di Alfredo Colella - 27 March 2015

Trek: Domane all’assalto del pavé

Analizziamo la specialissima in dotazione a Cancellara e compagni partendo dal tubo sterzo leggermente più alto. Il comfort di Domane sui percorsi sconnessi è garantito dalla tecnologia IsoSpeed

Trek: domane all’assalto del pavé

Dopo la vittoria con Giacomo Nizzolo nel Gp Nobili, frutto di un ottimo lavoro di squadra, Trek si avvicina agli appuntamenti del Nord: Cancellara e compagni potranno contare su un modello studiato per rendere al meglio su questi percorsi. Trek Domane, che in questi anni ha già conquistato la vittoria nel Giro delle Fiandre e nella Parigi-Roubaix. Scelta anche da altri corridori Trek di spicco (tra cui Devolder, Alafaci e Popovych).

Il tubo sterzo è leggermente più alto

Una geometria studiata per conquistare il pavé nelle classiche, per resistere a condizioni meteo avverse, restando sempre scorrevole ma soprattutto precisa. Gare dove, più che la velocità, conta soprattutto la stabilità di guida, vero spartiacque tra fallimento e vittoria.

Il tubo sterzo è leggermente più alto, per mantenere la posizione tipica delle gare endurance e distribuire il peso in modo bilanciato (peso che deve essere spostato più spesso che nelle gare veloci o in piano). I tubi nella parte inferiore sono massicci e resistenti, poiché a essi è deputato il trasferimento della forza impressa sul movimento centrale, mentre nella parte superiore le forme stilizzate e slanciate garantiscono esplosività e maneggevolezza.

La tecnologia isospeed

Il comfort di Domane sui percorsi sconnessi è garantito dalla tecnologia IsoSpeed: sul telaio, all’inserzione tra tubo verticale e tubo orizzontale, si trova uno speciale dispositivo di disaccoppiamento che consente al tubo sella stesso di ruotare indipendentemente dalla giunzione tra tubo orizzontale e foderi alti (praticamente il tubo sella è isolato dal resto del telaio).

L’adattamento alle sconnessioni che ne consegue non va a scapito dell’efficienza di pedalata, sempre ottimale. La tecnologia IsoSpeed trova il suo completamento nella speciale forcella adatta ad assorbire le vibrazioni, in cui il design del forcellini permette allo stelo di ammortizzare meglio le asperità stradali, evitando di trasferirle al ciclista.

Gli incrementi della rigidità laterale

Allo stesso tempo, gli incrementi della rigidità laterale e dell’offset (distanza del centro ruota dall’asse di rotazione della forcella) di circa il 20% rispetto ai modelli road, consente manovrabilità allo sterzo. Per ottenere contemporaneamente i due effetti (ammortizzazione e guidabilità), il canotto dello sterzo risulta asimmetrico: largo da un lato all’altro (per la rigidità), più stretto dalla parte anteriore a quella posteriore (per il comfort).

Tutti i cavi passano internamente, anche quelli dell’eventuale cambio elettronico, secondo uno schema che facilita manutenzione e scorrevolezza. Persino il sensore computerizzato di velocità, cadenza e distanza può essere integrato nel fodero basso, evitando fascette stringi cavo esterne. Il reggi catena è integrato direttamente nel telaio della bici, per assicurare una cambiata fluida anche su strade accidentate o sotto carichi pesanti. Disponibile con freni tradizionali o a disco e personalizzabile tramite l’innovativo servizio Project One del sito www.trekbikes.com (che vi permette la scelta di ruote, accessori e guarniture).

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