29 July 2015

A metà dell’impresa

Red Bull Trans-Siberian Extreme 2015, la gara ciclistica ultra-race più lunga e più difficile (9.195 km), ha superato la metà del percorso. Gli italiani Paola Gianotti e Paolo Aste sono al terzo posto nella classifica duo

A metà dell’impresa

La Red Bull Trans Siberian Extreme 2015 è arrivata alla sua fase centrale superando i 5.000 km. Per gli atleti la sfida continua con la metà della distanza ancora da percorrere. In gara 4 solisti e 3 squadre in duo che il 15 luglio hanno iniziato a percorrere le dure strade della Russia, da Mosca a Vladivostok, con 15 tappe e un totale di 9.195 chilometri di percorso lungo la leggendaria ferrovia Transiberiana. Una corsa che attraversa il confine tra Europa e Asia, con i relativi fusi orari, affronta strade sterrate e passa in villaggi russi e città che solo sulle due ruote è possibile raggiungere e ammirare.

 

Cosa succede in testa

Il britannico Steve Harvey è ancora in testa dalla categoria solista, ma il belga Kristof Allegaert gli sta col fiato sul collo con soli 14 minuti di ritardo in classifica generale. Un lavoro doppio per le squadre da solista, in quanto hanno bisogno di passare l'intera distanza da soli mentre le squadre duo possono pianificare il loro riposo strategicamente. Le fasi più lunghe dell’itinerario possono richiedere fino a due giorni e anche la notte, per questo motivo  mangiare bene e pianificare il percorso, è fondamentale.

“Provare a spiegare come ci si sente a percorrere questa distanza, è difficile in quanto uno deve provarlo da solo. Posso prendere freddo alle ossa, sentire il sole che brucia e tutto ciò in meno di 24 ore. La mia emozione più profonda è stupore per questo paese”, ha commentato Kristof Allegaert del Belgio, squadra solista, dopo aver raggiunto il punto centrale della gara.

 

Cadute e tante forza di volontà

“Sono caduto dalla bici un paio di volte, perso un paio di giri e per un paio di volte ho sinceramente pensato cosa ci faccio qui. Ma la gara è davvero emozionante e dopo le prime tappe lunghe, il mio corpo si è adattato alla routine. Sono determinato e concentrato, in attesa di quello che verrà”, ha commentato il leader Steve Harvey.

L‘austriaco Eduard Fuchs ha avuto problemi alle ginocchia durante la prima tappa lunga Kostroma-Perm e ha abbandonato la gara. Denis Madjara ha avuto qualche problema con le ginocchia e il tendine del tallone alla quarta tappa, ma ha deciso di continuare la gara nonostante i problemi. Entrambi i ciclisti solisti stanno andando forte e sono determinati a finire.

 

Il team duo leader in classifica

Per quanto concerne il team del duo russo, Ivan Kovalev e Mikhail Ignatyev, hanno cambiato le loro tattiche prima della settima tappa e stanno cambiando ogni mezz'ora. Questo ha dato loro  propulsione in classifica e un vantaggio di un'ora sui tedeschi.

“Abbiamo cambiato la nostra strategia e in questo momento tutto va secondo il piano, ma le prossime tappe saranno sempre più impegnative”, ha dichiarato Mikhail Ignatyev del team duo leader in classifica.

“Sapevamo fin dall'inizio che non sarebbe stato facile, ma sarà divertente ed emozionante! Si tratta di una nuova esperienza, e la più dura gara ultra-race del mondo. E' lo sport che ci fa andare avanti”, hanno commentato i tedeschi Thomas John e Johannes Rosenberger.

 

E gli italiani?

Gli italiani Paola Gianotti e Paolo Aste sono al terzo posto nella classifica duo. Paola come unica atleta donna di questa avventura, sta andando molto forte e insieme al suo compagno di squadra, è a poche ore dalla capolista duo.

Inutile dire che i 10 atleti vivranno una vera esperienza russa. Dalla vista mozzafiato delle foreste infinite vergini, alla frenetica vita delle più grandi città della Siberia, arrivando in affascinanti città di provincia e ammirando  le montagne degli Urali.

 

Ci sono ancora oltre 4.000 chilometri da pedalare

Red Bull Trans-Siberian è davvero ai limiti umani. Ma questo vale non solo per gli atleti che si sono messi a dura prova. I team tecnici e la squadra di sostegno normalmente dormono solo 3  - 4 ore al giorno per dare il giusto e adeguato sostegno alle squadre che saranno sulla strada per 23 giorni. Questa è una gara che mette alla prova i limiti mentali e fisici della natura umana.

Gli oltre 4.000 chilometri ancora da percorrere, porteranno i ciclisti a percorrere la massiccia zona del lago Baikal, il più profondo (1637m) lago di acqua dolce e anche il più antico del mondo, le cui curve iniziano nella zona  Sud-orientale della Siberia e arrivano a nord sul confine con la Mongolia. Circondato da montagne innevate, il Lago Baikal offre ancora scorci di una bellezza senza pari. Le montagne sono un paradiso per gli animali selvatici e piccoli villaggi sono avamposti di tranquillità e di armonia con se stessi nella distante taiga siberiana.

 

Classifica dopo la decima tappa

Singolo

Steve Harvey 186:7:15

Kristof Allegaert 186:20:14

Eduard Fuchs 192:2:9

Denis Madjara 243:1:30

 

Duo

Kovalev/Ignatyev  171:36:4

John/Rosenberger 172:38:37

Gianotti/Aste  175:3:3

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