Alessandro De Marchi. Chi è la nuova maglia rosa che ha commosso l'Italia

Commosso sul podio con il braccialetto per Regeni al polso e una storia di grande ciclismo da raccontare. Dopo la coinvolgente maglia rosa del Giro d'Italia 2021 del “missile” Filippo Ganna è arrivata quella di uno strepitoso Alessandro De Marchi. Il corridore friulano della Israel Start-Up Nation ha tagliato il traguardo della quarta tappa di Sestola in seconda posizione conquistando la vetta della classifica della corsa rosa. De Marchi compià' 35 anni il prossimo 19 maggio e si è regalato la conquista più prestigiosa in maturità. "Un premio per i mille sforzi fatti durante questi 11 anni di carriera - racconta con la voce rotta dall'emozione ai microfoni di Rai Sport - Mi sento un po' fuori posto, forse sono stato a lungo abituato a tentare senza raccogliere il massimo. Fino a stasera, quando sarò da solo nel mio letto, sarò un po' frastornato e magari piangerò e poi mi godrò questa maglia".

Le parole di un ciclista d'altri tempi capace di commuovere e di regalare emozioni agli appassionati in un mondo dove troppe volte il professionismo sembra lasciare poco spazio alle emozioni e alle sorprese.

La sua sorpresa è partita da lontano, da quella fuga partita dopo una cinquantina di km sui 187 della durissima frazione odierna. A vincere è stato Joe Dombrowski, statunitense della UAE Team Emirates che ha chiuso in solitaria, vincendo la tappa e strappa la maglia azzurra a Vincenzo Albanese.

Alessandro De Marchi, indossa un braccialetto per Giulio Regeni, lo studente di Cambridge, friulano come lui, rapito e morto nel 2016 in Egitto. “Sono un po' stupito della reazione che si può avere per questo braccialetto- ha commentato - non ci vedo niente di politico o partitico. Si tratta di due genitori che vogliono la verità. Io prima che un ciclista - ha detto al Processo alla Tappa su Raisport - sono genitore, sono un marito. E non vorrei mai trovarmi in una situazione del genere. Non mi costa niente mettere questo braccialetto”.

Mercoledì, per la quinta tappa da Modena a Cattolica (177 km), si tornerà nel terreno dei velocisti: una frazione totalmente piatta da correre quasi interamente sulla statale n.9 via Emilia.