di Filippo Cauz - 05 July 2015

In Tour: André Greipel eroe nel vento

Il Tour de France corre lungo il Mare del Nord e ci regala una giornata di spettacolo e di protagonisti più o meno attesi. Scegliamo tre dei protagonisti di tappa, come ogni giorno, per raccontare con loro la storia della corsa..

In tour: andré greipel eroe nel vento

Il Tour de France si spinge fino oltre i margini del Mare del Nord, tra le isole e lunghe dighe della Zeelandia, regione olandese spazzata ogni giorno dal vento, e come spesso capita quando il grande ciclismo approda da queste parti, lo spettacolo è assicurato. Una giornata di pioggia e vento che ha riportato Fabian Cancellara in maglia gialla e ha fatto registrare più distacchi di una tappa di mezza montagna, con un gruppo di 25 corridori in testa, e tanti "big" attardati.

In salita
La Etixx - Quick Step ha lavorato al vento tutto il giorno, sgretolando la corsa come solo una squadra dall'animo fiammingo è capace di fare, grazie al lavorone di Tony Martin, KWIA e STYBAR, eppure ancora una volta è arrivato qualcuno a beffarla. Ci avranno pur messo del loro Mark Renshaw e Mark Cavendish per perdere uno sprint impostato malissimo, ma ad approfittarne è spuntato un André Greipel più sontuoso che mai. Il tedesco vince (almeno) una tappa al Tour per il quinto anno di fila, e questa volta lo fa con una corsa tatticamente perfetta e mostrando una gamba che fa ben sperare fino a Parigi. Mica male per uno che veniva collocato ormai ai margini dello sprint mondiale, e invece è il primo a bissare una tappa al Giro e al Tour in questa stagione. Con forti probabilità di restare l'unico.

In discesa
Un anno fa, in uno slalom tra cadute e forature, a Vincenzo Nibali era andato tutto per il verso giusto, talmente giusto da concludere il Tour sul gradino più alto del podio. Quest'anno già alla seconda tappa invece qualcosa si incrina: niente di irreparabile, per carità, visto che tra i ritardatari è in "buona compagnia", però questo minuto e mezzo lasciato nel vento rischia di pesare da subito nell'economia del suo Tour. E pesa soprattutto l'apparante disorganizzazione di un'Astana che, in una giornata così pericolosa, non riesce mai a compattarsi intorno al suo capitano. Nibali è comunque un corridore che alla sorte, buona o cattiva che sia, ama dare del tu: ce lo dimostra una carriera fatta di clamorose sconfitte e di tenaci vittorie, non c'è dubbio che già da domani, in compagnia di gente come Quintana, Pinot, Hesjedal, Bardet, Rolland, Valverde e Rodriguez, saprà rimettersi al lavoro per far cambiare giro alla ruota del destino.

In Tour
11 minuti dopo André Greipel, su questo strano traguardo piazzato nel mezzo del Mare del Nord, in questa strana giornata di pioggia e vento che si apre al sole per l'arrivo del Tour, transitano gli ultimi 7 corridori di giornata. L'ultimo è sporco e acciaccato, si chiama Adam Hansen e questa è la sua dodicesima grande corsa a tappe consecutiva: da oltre 3 anni insomma, il passistone australiano, un tipo strano come questa giornata, si presenta al via del Giro, del Tour e della Vuelta, e puntualmente li porta al termine. Oggi ci si è messo di mezzo l'umido asfalto di una rotonda sul mare nel tentativo di ostacolare il suo progetto: Hansen è scivolato e ha picchiato forte per terra. Si è rialzato con una smorfia, tenendosi una spalla che speriamo sia solo acciaccata e gli consenta di ripartire domani, ed è risalito in sella. Stringendo i denti, come fa da oltre tre anni, da sempre.

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