29 October 2012

Metti il turbo all’off-road

Rose presenta Root Miller, 29 full equilibrata e ambiziosa. Salita o discesa non fa differenza

Metti il turbo all’off-road

In Rose definiscono questa tipologia di mezzi "touring bike": è una full con 120 mm d'escursione posteriore e anteriore con telaio in alluminio. Come abbiamo già detto è la tendenza del momento. Le ruote oversize, dopo aver conquistato il settore di hardtail, e in parte full, destinato a Xc e Marathon d'agonismo, stanno approdando anche alle tipologie di mountain bike destinate agli escursionisti tecnicamente più esigenti. (continua..).

Il telaio

Se il modello è comunque inedito per Rose, soprattutto per quello che riguarda l'utilizzo delle ruote di 29" su questo tipo d'escursione e per le relative geometrie, la Root Miller ripropone soluzioni e scelte tecniche ormai consolidate per l'azienda tedesca.

Due su tutte: l'utilizzo dell'alluminio e la sospensione a quattro snodi con giunto Horst. Per quello che riguarda la scelta del materiale, come ci spiega lo stesso progettista Andi Heimerdinger, è dettata sia dalla necessità di mantenere il miglior rapporto qualità/prezzo possibile, sia dalla stessa tendenza del mercato. Rose, infatti, ha in catalogo telai in fibra di carbonio, ma solo per quello che concerne i modelli da Xc con escursione fino a 100 mm. Insomma, in quella tipologia di bici dove la ricerca della massima leggerezza è determinante e l'utilizzo è meno gravoso. Per i modelli "long travel" destinati a maggiori maltrattamenti e comunque ad una guida più aggressiva si preferisce ancora l'alluminio, anche perché, secondo l'ingegnere tedesco, è lo stesso mercato che lo richiede.

In effetti, in precedenza in carbonio c'era anche il modello "All mountain" da 150 mm, ma è stato sostituito con uno in alluminio proprio perché preferito dalla stessa clientela Rose. Design e sezioni sono poi piuttosto semplici e lineari, come consuetudine Rose che fa bici sobrie e con pochi fronzoli. Il peso del telaio è di circa 2.500 grammi compreso ammortizzatore Fox Float Kashima , serie sterzo e collarino reggisella. (continua..)

Componentistica e gamma

La scelta dei componenti, praticamente alla carta, è uno dei punti di forza insieme al rapporto qualità prezzo della Rose. La vendita avviene "on line" attraverso il sito sul quale, oltre ad alcuni allestimenti "di serie" (in genere almeno 4 o 5 per ogni modello), c'è un configuratore che consente di allestire la bici in modo del tutto personale verificando il prezzo finale momento per momento in base alle scelte fatte, anche grazie a preziosi consigli sulle taglie e la tipologia del mezzo. Bici, componenti e prezzi sono identici per tutti i mercati, ma il sito www.rosebikes.it è tutto in italiano, così come il servizio di consulenza pre e post vendita è gestito da personale italiano.

Nel caso specifico della Root Miller, che sarà disponibile da metà settembre, al momento di andare in stampa i montaggi sono ancora da definire. In genere questo telaio darà vita ad una serie di allestimenti, sia Sram sia Shimano, con prezzi compresi tra 1.600 euro e 3.300 euro. A disposizione ci saranno forcelle e ammortizzatori Fox e Rock Shox e componenti Easton e CrankBrothers.

(continua..).

La prova

La vera sorpresa l'abbiamo avuta in discesa, soprattutto lungo i sentieri più scorrevoli del comprensorio di Salice, laddove la Root Miller è stata velocissima, mettendo in mostra una stabilità veramente straordinaria, ma anche la notevole maneggevolezza.

L'abbiamo spinta quasi al nostro limite nel tentativo di stare dietro allo stesso product manager Andi Heimerdinger e a Sergio Ghezzi, agente Rose per l'Italia (entrambi due discreti manici in sella) in sella a due mezzi decisamente più discesistici come la Beef cake da Freeride e la Uncle jimbo da Enduro.

La cosa sorprendente è che, nonostante sui tratti più sconnessi e ripidi pagasse inevitabilmente dazio, in diversi tratti, magari quelli dove era importante accelerare e pedalare forte (bell'aiuto in quei contesti il reggisella telescopico) e avere una buona percorrenza di curva, la Root Miller consentiva di rifarsi sotto, così come nei toboga anche stretti, ma dal fondo liscio, perdeva veramente poco e niente grazie anche all'ottima maneggevolezza.

Così, se in salita le prestazioni sono buone, ma in qualche modo limitate dal peso comunque non da primato, sui percorsi tecnici e nelle discese non estreme le prestazioni sono di rilievo assoluto per 120 mm d'escursione, al di sopra, in termini di stabilità del mezzo e facilità di conduzione, anche sullo sconnesso, della stragrande maggioranza di Trail bike mai provate. (continua..).

La prova completa della Rose Root Miller la puoi trovare sul fascicolo di Ciclismo di settembre 2012.

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