03 August 2016

Cosa mangiano gli atleti olimpici

Sono 297 gli atleti italiani che gareggeranno a Rio per le varie discipline, dagli sport di resistenza a quelli di forza fino a quelle in cui precisione ed eleganza sono le caratteristiche imprescindibili. Pollo protagonista, 90 kg a settimana nel piatto dei nostri campioni

Cosa mangiano gli atleti olimpici

L’alimentazione gioca per tutti un ruolo essenziale e, se è vero che ogni sport ha le sue peculiarità, per tutti pollo e tacchino si rivelano dei formidabili alleati, tanto che sulle tavole dei nostri olimpionici ne saranno consumati circa 90 kg a settimana.  Attraverso le parole di medici dello sport, esperti di nutrizione e atleti, scopriamo la dieta giusta per vincere e tante curiosità per le varie discipline.

 

Piatti leggeri e digeribili

È la regina della gare, quella che ogni atleta aspetta da una vita, dopo anni di allenamenti e sacrifici. E per una  manifestazione così importante come l’Olimpiade, nulla è lasciato al caso nella preparazione dei nostri atleti. Per essere vincenti, anche la dieta gioca un ruolo fondamentale, per ogni disciplina. A tavola i nostri atleti si preparano con piatti leggeri e digeribili, con un giusto apporto di carboidrati e proteine, senza trascurare frutta e verdura. Leggero, digeribile e nutriente, la star di questa dieta è il pollo, tanto che sulle tavole dei nostri atleti ne finiranno circa 90 kg a settimana. A fargli compagnia pasta, pesce e verdure.

 

La dieta dell’atleta: il giusto mix tra carboidrati e proteine

Come si preparano i nostri atleti a fronteggiare la gara della vita?  Al di là delle varie discipline, ciascuna con caratteristiche specifiche, per tutti è fondamentale alimentarsi nel modo adeguato. “Le differenze fondamentali tra l’alimentazione di un atleta e quella della popolazione generale riguardano l’aumentato fabbisogno di liquidi degli atleti per reintegrare le perdite che avvengono con la sudorazione e una maggiore richiesta di energia spiega Michelangelo Giampietro, nutrizionista e medico dello sport – In linea generale i carboidrati assunti con la dieta servono prima, durante e dopo l’impegno sportivo: prima per riempire muscoli e fegato di glicogeno (la forma di deposito dei carboidrati nell’organismo); durante lo sforzo fisico per prevenire l’ipoglicemia e l’esaurimento del glicogeno muscolare; dopo per ricostruire il glicogeno muscolare”.

 

Alimenti proteici

 “Per quanto riguarda gli alimenti proteici, sono da preferire quelli con il più alto valore proteico e il minor contenuto di grassi, come carni bianche, bresaola, pesce, prosciutto crudo magro, albume dell’uovo – continua il dott. Giampietro - Pollo e tacchino hanno, in particolare, una composizione in amminoacidi molto favorevole, in grado di fornire un elevato apporto di lisina, istidina e arginina, oltre che di aminoacidi ramificati (valina, leucina e isoleucina). Vantaggiosamente ridotto è, inoltre,  il loro contenuto in grassi (da 1 a 6 grammi per 100 grammi di prodotto, a seconda delle parti utilizzate) e in colesterolo (50-60 mg/100 g). Per quanto riguarda la quantità giornaliera raccomandata di proteine, sia per gli  atleti di forza sia per quelli di  resistenza, si va da 1,2 fino a 2 g per ogni chilo di peso corporeo desiderato.”

 

Attenzione ai liquidi per scongiurare il pericolo disidratazione

Un’adeguata assunzione di liquidi è indispensabile per una prestazione atletica ottimale. “Lo scopo di bere è prevenire la disidratazione che si verifica durante l'esercizio fisico – spiega il dott. Giampietro - quindi è necessario introdurre una quantità sufficiente a coprire le perdite causate dalla sudorazione. Bisognerebbe iniziare a bere almeno  4 ore prima dell’inizio di una competizione, la quantità di acqua da assumere sarà pari a 5-7 ml per kg di peso corporeo (per esempio, 350-490 ml per un soggetto che pesa 70 kg). “

 

Per i ciclisti  la colazione è rinforzata e durante la corsa il pranzo si fa in sella

Una peculiarità dei ciclisti rispetto agli altri atleti? Lunghi percorsi in bicicletta, senza fermarsi.  Per essere pronti a sostenere 5 ore in sella i nostri atleti si preparano con una colazione rinforzata con l’aggiunta di un piatto di pasta, o più frequentemente, riso in bianco, arricchito da una quota proteica, come affettati di pollo e tacchino, del prosciutto cotto o un’omelette. A spiegarlo è Gaetano Daniele, medico dello sport, da sempre nel mondo del ciclismo e attualmente medico della squadra Trek Segafredo. E durante la corsa? “Oltre a barrette o gel a base di carboidrati, utili per avere zuccheri a pronto impiego, i nostri atleti ogni mezz’ora circa mangiano dei piccoli panini imbottiti, dolci o salati. Possono essere con miele e marmellata, con l’aggiunta di una fettina di banana o un cubetto di ananas per renderli meno dolci e più palatabili, oppure con affettati di pollo e tacchino, con un formaggio spalmabile.” E la sera cena completa, preferibilmente molto presto, con un buffet di verdure in apertura, un primo piatto a base di pasta o riso, condito in modo molto semplice, e un secondo piatto proteico, tendenzialmente alternando carni bianche, rosse e pesce. 

 

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