Classiche del Nord: che la campagna abbia inizio!

La stagione delle classiche si apre questo weekend in Belgio con le due corse Omloop Het Nieuwsblad e Kuurne-Bruxelles-Kuurne. Come ho avuto modo di constatare di persona questa settimana, nel Paese l’attesa è alta: cartelli pubblicitari lungo le strade, nei negozi e nei pub. Sono volato in Belgio per seguire la ricognizione del percorso della classica di apertura, in una giornata, purtroppo per i corridori, fredda e piovosa. Un rischio che molte, ma non tutte le squadre hanno preso (Etixx- Quick Step tra queste).

Se da un lato è utile ripassare i chilometri chiave di corse che non si conoscono mai abbastanza, dall’altro occorre stare attenti a prevenire malanni ai corridori. È una questione tenuta in grande considerazione dalla squadra, i cui dottori sono concordi nel ritenere che non è tanto pedalare al freddo a provocare un malanno o un infezione respiratoria, quanto piuttosto la continua e variata esposizione ad aria umida e secca.

Bmc: Gilbert, Van Avermaet, Zabel, Teuns, Drucker

A riprova di ciò, il fatto che alcuni corridori sono usciti raffreddati e malaticci tanto dallo scorso weekend di corse all’Haut Var quanto dalla trasferta mediorientale in Oman. In ogni caso quattro corridori Bmc, due esperti (Philippe Gilbert e Greg Van Avermaet) e tre giovani (Rick Zabel, Dylan Teuns e Jempy Drucker) alla prima esperienza hanno pedalato quattro ore per percorrere gli ultimi 130 chilometri dell’Omloop Het Nieuwsblad.

Test mantellina e pressione delle gomme

Il maltempo è servito per testare alcune nuove mantelline fatte arrivare apposta per questo tipo di corse. Inoltre i corridori hanno potuto confermare la pressione delle gomme con la quale correranno. A differenza di una normale corsa su strada, nelle quali la scelta varia da 8 a 9 atmosfere, le gare sul pavé si corrono con un pressione inferiore per avere maggiore guidabilità e confort, ma i numeri esatti sono custoditi gelosamente dalle squadre come dati sensibili. C’è un limite inferiore oltre il quale aumenta la probabilità di forare. Lo scorso anno, alla Parigi-Roubaix, una squadra rivale alla nostra ha scelto una pressione di 0.5 atmosfere inferiore e ha avuto ben 9 forature contro nessuna da parte dei nostri corridori.

Personalmente, di questo tipo di classiche non ho ricordi perché non le ho mai fatte! Io salivo in Belgio dopo il Giro dei Paesi Baschi per fare Amstel, Freccia e Liegi.

Mi ricordo in particolare la Freccia del 2008: iniziata con il sole , poi a metà il tempo è cambiato completamente e ha fatto freddo. Vinse il mio compagno di squadra Kim Kirchen. Io ho contribuito entrando nell’azione più importante della giornata con Andy Schleck e Jurgen Van den Broeck (nella foto Tdwsport.com).

Vi interessa sapere quali doti sono necessarie per vincere quando siete nelle retrovie? Posso solo dirvi che se siete nelle retrovie nel momento sbagliato, non ci sono doti che vi consentono di vincere. In queste corse essere al posto giusto nei momenti chiavi è fondamentale. Per questo ci sono tante cadute, perché la lotta per le posizioni è fondamentale per non staccarsi o per attaccare. Proprio Kirchen era uno capace di correre indietro e recuperare, ma sapeva fare lo sforzo prima dei momenti chiave per farsi trovare pronto. Che la campagna abbia inizio…!

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