Rose vuole lasciare il segno

A giudicare dalla gamma 2015: biciclette performanti e affidabili, dal design accattivante

Rose vuole lasciare il segno

Il brand tedesco Rose opera dal 1907 offrendo bici completamente assemblate in Germania, anche su specifiche richieste del cliente: il suo sito internet, infatti, è organizzato in modo da poter assemblare la bici come più ci piace. Ciò risulta un vantaggio notevole per gli esperti, che possono creare il mezzo più adatto alle loro sensazioni maturate con l'esperienza sul campo, mentre per i novizi sono proposte tre soluzioni standard di allestimento per ogni modello. Abbiamo curiosato nel suo gazebo alla Roc d’Azur, traendone buone impressioni. Vista la location ci dedichiamo maggiormente alle proposte nel segmento mountainbike, senza però dimenticare i modelli da strada.

La Pro SL-2000 è un’ottima entry-level con telaio in alluminio abbastanza leggero, una valida ed essenziale forcella a bracci dritti e sottili, i cavi passanti all’interno e i foderi verticali sottili che richiamano il design della forcella. Per chi macina chilometri l’ideale potrebbe essere la Xeon Team CGF-3000, che possiede una geometria confortevole, propria di una bici studiata per le granfondo e le lunghe uscite. Leggera e con una comoda posizione in sella, ha un carro posteriore corto, è reattiva agli scatti e alle variazioni di ritmo, ma facile da controllare. Il freno posteriore è montato sul movimento centrale, il tubo orizzontale si restringe per agganciarsi ai foderi posteriori molto sottili.

Nella categoria all mountain segnaliamo la Root Miller 2, mountainbike biammortizzata con telaio in alluminio e ruote da 29 pollici. Una bici dall’ottimo rapporto qualità prezzo, adatta a lunghe distanze e discese ripide. La versione che abbiamo visto era nera opaca con rifiniture in arancio (a colpo d’occhio un grande accostamento). Il suo punto forte è la scorrevolezza, ma chi l’ha provata assicura che si riesce a salire facilmente senza perdere grip o rimbalzare. Caratteristiche simili ma differenti configurazioni per gli altri due modelli della serie, Root Miller 1 e 3.

Tra i modelli cross country Thrill Hill 3 è il top di gamma. Il telaio, in carbonio monoscocca, ha una geometria tale da favorire, in salita, lo spostamento del peso del biker in avanti, nonché di agevolare un accorciamento della posizione in sella, a vantaggio di una migliore guidabilità. Il carro posteriore è in blocco unico (senza snodi), i fili passano internamente al telaio e la ruota posteriore è perno passante. Il punto di forza di questa bici è l’efficienza e la maneggevolezza: le ruote da 27,5 pollici sono veloci e scorrevoli nei percorsi misti, la doppia ammortizzazione compensa le eventuali mancanze sui tratti particolarmente sconnessi.

Per gli amanti del downhill, la Uncle Jimbo con ruote da 26 pollici ha un buon rapporto qualità prezzo. Il telaio comprende tutte le soluzioni che si sono affermate negli ultimi anni: sterzo conico, perno passante posteriore, attacco per il deragliatore di tipo direct mount, passaggio interno dei cavi, attacco diretto di tipo postmount per il freno posteriore. Rispetto alla versione precedente è stata modificata la sospensione posteriore, in modo da ottenere una migliore risposta in fase di rilancio.

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