Kreuziger trionfa trai Pro. Cecchini primo tra gli amatori

Il weekend della tradizionale granfondo austriaca quest'anno ha visto svolgersi ben due gare. Oltre alla "classica" per amatori, dominata dall'italiano Cecchini, una prima edizione di una gara per professionisti, sullo stesso tracciato
Il tradizionale weekend targato Oetztaler Radmarathon quest’anno è stato preceduto da un antipasto ricco. Venerdì 25 agosto si è svolta la prima edizione della gara dei professionisti “PRO Oztaler 5500”, che ha visto sfidarsi i ciclisti sullo stesso percorso degli amatori della tradizionale granfondo (238 chilometri).
Ernst Lorenzi - ideatore della Oetztaler Radmarathon e direttore del comitato organizzativo della gara – ha confermato che la gara verrà inclusa in calendario anche per i prossimi anni. “L'idea di portare una gara di professionisti sullo stesso percorso della granfondo Oetztaler Radmarathon era nata già anni fa, poi nel 2006 l'idea è purtroppo sfumata. Quest'anno abbiamo avuto la grande sorpresa di poter davvero organizzare il nostro grande sogno, ossia la gara che avevamo tanto voluto. È nostra intenzione far crescere questa gara. Venerdì è stata una prova per noi, una prova che è costata molti sacrifici ma devo dire che è andata molto bene”, spiega Lorenzi.

Il trionfo di Kreuziger tra i Pro

Ben 154 i ciclisti professionisti iscritti all'UCI e 23 i team internazionali che si sono sfidati sul percorso della nota granfondo austriaca venerdì 25 agosto. Il tracciato è lo stesso della leggendaria Oetztaler Radmarathon.
La gara è stata vinta da Roman Kreuziger del team Orica Scott, al secondo posto si è classificato Simon Spilak del team Katusha Alpecin e al terzo l'italiano Giulio Ciccone della Bardiani Csf.
238 i chilometri percorsi dai professionisti con 5500 metri di dislivello totali, ben 95,7 chilometri di salita, 40,5 km di percorso pianeggiante e 101,9 km di discesa.
La gara non si prospettava facile e infatti sono stati diversi i professionisti che non hanno terminato la gara.
Il cronometraggio del tempo è iniziato 10 km dopo la partenza, esattamente a Huben. Sul Kuethai staccano il gruppo in sei con Roger Kluge nel gruppo e Daniel Lehner in testa che dopo 70 km li stacca con un vantaggio di 4:30 minuti. Lehner mantiene il vantaggio anche sul Brennero con un leggero incremento con 5:0 inseguito da Ruben Plaza, Matteo Spreafico, Alessandro Tonelli, Marco Bernardinetti, Roland Thalman, Nicola Gaffurini, Michele Gazzara e Daniel Lehner.
Sul passo Giovo, con 14 km di salita, staccano Michele Gazzara che poi allenta a un chilometro dalla vetta a favore di Ruben Plaza, già vincitore di tappa del Tour de France, avanti di 1:11 sul gruppo composto da Spreafico, Thalmann, Gaffurini, Lehner.
Il finale sul passo Rombo, con 28,9 km di salita, vede il rientro in corsa di Gazzara e Thalmann che riagganciano Plaza prima della scalata. Ma ecco che successivamente partono diversi attacchi con 4 ciclisti: Thomas Kreuziger, Simon Spilak, Giulio Ciccone, vincitore di tappa del Giro d’Italia e Robert Power che si contendono la scalata. Sono però Kreuziger, quinto assoluto del Tour de France e Spilak, vincitore del Tour de Suisse che avanzano e si staccano subito dagli inseguitori e iniziano la contesa del passo Rombo.
La supremazia di Kreuziger ha la meglio su Spilak, che consegna la vittoria all’atleta della Repubblica Ceca che taglia il traguardo con 6:37:34 seguito da Spilak con 6:38:17, mentre terzo è l’italiano Giulio Ciccone di Chieti con 6:39:07.
Il precedente record di 6:50:31, ottenuto durante la granfondo Oetztaler Radmarathon e che apparteneva allo svizzero Hugo Jenni è stato battuto e il vincitore si è così aggiudicato un premio in denaro pari a 300 euro per ogni minuto di vantaggio.

