03 August 2015

Salsa, tutte le novità

Continua il nostro viaggio per scoprire le novità 2016 firmate Salsa Cycles. Partiamo dalla gamma “sporca” con la Ponyrustler e il tandem 29er Powderkeg

Salsa, tutte le novità

 Salsa Cycles: continua il nostro viaggio per scoprire le novità 2016 (per leggere la prima parte dell’articolo dedicata all’All Road). Partiamo dall’Off-road. Ci sono due novità nella gamma “sporca” di cui una veramente pesante: la Ponyrustler. L’altra novità, inusuale per il nostro mercato ma che troviamo estremamente affascinante da usare in coppia, è il tandem 29er Powderkeg.

 

Ponyrustler

Se con la Deadwood Salsa aveva abbracciato il 29+ come formato ideale per telai rigidi, il 27.5+ amplia il ventaglio delle proposte con una full suspension che a nostro parere è il “coltellino svizzero” di Salsa. Una multi-purpose bike che rischia di stuzzicare parecchi appetiti. Forte dell’esperienza fatta a suo tempo con la Spearfish prima e la Horsethief dopo, la Ponyrustler è l’ultima evoluzione in tema full suspension con ruote Plus da 27.5.

Il principio ispiratore è stato quello di conciliare la scorrevolezza del formato 29 pollici alla trazione e tenuta in curva tipica delle fat bike. Il crescente interesse del pubblico sul formato Plus non ha fatto altro che confermare le intenzioni di proporre una mountainbike che fosse in grado di rappresentare non solo un ideale anello di congiunzione ,ma un qualcosa che va al di là.

Una 29er “anabolizzata” o una fat bike più veloce, lasciamo a voi l’interpretazione, a noi piace pensare la Ponyrustler come il modello che può davvero ricoprire il ruolo di “game changer” frapponendosi tra la All Mountain Horsethief e la schiacciasassi fat Bucksaw. Il triangolo principale è proposto sia in carbonio sia in alluminio, il carro per entrambi le versioni è in alluminio 6061.

Segni distintivi della Ponyrustler è primo tra tutti il perno Split Pivot con il perno dei foderi del carro coassiale al perno passante della ruota. Analogamente a ciò la seconda novità è l’introduzione della Boost Tecnology con spaziatura da 148 mm abbinata all’asse passante da 12 mm. Due elementi che di per sé basterebbero a ingolosire chi cerca una moderna full suspension Plus al passo con i più recenti standard introdotti sul mercato.

 

 

Le sospensioni vedono l’adozione di forcelle Fox Float 34 o RockShox Pike RCT3, entrambi con tecnologia Boost con spaziatura da 110 ad asse passante da 15 mm. Analogo il discorso per quanto concerne gli ammortizzatori. Escursione di 130/120mm rispettivamente all’anteriore e posteriore.

Tre le versioni commercializzate, due in carbonio equipaggiate con trasmissione 1x11 Sram X01 per il top di gamma e Gx1 per la versione intermedia. Chiude l’entry level in alluminio 6061 e trasmissione Sram GX 2x10. Quattro le taglie: Small, Medium, Large e X-Large.

 

Powderkeg

Due è meglio di uno. Cosi recitava un famoso spot televisivo di qualche anno fa ed evidentemente anche in Salsa avranno pensato lo stesso quando hanno deciso di aggiungere in gamma un tandem che racchiudesse la premiata geometria da 29 pollici con il divertimento della guida in coppia. Forte dell’esperienza fatta con uno dei suoi modelli iconici, la El Mariachi, la Powderkeg potrebbe benissimo essere una El Mariachi in versione doppia.

 

Il Powderkeg apre le danze nel settore dei tandem da off-road/bike packing con una capacità di carico semplicemente straordinaria che lo pone come proposta ideale per le coppie amanti dell’avventura. Cambiano le tubazioni che adottano le nuovissime Cobra Kai in luogo dei Kung Fu usati sulla hardtail, il) carro con forcellini Alternator consentono di adottare trasmissione geared, singlespeed (pedalare singlespeed in coppia scommettiamo rappresenti un qualcosa di mistico) oppure mozzo con cambio interno tipo Rohloff.

