioni di montaggio
Ovviamente prima di sostituire il reggisella bisogna conoscere o andare a rilevare le quote di altezza e arretramento della sella.
Smontato il vecchio, consigliamo di pulire bene il tubo del telaio che lo ospita con uno straccio imbevuto di alcool e, magari, una prolunga per arrivare a una trentina di centimetri di profondità.
Si comincia prendendo l’apposita pasta di montaggio che deve essere utilizzata negli accoppiamenti tra componenti in carbonio e alluminio, ne aumenta la presa tra loro e, allo stesso tempo, evita che col passare del tempo si incollino. Inoltre, aiuta a eliminare eventuali scricchiolii del carbonio e permette di ridurre del 30% le coppie di serraggio.
Bisogna metterne un po’ nei primi dieci centimetri del telaio e cospargere per bene la parte del reggisella che entrerà nel telaio. Prima di montarlo bisogna prestare un occhio di riguardo anche alla fascetta di serraggio, è bene togliere la vite e mettere del grasso su tutto il filetto: questo migliorerà il serraggio della vite ed eviterà che col tempo si blocchi.
L’ulteriore raccomandazione è di rispettare il valore di serraggio riportato su di essa, se si dispone di una chiave dinamometrica è meglio usarla. Nel nostro caso è di 4 Nm, uguale a quello consigliato da Vision. Sembra poco, ma vi assicuriamo che è più che sufficiente se avete seguito le indicazioni e utilizzato l’apposita pasta. Serrarlo più del dovuto non serve a nulla e si rischia solamente di danneggiare il componente o alla peggio la parte terminale del telaio. Questo vale anche per le due viti della testa che serrano la sella, trovata la giusta inclinazione vanno serrate a 7 Nm. A questo punto no resta che uscire e provare il reggisella su strada.
Marca: Vision
Modello: Metron SB25
Lunghezza: 350 millimetri
Diametro: 31,6 millimetri (disponibile anche da 27,2 e 30,9)
Offset: 25 millimetri (disponibile anche offset 0)
Materiale: carbonio monoscocca e morsa sella in alluminio
Colorazioni: finitura carbonio a vista con grafiche rosse o grigie
Compatibilità: Di2
Peso dichiarato: 195 grammi (27,2 mm)
Prezzo: 228 euro
