29 January 2015

I grandi Giri e i grandi campioni

Continua la nostra analisi della stagione. Contador può centrare la doppietta Giro-Tour che manca dal 1998? Parliamo di lui, di Froome, Quintana, Nibali e tutti i pretendenti. Alla Vuelta, poi, gli esami di riparazione

I grandi giri e i grandi campioni

Il Giro d’Italia scatta il 9 maggio da Sanremo. Una corsa meno dura degli anni passati (finalmente) ma che si snoderà spesso su un tracciato nervoso, dove ci vorranno tanto gambe quanti occhi per non cadere in trappola. Con una sola cronometro (lunga e bellissima) ma con tantissime tappe pianeggianti, senza un “tappone” e a chilometraggi ridotti ma con pochi trasferimenti e con il solito spettacolo delle grandi salite a culminare con il Colle delle Finestre.
Un percorso che indubbiamente si addice a un campione che ha già messo nel mirino questo Giro per “scrivere una pagina speciale” del ciclismo di oggi: Alberto Contador ci crede davvero alla possibilità di realizzare quella doppietta Giro-Tour che manca dal 1998. E se sulle strade di Francia dovrà scontrarsi con tutti i grandi campioni, al Giro arriverà da favorito assoluto.

A contendergli la maglia rosa ci saranno Rigoberto Urán e Fabio Aru (il 2° e il 3° dell’anno passato), la coppia AG2R con Domenico Pozzovivo e un Carlos Alberto Betancur che si spera ritrovato e la coppia Sky con Richie Porte e Leopold König. A quanto pare mancheranno le superstar anche tra i velocisti, nonostante le numerose tappe pianeggianti. A battagliare per gli sprint ci saranno sicuramente André Greipel e Elia Viviani (con Alexander Kristoff ancora in forse), ma anche Sacha Modolo, Moreno Hofland e Sonny Colbrelli. Mentre tra i cacciatori di tappe un gradito ritorno sarà quello di Philippe Gilbert, che al Giro mise il suo sigillo vincendo una tappa alla sua ultima partecipazione nel 2009.


Lo scontro dei grandi sulle strade di Francia
Il sogno di Contador proseguirà al Tour de France, dove però dovrà scontrarsi con tutti i grandi fenomeni delle corse a tappe di oggi. Sarà difficilissimo che la maglia gialla di Parigi sia su spalle diverse da quelle del madrileño, di Chris Froome, di Nairo Quintana o del vincitore uscente Vincenzo Nibali.
Uno scontro di altissimo livello che avverrà su un percorso quanto mai anomalo: concentrato quasi esclusivamente al Sud, con ancora una sola cronometro individuale (per di più di soli 14 km), una cronosquadre addirittura al 9° giorno di corsa e due sole tappe sopra i 200 km, ma con pure numerose tappe ideali per le imboscate a partire da una prima settimana difficilissima tra còtes valloni, pavé e vento del Nord.
Dietro ai quattro moschettieri che si giocheranno la maglia gialla, ci sarà comunque - come sempre - il meglio del ciclismo mondiale: le speranze francesi Thibaut Pinot, Warren Barguil e Romain Bardet, i “vecchi” spagnoli Joaquim Rodriguez e Alejandro Valverde, gli ultimi iridati Rui Alberto Faria Da Costa e Michal Kwiatkowski. E poi tanti jolly che animeranno la gara su ogni terreno: Pierre Rolland, Peter Sagan, Wilco Kelderman, Rafal Majka, John Degenkolb, Thomas Voeckler
Altrettanto ricco sarà il parco dei velocisti, dove non mancherà davvero nessuno tra i grandi a sfidare il re Marcel Kittel: con Mark Cavendish, Kristoff, Nacer Bouhanni, Arnaud Demare e Greipel che hanno già confermato la loro presenza.

Gli esami di riparazione alla Vuelta
Dire chi saranno i protagonisti della Vuelta, invece, è pressoché impossibile a inizio stagione. Da qualche anno la Vuelta è diventata una corsa con tanti protagonisti inattesi, che si spostano in Spagna per riscattare le sfortune della stagione: non c’è esempio migliore che la sfida tra Contador e Froome (entrambi ritirati al Tour) dell’anno passato.
Il tracciato della corsa spagnola segue ormai la sua consolidata tradizione: partenza con una cronosquadre nel torrido Sud di fine agosto, e poi una serie sempre crescente di tappe brevissime con arrivo in salita, con infiniti trasferimenti. Quest’anno gli arrivi all’insù saranno 10, tra questi spicca l’incredibile tappa Andorra: che in soli 138 km riuscirà a sommare più di 5.000 metri di dislivello. Ovvio quindi che i protagonisti della gara andranno cercati tra gli uomini di montagna: probabilmente ci saranno Quintana e Betancur, sicuramente Rodriguez e Majka che dovrebbe capitanare la Tinkoff, e poi Fabio Aru che su un percorso del genere dovrebbe dare il meglio di sé. Chi ci sarà quasi sicuramente sarà Adam Hansen: il simpaticissimo australiano punta anche quest’anno a disputare tutti e tre i grandi giri, come nelle cinque stagioni precedenti. Dovesse farcela, arriverebbe all’incredibile record di 14 grandi corse a tappe terminate consecutivamente, un’impresa difficilmente eguagliabile.

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