di Jacopo Altobelli
10 January 2022

5 idee per darsi nuovi obiettivi nel 2022

Se i propositi ci sono, ma mancate di idee per dare forma ai vostri sogni, ecco qualche spunto: dalle sfide personali per riprendere la gamba, ad eventi imperdibili che potrebbero essere la giusta motivazione. Ripercorrete con noi alcune delle storie più interessanti di Ciclismo.it e scegliete il vostro nuovo obiettivo per il 2022.

Un momento dell'Eroica in piazza del Campo a Siena (foto Paolo Penni Martelli)

Dalla teoria alla pratica. Dopo aver scelto i buoni propositi per l'anno nuovo, bisogna fare in modo che non rimangano solo sulla carta: bisogna concretizzarli. Ma per farlo c'è anche bisogno di idee. Vi abbiamo già fornito 5 consigli per iniziare al massimo il nuovo anno in bicicletta. Ora vi diamo qualche spunto pratico ripercorrendo alcuni degli articoli più gustosi pubblicati nel corso dell'anno appena concluso. Sono idee dalle quali si può partire per costruirsi degli obiettivi specifici per sé stessi, strutturati in base alle proprie ambizioni, al tempo a disposizione ma soprattutto al proprio livello di partenza.

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foto di Alessandro Ioli

Se siete già un po' allenati e in cerca di sfide toste che vi diano la scossa, potreste organizzare una challenge come ha fatto il nostro Alessandro Ioli a Parigi. Nonostante il lavoro che gli occupava gran parte della giornata, ha deciso di percorrere 100 km al giorno per 7 giorni consecutivi. Un progetto che quando l'ha detto ai colleghi l'hanno preso per pazzo. L'obiettivo non era di poco conto e gli è costato tanta fatica e sacrificio, ma poi l'ha ricompensato con una grande soddisfazione e con un'ottima preparazione per i suoi sogni ultra. Infatti Ioli è una guida di moutain bike che si sta misurando con uscite sempre più lunghe e difficili. Ma ci si può dare anche obiettivi più piccoli e fattibili, come 5-10 km al giorno per 7 giorni. Oppure un giro breve e uno lungo ogni settimana. O ancora iniziare con una semplice uscita settimanale e aumentare gradualmente i chilometri. L'importante infatti è individuare una sfida fattibile per le proprie capacità e fare di tutto per raggiungere l'obiettivo. Per chi vuole ritornare in sella alla bicicletta dopo lungo tempo, il consiglio più importante è quello della gradualità: iniziare con poco e aumentare piano piano il chilometraggio. “La parte più difficile – ci ha spiegato Ioli nel report della sua esperienza – è stata la fatica mentale: svegliarsi tutti i giorni alle 6 per fare 60 km in solitaria prima dell'ufficio è stato stancante, ma alla fine della settimana ho scoperto di poterli fare e poter spingere i miei limiti più in là”.

Foto di Katka Stodulkova durante un giro sulla Riviera dei Fiori

Se avete voglia di cose più soft e magari il freddo dell'inverno vi ha stancato, perché non concedervi un viaggio al caldo su un isola come Lanzarote? Anche in viaggi che hanno come obiettivo principale il relax al mare è possibile ritagliarsi delle indimenticabili esperienze in bicicletta, come ci aveva raccontato Valeria Fermi nel suo report del tour in bici sull'isola La Graciosa, una piccola isola selvaggia piena di strade sterrate e sabbiose che si può attraversare tutta in un'ora di pedalata. Un'esperienza imprevista che si è rivelata uno dei momenti più belli del viaggio e ci ricorda che ritagliarsi un momento di ciclismo anche all'interno di viaggi o gite turistiche può regalare davvero delle esperienze indimenticabili. Se le Canarie sono un'ottima destinazione per concedersi una parentesi di estate durante l'inverno, in Italia non mancano le destinazioni marittime che offrono slancio a piacevoli giornate di bici. Ce lo ha insegnato anche la nostra contributor ligure Katka Stodulkova, che non perde mai l'occasione per scoprire nuovi scorci della sua amata Riviera. Lei che la costa l'ha percorsa tutta da Barcellona a Genova, ultimamente si era concentrata sui 100 km che da Imperia portano a Mentone, cercando tutti i tratti di ciclabile della rinomata Riviera dei Fiori. Se invece siete amanti del Meridione, ecco un percorso nuovo e fuori dagli schemi. Si è abituati a pensare alla Calabria, con i suoi due mari, come a una destinazione unica per il turismo balneare. Ma lungo la dorsale è stato creato un percorso straordinario, vincitore dell'Oscar del Cicloturismo 2021: la Ciclovia dei Parchi della Calabria. Lungo 545 km taglia da nord a sud la regione, unendo per 4 parchi regionali. Un'occasione unica per praticare il turismo sostenibile e magari unire alla classica vacanza al mare, una bella pedalata di uno o più giorni lungo questo tracciato. E se volete una prova della sua bellezza, è stato anche realizzato un video spettacolare. La Calabria stupisce anche per una gare insospettabile a quelle latitudini: il raid invernale più a sud d'Europa, un'autentica avventura da vivere pedalando nella neve.

