21 October 2014

Ovada in Randonnée

Vi raccontiamo una prima edizione, organizzata dalla Società ciclistica Uà Cycling team, emozionante. C’è pure chi ha pedalato su una Graziella

Ovada in randonnée

Domenica 19 ottobre si è svolta a Ovada, provincia di Alessandria, la prima edizione di Ovada in Randonnée (clicca qui per la pagina Facebook), manifestazione amatoriale organizzata dalla Società ciclistica Uà Cycling Team. Alla partenza si sono presentati quasi 200 partecipanti provenienti da diverse parti del Nord Italia, affascinati dalla possibilità di pedalare sui due percorsi (un lungo da 160 km e un percorso corso da 125 km) disegnati da Uà Cycling Team, che hanno attraversato i luoghi più suggestivi e caratteristici dell’Ovadese, dalle colline che si stendono verso Acqui, fino alle montagne del vicino Appennino Ligure.

 

Sul Passo Faiallo

L’impegno degli organizzatori è stato premiato dal meteo, con una giornata dalle temperature più primaverili che autunnali. Il passaggio sul Passo Faiallo, con i suoi 1.060 metri sul livello del mare ha rappresentato uno dei momenti più scenografici, con la vista diretta sul mare, mentre un bel sole illuminava i boschi dell’Appennino.

I commenti dei partecipanti sono stati tutti estremamente positivi. Premiato il grande lavoro degli organizzatori: veloce e senza code la fase di iscrizione, apprezzata la segnalazione del percorso (le strade sono state disegnate da tante frecce colorate i giorni prima per rendere più facile seguire il percorso e il lavoro è stato impeccabile), ottimi i ristori con focaccia genovese e i mitici biscotti Tre Rossi di Ovada.

E, soprattutto, tutti concordi nell’affermare che poche volte avevano pedalato in luoghi così privi di traffico, del tutto lontani e diversi dai ritmi frenetici che caratterizzano la vita quotidiana di chi arriva dalla grande città.

Sicuramente una bella giornata di ciclismo, inteso come divertimento, passione, amicizia, che è diventata anche un modo per promuovere l’Ovadese e la sua nascosta bellezza.

Sicuramente non sono mancati anche i momenti di maggiore agonismo: non è da tutti affrontare i 160 km e 3.400 metri di dislivello in meno di 6 ore, tempo impiegato dai due partecipanti più veloci. Ma questa volta hanno visto davvero tutti: da quelli che hanno preso parte a una corsa per la prima volta, ai più anziani, alle tante ragazze, al partecipante che ha fatto il percorso lungo in 9 ore in sella a una bici Graziella.

Uà in Randonnèe 2015

A posteriori sembra tutto semplice, ma l’organizzazione ha richiesto l’impegno e la fatica di tanti volontari che senza chiedere nulla hanno lavorato sodo per far passare una bella giornata a tutti i partecipanti. E la cosa bella è che tutto il lavoro è stato fatto divertendosi e con il sorriso. A rendere tutto ancora più difficile hanno pensato le piogge dell’ultima settimana che hanno costretto a stravolgere tutta la logistica e i percorsi all’ultimo minuto.

Tutto è nato in una sera di inizio estate al Bar Trieste (punto di riferimento per tutti i ciclisti ovadesi e sponsor del gruppo e della randonnée) quando Roberto, uno dei fondatori della società, ha buttato lì per scherzo l’idea: «Potremmo organizzare una randonnée». Pensava di essere preso per pazzo e invece gli altri hanno detto: «Già, bella idea. Basta con le solite Gran Fondo per esaltati, le corsette in circuito o le crono per una cinquantina di agonisti incalliti. E poi così  proviamo a far venire a Ovada un po’ di gente da fuori, senza tanto agonismo, solo per il piacere di pedalare».

Non sapevano ancora che tutto questo ha voluto dire giorni a disegnare i roadbook, chiedere permessi, tracciare il percorso, preparare i ristori, cercando di fare il tutto con un budget inesistente. Ed è stato un buon inizio, mentre l’organizzazione pensa già alla prossima edizione di “Uà in Randonnèe”.

 

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