26 April 2015

Turchia: a Cavendish il primo sprint

Ad Alanya il velocista della Etixx-Quick Step torna al successo dopo un'astinenza di due mesi. Ha preceduto Ewan di mezza ruota, poi i nostri Ruffoni e Modolo. Il 21enne vicentino Zurlo va in fuga e colleziona maglie: montagna e sprint intermedi. Domani rotta verso Antalya.

Turchia: a cavendish il primo sprint

Bentornato Mark Cavendish, occhio però allo specchietto retrovisore, perché gli avversari son più vicini di quanto possano sembrare. Dopo un inizio di stagione con poche corse all’attivo e ancor meno risultati degni del suo lignaggio lo sprinter che viene dall’isola di Man torna al successo a due mesi dalla Kuurne-Bruxelles-Kuurne. Lo fa nella tappa d’esordio del Giro di Turchia, 145 chilometri senza particolari difficoltà disseminate nei dintorni di Alanya. Sarà pur vero che nello sport c’è una sostanziale differenza tra chi vince e chi la gloria la sfiora appena, ma è parso chiaro che alle spalle di Cannonball pressano ora come mai i velocisti di nuova generazione, con Caleb Ewan e Nicola Ruffoni finiti nell’ordine alle sue spalle e un ritrovato Sacha Modolo appena giù del podio.
Poi il seigiornista Bos, lo slovacco Kolar, Daniele Ratto, un deluso Greipel, l’aussie Jones e Jakub Mareczko a chiudere una top ten che trova quattro corridori di casa nostra. Con i tempi che corrono è meglio di niente...
 


La giornata da ricordare del quasi 'deb' Federico Zurlo

Anche perché sulla costa di Alanya sfreccia come un treno il 21enne Federico Zurlo, vicentino di Tezze sul Brenta, al soldo dell’americana UnitedHealthcare. Fugge con altri quattro colleghi (Tonelli della Bardiani, oltre a Mario Costa della Lampre, fratellino dell’iridato Rui, lo spagnolo Mas Bonet e l’australiano Phelan) poco dopo il via e non fa sconti negli sprint che valgono la maglia rossa di miglior scalatore e nel traguardo volante dedicato alle bellezze di Turchia. Ci sarebbe a onor del vero anche il traguardo per la classifica a punti, che Zurlo timbra puntualmente, ma il successo finale di Cavendish gli impedisce di collezionare un clamoroso tris di maglie. “Volevo mettermi in mostra e credo di essere riuscito a ritagliarmi uno spazio importante in questa prima tappa” riflette Zurlo, con un pizzico d’orgoglio, dopo essere stato il quarto italiano all’arrivo alla Roubaix (59° assoluto) e 15° alla Freccia Vallone. “In fondo dopo l’esperienza alla Zalf sono al mio primo anno tra i professionisti. Agli sprint intermedi non esistevano accordi tra noi fuggitivi: c’erano maglie da leader in ballo e fare discorsi di convenienza era impossibile. Poi ho capito che era inutile spingere per provare a precedere il gruppo all’arrivo. Dopo l'inversione di metà percorso, in quei chilometri con il vento in faccia ho capito che era meglio tenersi le forze per le tappe dei prossimi giorni. In cui conto di provarci ancora, anche se per essere stata la mia prima importante fuga sono già parecchio soddisfatto”.


Cav e le frizioni con Greipel


I cinque sono riacciuffati in coincidenza dell’ultimo dei tre passaggi in città (uno al via, due nel finale), venti chilometri utili alle squadre ad apparecchiare per la volata finale. Con tutto il rispetto per la media finale (quasi 44 all’ora) ne è uscita una frazione sonnacchiosa conclusa da uno sprint regolare, ordinato, persino troppo, non fosse per il leggero spostamento di Cav che causa la chiusura del varco a Greipel e Modolo. “La squadra ha fatto un grande lavoro – ha detto il velocista della Etixx-Quick Step copiaincollando uno dei suoi mantra preferiti – e ci tenevo a tornare alla vittoria per ripagare il sacrificio dei miei compagni. Onore ad un talento in crescita come Ewan. Greipel? Non siamo ragazzini, in uno sprint c’è sempre parecchia adrenalina e qualcuno finisce per essere scontento”. Lui non lo è affatto e ci riproverà domani, tenuto conto che seguendo la strada costiera che da Alanya conduce ad Antalya sarà davvero difficile inventarsi qualcosa che non abbia il suo epilogo in un’altro giro di lotteria per le ruote veloci.           

 

 

Classifica prima tappa, alanya-alanya (145 km) :

 

1) Cavendish (Gbr-Etixx-Quick Step), 145 km in 3h 17'58"

2) Ewan (Aus-Orica GreenEdge) s.t.

3) Ruffoni (Ita-Bardiani Csf) s.t.

4) Modolo (Ita-Lampre Merida) s.t

5) Bos (Ned-Mtn-Qhubeka) s.t.

6) Kolar (Svk-Tinkoff-Saxo) s.t.

7) Ratto (Ita-Unitedhealthcare) s.t.

8) Greipel (Ger-Lotto Soudal) s.t.

9) Jones (Aus-Drapac Professional Cycling) s.t.

10) Mareczko (Ita-Southeast) s.t.

 

 

Classifica generale

 

1) Cavendish (Gbr-Etixx-Quick Step), 145 km in 3h 17'58"

2) Ewan (Aus-Orica GreenEdge) s.t.

3) Ruffoni (Ita-Bardiani Csf) s.t.

4) Modolo (Ita-Lampre Merida) s.t

5) Bos (Ned-Mtn-Qhubeka) s.t.

6) Kolar (Svk-Tinkoff-Saxo) s.t.

7) Ratto (Ita-Unitedhealthcare) s.t.

8) Greipel (Ger-Lotto Soudal) s.t.

9) Jones (Aus-Drapac Professional Cycling) s.t.

10) Mareczko (Ita-Southeast) s.t.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le ultime News
Il Turismo
Tutto Salute