Uno dei boschi attraversati nell'Aspromonte (foto Paolo Ciaberta)

L'Artica è la ciclostorica del Nord Italia

Il bikepacking in Toscana è un'esperienza accessibile a tutti (foto di Lorenzo Scarpellini)

Per chi vuole viaggiare nel tempo, e ama il freddo, l'evento da non perdere è la ciclostorica del nord Italia, l'Artica, che si tiene in provincia di Vicenza durante i giorni della merla, tra paesaggio mozzafiato, cucina tipica e prelibata, e promette di essere una autentica “esperienza multisensoriale”. Restando in ambito ciclostorico, una delle gare più iconiche e speciali in Italia è sicuramente l'Eroica, un evento che riporta all'essenza del ciclismo: in realtà non è nemmeno una gara, ma un'esperienza di viaggio nel tempo e nello spazio, un grande momento di convivialità in sella a bici d'epoca per rivivere il sapore di una volta. Chi non riesce a partecipare può però sempre ritagliarsi un momento diverso per godere di quei panorami e di quelle famigerate strade bianche, così dolci e polverose, che rendono unica la provincia di Siena. Non tutti sanno, infatti, che l'Eroica ha un percorso permanente, perfettamente segnalato, che gli appassionati possono percorrere tutto l'anno: certamente senza il piacere della condivisione in un grande evento culturale collettivo, ma con il gusto di potersi fermare con calma a gustare i piaceri della tavola e del vino. Per noi l'ha provato in moutain bike Lorenzo Scarpellini, raccontandolo con il suo consueto stile fotografico, nel reportage “L'Eroica, il fascino di una terra da vivere tutto l'anno”: “L'itinerario è emozionante. - scrive Scarpellini - In poco più di duecento chilometri si ha la possibilità di toccare con mano – anzi con le ruote – tutte le bellezze e le eccellenze eno-gastronomiche che hanno reso questa parte della Toscana un punto fermo dei turisti internazionali in cerca dell'”Italian Way of Life”. Questo potrebbe essere un ottimo inizio per mettersi alla prova con il bikepacking, dato che le pendenze non sono troppo ripide e le strade sono molto facili. Inoltre a livello ricettivo la Toscana offre una quantità enorme di soluzioni per tutte le tasche.

Ci sono ormai un sacco di eventi Jeroboam, ma tutto è nato in Franciacorta (Nicola Damonte)

Pier Bergonti durante la Milano Gravel

Il gravel, con le sue bici e con la sua filosofia ormai si è imposto come il terzo grande filone del ciclismo e stanno spuntando sempre più corse dedicate a questo genere di biciclette, ce ne sono tantissime, ovunque. A partire dalle grandi città, come Milano, che a prima vista non sembrerebbe celare molti sterrati gustosi, e invece, come ci ha raccontato Pier Bergonti, è in grado di rivelare strade perfette per gli amanti di polvere e ghiaia. Tornando alla gara classica di cui abbiamo parlato prima, l'Eroica, e alla regione più celebre per le sue strade bianche, un appuntamento gravel di prim'ordine è ormai il format Nova Eroica, che permette a tutti, in particolare ai gravellisti moderni, di confronatarsi su percorsi di grande fascino, non solo in Toscana. Uno degli ultimi eventi più recenti è infatti la Nova Eroica Prosecco Hills, che ha come protagoniste le colline della provincia di Treviso, riconosciute dall'Unesco come Patrimonio dell'Umanità. L'appuntamento è a fine aprile con tre percorsi di differente lunghezza e impegno. E ovviamente tanto vino... Ma se qualcuno non amasse il Prosecco, può spostarsi di qualche chilometro più a ovest, in un altro territorio vinicolo d'eccezione: la Franciacorta. Questo è il teatro di una delle Jeroboam, un evento pensato per gli amanti del gravel più duro, anche qui con la possibilità di scegliere diverse distanze, che in questo caso prendono i nomi dai formati delle bottiglie di vino: dalla famigerata jeroboam di 300 km fino alla demi di 37,5 km.

Valentina e Vincenzo "innamorati, poveri e folli" nel loro primo viaggio in bici 

Laurine e Tiziano arrivati a destinazione per sposarsi dopo quasi mille 500 km (foto Amanda Thomsen)

Il titolo sembra rievocare una nota pubblicità di qualche tempo fa, che diceva: “Non importa che tu sia leone o gazzella, comincia a correre”. Ecco, il principio è lo stesso. Bisogna iniziare a pedalare, senza troppi fronzoli o ansie da prestazione. A volte si rimanda sempre dicendosi “quando avrò una bici migliore”, “quando mi comprerò l'attrezzatura giusta”, “quando sarò più in forma”eccetera. Ma così si rischia di rimandare all'infinito. Bisogna anche lanciarsi con coraggio e avventurarsi: con prudenza certo, e non senza un minimo di studio preparatorio, ma anche senza troppa paura di fallire. Perché fallire aiuta a migliorarsi e ad imparare. Ce ne ha dato un grande esempio una giovanissima coppia di studenti pugliesi, che ha deciso di buttarsi nel cicloturismo con due bici da 50 euro rimediate qui o là. Il racconto del loro giro da “Bari a Matera” è non solo un grande spunto per tutti, ma anche una bellissima storia a coronamento di un amore appena sbocciato. A proposito di amore, non possiamo non ricordare anche l'avventura di due fidanzatini italo-francesi, che hanno colto l'occasione del matrimonio per concedersi un viaggi in bicicletta: l'avevamo raccontato nell'articolo “Da Berlino a Copenaghen per... convolare a nozze”. Un viaggio di quasi 500 km per dirsi di sì e per dire di sì alla bicicletta. Un altro bell'esempio di come, senza tante scuse, ogni occasione diventi davvero un'opportunità per rompere gli schemi e ritagliarsi il tempo di andare in bicicletta, un attività che - ne siamo certi - non tarderà a ricambiare il tempo dedicatole con benessere fisico e mentale. Quale migliore proposito per l'anno nuovo?

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