27 June 2015

Una Hero davvero Mondiale!

L’austriaco Alban Lakata e la norvegese Gunn-Rita Dahle si laureano campioni mondiali marathon, nella sesta edizione della Hero che ha ospitato l’edizione iridata. Fantastica Hero sotto il profilo organizzativo: poche gare al mondo come l'evento ai piedi delle Dolomiti

Una hero davvero mondiale!

E' la più panoramica e coinvolgente, ma anche la più impegnativa tra le gare fuoristrada: è la Südtirol Sellaronda Hero, per tutti semplicemente "la Hero". In pochissime ore tutti i pettorali della gara sono stati venduti. E' subito sold out per chi ha il sogno nel cassetto di parteciparvi: alla fine sono 4.015 gli eroi eletti di questa edizione 2015.

La Hero quest'anno assegna oltretutto il titolo di campione mondiale sulla distanza marathon: gli impavidi eroi che concluderanno l'impresa dovranno sfidare i quattro passi dolomitici del gruppo del Sella, e anche qualcosa in più. I metri di dislivello sono oltre quattromila, due i tracciati: di 60 e 87 chilometri che vengono ogni anno “rinnovati” per rendere questa competizione sempre più internazionale, quest'anno addirittura iridata.

Infatti, la Hero andata in scena oggi, ha assegnato il titolo mondiale Uci Marathon. Le montagne della sfida, quelle da valicare, però sono sempre le stesse. La prima arrampicata è quella mozzafiato del Dantercepies, la discesa successiva "a tutta" verso Corvara, poi su verso il Pralongià e a seguire la sfida si sposta verso le salite erte del Pordoi e del Duron. Il divertimento assoluto per chi segue questa competizione tra le vette dolomitiche, patrimonio dell'Unesco, è garantito. Il traguardo si taglia in mezzo al pubblico e al grande party della Piazza Nives vestita a festa nel cuore di Selva di Val Gardena.

Grazie a un efficiente ed impeccabile lavoro del comitato organizzatore, a un pubblico numeroso ed entusiasta e a un tempo che ha permesso lo svolgimento della gara in ottimali condizioni meteo (prevista pioggia dalle 14, ma fortunatamente le prime gocce sono scese alle 17, per buona pace degli HEROes in coda al gruppo) la marathon anche quest'anno ha richiamato da ogni parte del mondo i migliori biker del circuito Marathon confermando lo spettacolo entusiasmante che ormai tutti, dal 2010, ogni fine giugno si attendono.

Il percorso di 87 km si snoda tra i passi mitici del Sellaronda dove oltre alle impegnative salite, si somma alla difficoltà del gareggiare su un percorso che si sviluppa in alta quota, come ha raccontato in conferenza stampa il plurimedagliato austriaco Alban Lakata, assoluto dominatore della HERO e nuova maglia iridata. Eppure nonostante le salite lunghe, durissime e impegnative la differenza l'hanno fatta certamente le discese dove chi ha avuto gamba ed energia, e non solo fisica, ha saputo mettere tra se e gli altri quei pochi secondi che si sono rivelati fondamentali per la vittoria. Già alla prima discesa infatti Lakata ha fatto la differenza, grazie anche ad una eccellente condizione fisica e mentale che lo hanno portato ampiamente vincente al traguardo.

Per il colombiano Leonardo Paez, reduce da un recente infortunio al dito mignolo della mano sinistra, un terzo posto che vale molto di più, poiché per l’uomo Bianchi la maggior difficoltà è stata scaricare la propria potenza in salita non avendo la presa solida della mano sul manubrio. Viceversa in discesa ha potuto metter a frutto la conoscenza del percorso essendo lui il vincitore delle ultime tre edizioni della Sellaronda Hero.

Ultima gara di una brillantissima carriera per l'elvetico Christoph Sauser che non ha mai lasciato il gruppo dei migliori nella parte centrale della competizione ed è riuscito a fare la differenza grazie alla sua esperienza nel fine gara, lanciandosi alla rincorsa del fuggitivo Lakata in coppia con Paez.

Ordine di arrivo al traguardo: il 36enne Lakata vince. Dopo 87 chilometri ha tagliato il traguardo con un tempo di gara di 4:24.46 ore. Si lascia alle spalle lo svizzero Christoph Sauser che grazie ad un attacco magistrale a tre chilometri dall'arrivo stacca il colombiano Leo Paez che conquista la medaglia di bronzo. Per Lakata si tratta del secondo titolo mondiale, dopo la medaglia d'oro vinta cinque anni fa a St. Wendel. Primo degli italiani Damiano Ferraro, quinto. Samuele Porro ottima settima posizione.

Nella gara femminile, come per quella maschile, i pronostici sono stati confermati con una splendida performance della 42enne Gunn-Rita Dahle che sembra non subire il passare degli anni. Qui i valori in campo e la condizione odierna si sono visti già sulla prima salita verso il Dantercepies dove, al contrario degli uomini, le donne, fatta la selezione e presa posizione l'hanno mantenuta sino al traguardo. La gara femminile è stata vinta proprio da lei, dalla norvegese Gunn-Rita Dahle che si è imposta sul tracciato di 60 km in 3:43.13: per la simpatica Dahle si tratta del sesto titolo iridato sulla distanza lunga. Parziale delusione per il quinto posto della britannica Sally Bigham, vincitrice delle ultime edizioni della Hero e tra le favorite della gara. Prima italiana Daniela Veronesi, pluricampionessa tricolore.

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