27 March 2013

Scapin Morgan 27,5"

Un marchio italiano che propone una full d'agonismo competitiva nelle prestazioni e originale nel design

Scapin morgan 27,5"

Scapin torna finalmente ad aggredire il mercato mtb con un'originale full suspended. L'ultima, firmata ancora da Stefano Scapin molti anni fa, era la "otto bulloni", full in acciaio dal design innovativo. Da allora moltissimo è cambiato nel mondo della mountainbike, a partire dai materiali. E moltissimo è cambiato anche all'interno del marchio Scapin che dal 2005 è di proprietà della famiglia Fontana, che possiede anche il marchio Olympia cicli.

Il nuovo pool di tecnici dell’R&D Scapin, però, ha saputo mantenere una certa continuità col passato, soprattutto per quello che concerne uno degli aspetti più tipici del marchio, ovvero la capacità di disegnare e realizzare mtb originali per design e soluzioni tecniche, per molti aspetti alternative. La Morgan è una full d'agonismo con ruote da 27,5", nuovo standard fatto proprio anche da diverse aziende italiane, che in effetti, se non per tipologia, si caratterizza per un design e soluzioni tecnico stilistiche, davvero originali e funzionali. Per la verità il progetto è stato realizzato in partnership tecnica con i "cugini" di Olympia che, negli ultimi anni, soprattutto in termini di geometrie e di "biammortizzate" hanno lavorato maggiormente, e quindi ricevuto più feedback, sui campi di gara. Lo stesso telaio, quindi, anche se con qualche differenza nei particolari e, soprattutto nelle grafiche, è proposto anche dall'Olympia con il nome Bullet.

Il telaio

La struttura è monoscocca, realizzata in fibra di carbonio UD T700 e si caratterizza, oltre che per il design, anche per il peso decisamente contenuto: siamo nell'ordine dei 1.985 grammi per il telaio. Il che consente di allestire con i giusti componenti bici complete con pesi competitivi per l'utilizzo agonistico sia nel Cross country sia nelle granfondo. L'elemento che, comunque, attrae subito l'attenzione sulla Morgan è quello estetico, in modo particolare la forma dell'orizzontale che è curvata e muscolosa nella parte anteriore e si sdoppia in quella più prossima al nodo sella, quasi integrando una parte dell'ammortizzatore posteriore.

La soluzione, originale, e accattivante, ha sicuramente una valenza stilistica, ma anche tecnica. Se da una parte la curvatura dell'orizzontale consente un contenuto valore di standover (ancora più importante perché le ruote oversize comportano inevitabilmente un avantreno più alto), dall'altra la "fenditoia" consente di vedere l'ammortizzatore dall'alto mentre si è in sella e si pedala, facilitando così sia la giusta "lettura" del sag, sia una più semplice valutazione della taratura osservando in tempo reale lo spostamento dell'o-ring sullo stelo dell'ammortizzatore. L'ammortizzatore, tra l'altro, essendo posizionato proprio sotto l'orizzontale, risulta piuttosto facile da gestire nelle sue regolazioni "volanti" anche senza controlli rinviati sul manubrio. Si tratta del Rock Shox Monarch rl con leva esterna per il lock out che nel caso di questo ammortizzatore è totale e non una sorta di "piattaforma stabile" come è invece per il Fox Float che era stato prescelto in un primo momento. Il realtà si è preferito il blocco totale (probabilmente più amato dagli agonisti "nostrani") che tecnologia Ctd che, invece, prevede una frenatura idraulica alle basse velocità gestibile in tre modalità predeterminate specifiche per salita, discesa e pedalata sullo sconnesso. Tra gli altri dettagli, tutti piuttosto eleganti, che caratterizzano questo telaio c'è la bielletta dell'ammortizzatore a forma di S (una sorta di firma Scapin), realizzata in alluminio forgiato e anodizzato, il passaggio cavi interno, lo sterzo conico sull'anteriore e il movimento Press Fit. (continua..).

Componentistica e gamma

Piuttosto ampia la possibilità di personalizzare la Morgan che, in ogni caso, è proposta in diversi allestimenti di gamma piuttosto alta. La versione in prova è la Morgan S3 montata con gruppo Sram X.0, ruote con cerchi Ztr Crest e mozzi Miche 966, forcella Rock Shox Reba rl di 100 mm con lock out rinviato sul manubrio. Il peso rilevato è di 10,7 kg, costa 4.796 euro. La gamma del catalogo prevede, però, ben 6 allestimenti, da quello base con componenti Shimano Xt e impianto frenante Avid a quello al top montato Shimano Xtr. Su tutti i modelli sono possibili inoltre varie opzioni forcella e ruote. Nello specifico si può scegliere, oltre la Reba di 27,5" montata, anche le Fox Float R32 F29 Factory e Float R32 f29 evolution di 80 mm e perno di 15 mm o le Rock Shox, Sid rlt 27” di 100 mm o Recon Silver 29” di 80 mm, entrambe con perno di 9 mm. Mentre per le ruote, volendo risparmiare un po', si può optare anche per le Miche Xm966 con perno anteriore di 9 o 15 mm e perno posteriore di 12 mm, o le Fulcrum Red Metal 650B xrp, con perno anteriore di 15 mm e posteriore di 12 mm.

La prova

La Morgan ha caratteristiche di reattività e leggerezza tali da renderla molto adatta e competitiva per l'uso agonistico. È una full scattante, grazie anche alla possibilità di poter bloccare totalmente sia la sospensione posteriore sia quella anteriore, e anche piuttosto maneggevole grazie ad una geometria relativamente compatta, che consente una postura del busto non particolarmente sdraiata. Di contro, però, non è per niente difficile da guidare nemmeno sui contesti più tecnici o veloci. Il merito di tanta "predisposizione" per i percorsi più impegnativi, fatto salvo il fatto che si tratta di una full suspended, è delle ruote di 27,5" che incrementano sensibilmente scorrevolezza sullo sconnesso e grip in salita, senza peraltro, grazie alla geometria compatta ed azzeccata, "impacciare" in termini di maneggevolezza. Il connubio tra l'escursione di 100 mm, sia anteriore sia posteriore e le ruote oversize donano, quindi, una certa sicurezza e grinta anche sui fondi più sconnessi, in modo più marcato sull'anteriore. Sfruttare totalmente il potenziale (comunque molto alto) della sospensione posteriore è più difficile, per via della notevole progressività del "sistema" carro posteriore/ammortizzatore. Abbiamo girato dapprima con un sag posteriore e anteriore al 20%, in genere adatto per iniziare a tarare sospensioni da Xc. La forcella, in effetti, ha lavorato sin da subito molto bene, permettendo di sfruttare l'intera escursione. La sospensione posteriore si è rivelata molto stabile in salita e nel pedalato, con una consistenza alle "basse velocità" tale da poterla lasciare praticamente sempre aperta senza accusare dondolamenti troppo dispersivi o affondamenti in salita. In discesa, però, anche portandola al limite è veramente difficile sfruttare al massimo l'intera escursione, tanto che i risultati migliori li abbiamo ottenuti con un sag al 30% . (continua..).

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