Praticamente “quasi” infinita la possibilità di installare porta borraccie e portapacchi (o borse da telaio) cosi da trasformare il Powderkeg in una macchina macinachilometri da coppia.

Da antologia la livrea scelta che richiama i colori fluo in voga negli anni ‘80-‘90 con una bella tonalità di Green lime che sfuma in Fluo Yellow. Tre le taglie (rispettivamente per primo e secondo biker): Medium/Small, Large/Small e Large/Medium.

 

Il cambiamento introdotto sulla Horsethief

Degno di essere menzionato anche il cambiamento introdotto sulla Horsethief, la full 29er da 120 mm per trail-biking/all mountain che per il 2016 adotta il carro in comune con la Ponyrustler passando dal 142x12 al nuovo Boost 148x12.

 

 

Quello che sulle prime può apparire come una gemella della Ponyrustler è una scelta ben precisa che mira a definire meglio il prodotto in funzione della scelta che farà il cliente.

Entrambe proposte in versione completa, si può decidere se acquistare da subito la Ponyrustler (e quindi provare il nuovo Plus) oppure mantenersi sul tradizionale formato da 29 pollici e upgradare successivamente con un set ruote Plus.

Troviamo la cosa decisamente azzeccata cosi da permettere al cliente di decidere la bici migliore e lasciare allo stesso la possibilità di aggiungere un set ruote successivamente.

Invariati gli altri modelli come la leggendaria El Mariachi, forte di una geometria stracollaudata che si rivolge a chi cerca in una hardtail versatilità e tradizione ma che all’occorrenza, con i dovuti accorgimenti e accessori, può diventare una infaticabile bici da turismo o bikepacking domenicale.

 

 

Invariata la full Spearfish che subisce solo alcuni ritocchi estetici e nuove colorazioni per il 2016.

 

 

 

Fat bike

Più “misurate” se vogliamo le novità nella gamma fat. Salsa, a onor del vero, ha un ventaglio di proposte nel quale è impossibile non trovare la fat dei desideri.

Una novità su tutte, una rinnovata Mukluk, e tanti aggiornamenti che rendono la gamma sempre estremamente attuale. Tre hardtail e una full bastano a definire la gamma di Salsa tra le più complete dell’intero panorama.

L’ultima in ordine cronologico è proprio la full, la Bucksaw che forte dell’esperienza fatta a suo tempo da una parte con la Spearfish e dall’altra con le fat hardtail, ha reso possibile la “fusione” per una bicicletta che aveva fatto vacillare non solo i “fat biker” ma anche coloro che intravedevano nella Bucksaw una bici a 360°.

La capacità di oltrepassare l’ostacolo, la comodità delle doppie sospensioni, una geometria ulteriormente affinata per utilizzi come l’exploring o il bikepacking ha portato la Bucksaw a candidarsi come “bici totale”.

 

Beargrease

La fat racing di casa Salsa viene confermata in toto sia nella versione Carbon sia in alluminio con rinnovate scelte grafiche. In ambito hardtail anche qui i grafici si sono sbizzarriti, soprattutto sul top di gamma, quella Beargrease Carbon che ha riscritto le regole del gioco come la prima fat in carbonio che strizzasse l’occhio anche al racing.

 

 

Nessun aggiornamento tecnico se non le nuove colorazioni “sfumate” su cui spicca un originale Orange/pink fade a cui si affiancano altre due colorazioni più sobrie.

Proposta in due versioni, una con forcella Bluto e l’altra con forcella rigida in carbonio Bearpaw da 150 mm. Al top di gamma in carbonio si affianca la versione in alluminio che strizza l’occhio a chi vuol dotarsi di una fat con geometria dalla forte vocazione corsaiola ma mira ad un prodotto dai costi più contenuti.

 

 

Blackborow

La “tritatutto” di Salsa è la Blackborow, un modello espressamente progettato per le esplorazioni a lungo raggio o per l’utilizzo in luoghi e fondi  in cui le ruote da 26 per 5” di sezione sono sicuramente la panacea per il biker grazie al galleggiamento che sono in grado di garantire.

