Look 920

Dici Look e pensi subito ai pedali a sgancio rapido (ce ne sono oltre sette milioni in giro per il mondo) oppure alle formidabili specialissime da strada in fibra di carbonio. In realtà l'azienda francese, famosa per aver introdotto il pedale a sgancio rapido nel 1984 (con cui l'anno dopo Bernaud Hinault corse e vinse il Tour de France) e il suo primo telaio in carbonio nel 1988, come ben sanno gli appassionati produce anche mtb. Lo fa dal lontano 1988, anche se la gamma consta di pochi selezionati modelli. Pochi sì, ma decisamente interessanti, come la nuova 920, l'ultima nata che abbiamo potuto provare in anteprima in Francia durante la presentazione ufficiale alla stampa. Si tratta di una full suspended in fibra di carbonio, nemmeno a dirlo, con 120 mm di corsa (continua..). Look è sinonimo stesso di telai in fibra di carbonio e per la realizzazione del 920 l'azienda francese ha utilizzato tutto il know how sviluppato in venticinque anni d'utilizzo del carbonio. Il telaio è realizzato con tre strutture monoscocca: triangolo anteriore, carro posteriore senza snodi e il rocker link che pesa solo 160 mm. Il triangolo anteriore è chiuso ed estremamente compatto, si caratterizza infatti per uno sloping vertiginoso e per le notevoli dimensioni dell'obliquo che si raccorda nel nodo sterzo con una bella curvatura, mentre l'orizzontale è molto più fine. Sia la zona dello sterzo, servita da un piccolo tubo sterzo conico con calotta inferiore di 1" 1/8 e superiore di 1" 1/2, che la scatola movimento con standard Bb30 sono oversize, votati alla massima rigidità (continua). La sospensione, con un rapporto di compressione medio di 2,36, è stata progettata per lavorare con tutti gli ammortizzatori dalla misura standard di 190,5 mm di interasse e 50,8 mm di corsa, pensati per lavorare nell'ambito di un rapporto di compressione tra 2,3 e 2,7. Non richiede, quindi, l'utilizzo di ammortizzatori specifici, in ogni caso la curva di progressione è stata disegnata molto lineare con un impennata decisa solo nel finale per evitare bruschi "fine corsa" e sfruttare al meglio tutta l'escursione (continua..). La 920 è declinata in due versioni. Il triangolo anteriore e il carro posteriore sono identici con finitura 3k, cambia invece il Rocker (la biella che rinvia il movimento del carro all'ammortizzatore), che è in carbonio nella versione più esclusiva (denominata Carbon kit) e in alluminio in quella base. Oltre a questo sono diversi anche gli ammortizzatori prescelti di serie, che sono rispettivamente Dt Swiss Xr carbon per la prima e Rock Shox Ario rlr con remote control per la seconda. A livello pratico questo comporta una differenza di peso di circa 150 grammi. Il frame kit della 920 Carbon kit pesa, infatti,  2.350 grammi con ammortizzatore, mentre quello della "920" pesa circa 2.500 grammi e i prezzi sono rispettivamente di 3.499 euro e 2.999 euro. La gamma delle bici complete, quindi, si articola sui due telai con un range di pesi che va dai 12 kg della "entry level" 920 montata con gruppo Shimano Slx ruote Mavic Cross ride, fino ai 10 kg della più esclusiva 920 Kit carbon con sram Xx e ruote Cross max slr, disponibile al prezzo di 7.729 euro. Ce n'è tutte le tasche, quindi, con un sistema di configurazione che prevede, oltre la scelta tra i due telai, l'opzione tra tre gruppi (Shimano Slr, Sram X0 e Xx) e tre kit ruote (Mavic Cross ride, Fulcrum Red Metal 3 e Mavic Cross Max slr). (continua..). Reattiva e grintosa, la 920 nasce per l'agonismo, ma grazie alle sospensioni generose e all'assetto variabile è in grado di esaltare anche l'escursionista più impegnato ed esigente. La prova completa sul fascicolo di Ciclismo di agosto 2011.