di Andrea Vivian - 14 November 2015

I meccanismi anticipatori del ciclista

Vi parliamo dei continui (e spesso impercettibili) aggiustamenti che facciamo mentre pedaliamo. Segnatevi queste parole: bagaglio motorio, capacità coordinativa e meccanismi anticipatori

I meccanismi anticipatori del ciclista

Come anticipato, segnatevi queste tre parole: bagaglio motorio, capacità coordinativa, meccanismi anticipatori. L'equilibrio è la qualità coordinativa che viene chiamata in causa nel contesto ciclistico. Questa importante componente influenza il sistema complesso e articolato che permette al ciclista di mantenere una certa posizione di stabilità nello spazio e di svolgere tutti i gesti richiesti, sia nelle fasi allenanti sia nel corso delle competizioni.

Durante lo svolgimento del proprio gesto tecnico ogni ciclista deve ricercare costantemente una posizione stabile per mantenere il sistema corpo/mezzo di locomozione in equilibrio attraverso una serie di continui e spesso impercettibili aggiustamenti e correzioni. Il corpo dell'atleta e la bicicletta sono soggetti a continue oscillazioni trovandosi prevalentemente in una condizione di equilibrio instabile.

 

La stabilità

Questa instabilità richiede al ciclista una continua capacità di auto adattarsi alle varie situazioni che si presentano ricercando costantemente la stabilità. Per far fronte a questi incessanti disturbi, l'organismo umano ha a disposizione un gran numero di recettori che informano il soggetto sullo stato nel quale si trova e sulle capacità di adattarsi all’ambiente circostante in ogni momento.

 

I meccanismi anticipatori

Per svolgere tutto ciò, il più delle volte in maniera inconsapevole, vengono chiamati in causa due importanti meccanismi. Sono i meccanismi anticipatori: questi sistemi si basano sulla previsione di quanto potrà accadere durante lo svolgimento dei movimenti. Essi, attraverso risposte pre-programmate, assicurano stabilità prima ancora che il movimento debba essere compiuto. Prima che il ciclista svolga la propria azione, questi meccanismi vanno a confrontare gli schemi motori già memorizzati nel passato e attingono da essi quelli che potrebbero servire nel momento contingente.

 

Se si inizia da piccoli?

Maggiore sarà il bagaglio motorio del corridore, acquisito in età giovanile e con esercitazioni specifiche, più semplice sarà anticipare e fornire stabilità in modo fluido e naturale al sistema prima che l’azione avvenga; meccanismi compensatori: sono aggiustamenti posturali automatici che hanno luogo a seguito di oscillazioni del corpo (per esempio quando viene perso l’equilibrio).

 

Recettori sensoriali (esterocettori e propriocettori)

Durante una corsa o un allenamento, molti recettori trasmettono ripetutamente le informazioni raccolte dall’esterno sul movimento che l'atleta sta o che dovrà svolgere. I sistemi che hanno il compito di leggere le informazioni in entrata (afferenti), trasmesse dall'ambiente esterno, sono molteplici e forniscono al ciclista una completa visione di quanto sta accadendo attorno a lui.

Fine prima parte.

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