 

La Blackborow non è semplicemente una fat con ruote a 5” ma un modello la cui geometria di discosta dalle sorelle Beargrease e Mukluk.

Qui le scelte sono più radicali con un’altezza del movimento centrale incrementata e allo stesso tempo uno standover più ridotto per facilitare la salita in sella e viceversa proprio per le prerogative che indicano la Blackborow come modello ideale per chi è solito usare la fat su fondi particolarmente ostici come sabbia e neve o per chi si cimenta in esplorazioni a lunghissimo raggio dove lo scendere dalla bici diventa frequente.

Il telaio è in alluminio 6066-T6, il carro vanta la spaziatura più ampia della gamma con ben 197 mm. E, grazie ai forcellini Alternator con asse passante, è possibile modificare la lunghezza del carro e quindi l’interasse a secondo che si prediliga avere una fat più maneggevole e corta o più lunga e stabile. Analogamente a ciò è possibile montare ruote Plus nel formato 29+ o in quelli più ridotti.

Venduta in due versioni complete (oppure il solo frameset), le due versioni differiscono per le forcelle e trasmissioni montate.

La Sus Gx1 monta una forcella RockShox Bluto, trasmissione Sram Gx 1x11 con guarnitura RaceFace Turbine da 30d e ruote con mozzi Salsa, cerchi Surly Clow Shoe da 100 mm e coperture Schwalbe Jumbo Jim.

La Gx è in versione full rigid con forcella Bearpaw carbon da 150 mm ad asse passante, trasmissione Sram 2x10 con guarnitura RaceFace Turbine 22-36d, medesime ruote della Sus ma con coperture Surly Low da 4.8”. Ben 5 le taglie proposte, dalla X-Small alla X-Large.

 

Mukluk

Abbiamo lasciato volutamente per ultima la Mukluk. Nonostante fosse un modello già esistente nonché quello presentato per primo da Salsa, la Mukluk subisce una profonda rivisitazione adottando la medesima geometria della sorella Blackborow. Se la Ponyrustler l’avevamo definita il “coltellino svizzero” della gamma Off road, analogamente possiamo dire per la Mukluk nella gamma fat. Il perché sull’adozione della geometria Blackborow è qualcosa che va oltre il semplice ridurre quote geometriche o accorciare tubi.

L’idea nasce dalla volontà di rendere la Mukluk la fat più versatile in gamma esaltando la capacità di esploratrice su fondi impervi ma con la scorrevolezza tipica delle ruote da 4”.

 

Cosi facendo la Mukluk diventa la classica fat con cui uscire alla domenica con gli amici tra single track e sterrati o affrontare il più duro dei viaggi con tanto di portapacchi e borse al seguito senza necessitare delle doti di galleggiamento (e peso in più) delle “ruotone” da 5”.

La vediamo particolarmente indicata per chi cerca una fat bike in grado di fare tutto e bene senza raggiungere le estremizzazioni di schiacciasassi della Blackborow o velocità e geometria racing delle Beargrease.

Superfluo dire che qualora si desiderasse “incrementarne” versatilità e scorrevolezza basta sostituire le ruote con le nuove Plus optando per i due formati da 27.5 e 29 semplicemente modificando la lunghezza del carro grazie ai forcellini Alternator.

Telaio in alluminio 6066-T6, carro più compatto con forcellini Alternator, spaziatura da 170 mm, la Mukluk viene venduta in due versioni complete o solo frameset. Le due versioni complete differiscono per la forcella montata (RockShox Bluto per la Sus Gx1 e Bearpaw Carbon da 150 mm per X7) e trasmissione (monocorona 1x11 per la prima e 2x10 per la seconda, in entrambi i casi Sram).

Le ruote sono montate con mozzi Salsa Fat, cerchi SunRinglè Mulefut da 8 0mm e coperture Surly Nate 26x3.8”. Cinque le taglie previste sul mercato, dalla X-Small alla X-Large.

 

 

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