Stefano Cecchini primo tra gli amatori

Erano ben 4331 gli amatori alla partenza alle 6.45 a Sölden, nella valle tirolese dell'Oetztal, per la 34esima edizione della Oetztaler Radmarathon. In 12 minuti tutti i ciclisti sono partiti verso la grande impresa: concludere la gara.
La Oetztaler Radmarathon è sicuramente tra le granfondo più affascinanti, dure e impegnative d’Europa. Non per niente molti appassionati della bici su strada ambiscono a partecipare e “semplicemente” terminare la gara. Solamente a chi taglierà il traguardo, verrà data la possibilità di tenere come ricordo la maglia della gara.
La prima edizione risale al 1982. Quattro sono i passi interessati dalla gara: il Kühtai (2020m) che si inizia a scalare da Ötz (1200 m), il tratto da Innsbruck al Brennero (1377 m) per 777m, il tratto dalla cittadina altoatesina di Vipiteno al Passo Giovo (2090 m) per 1.300 m e infine la salita di 29 km da San Leonardo in Passiria (689 m) al Passo Rombo (2509 m).
La granfondo è a numero chiuso, ogni anno sono circa 20 mila le richieste di partecipazione. 35 sono state le nazioni rappresentate. Gran parte del tracciato è stato chiuso al traffico e messo a disposizione dei soli ciclisti.
Si tratta certamente della granfondo più impegnativa delle Alpi. I partecipanti sono quasi tutti uomini (le donne rappresentano solamente il 5%). La nazionalità tedesca prevale con il 49,2%, seguita da quella austriaca (21,8%) e italiana (18,2%). Molti sono gli italiani che partecipano ogni anno alla granfondo e che provengono da ben 81 province, il 13% da Bolzano.
La gara si è svolta senza particolari colpi di scena. Le teste di serie Boschi, Cecchini e Zen sono state supportate dai rispettivi gruppi durante il faticoso avvicendarsi dei passi, nell’attesa del più temuto Passo Rombo. Ad affrontarlo si sono ritrovati testa a testa Zen e Cecchini, con il primo in netta forma rispetto al secondo. Ma la voglia di vincere e l’impegno non hanno favorito Enrico Zen, che a causa di un problema al ginocchio è stato costretto a rallentare consegnando la vittoria per la prima volta a Stefano Cecchini di Lucca, già terzo e secondo classificato nelle precedenti edizioni.
Il podio maschile vede quindi Stefano Cecchini del Team La Bagarre che ha concluso la gara con il tempo di 6:54:34, seguito di poco (19 secondi) da Enrico Zen del Team Green Paper Mobilzen Terenzi; il terzo posto è stato aggiudicato dal tedesco Robert Petzold del team Petz Racing che ha terminato la gara con un distacco di +3:19:4 da Cecchini.
Sul podio femminile si riconferma la svizzera Laila Orenos del Team Dicolli Sportbenzin che ha terminato la gara con un tempo di 7:50:44, seguita dalla tedesca Christina Rausch del Team Paopeluche con un tempo di 7:53:00 e l’austriaca Daniela Pintarelli del Team Mooserwirt con un tempo di 7:55:29.
La manifestazione sportiva si è conclusa domenica sera con uno show di Tom Öheler e con la premiazione presso la Freizeit Arena.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le ultime News
Il Turismo

Trilogia dell'Avana - Episodio 2

18 April 2024

Tester Day Festival: vi aspettiamo sabato e domenica per prove, tour, contest, corsi... Tutto gratuito! È il primo ritrovo della community di Ciclismo.it

04 April 2024

Trilogia dell'Avana - Episodio 1

27 March 2024

Rifugio Venini, la Norvegia a 90 km da Milano - Episodio Tre

19 March 2024

Alpi Francesi: 4 giorni fra bici, sci, mountain kart e snow kite

16 March 2024

Vacanze in bici: il Club del Sole riserva uno sconto del 10% alla community di Ciclismo.it

01 March 2024

Rifugio Venini, la Norvegia a 90 km da Milano - Episodio uno

26 February 2024

Canyon Spectral CF, la mtb da trail "definitiva"

25 February 2024

L'Eroica sbarca a Cuba... ed è subito festa!

23 February 2024

Il nostro viaggio in Giordania: un Paese pronto ad accogliere i ciclisti

22 February 2024

Tutto Salute