09 September 2015

Eurobike: le novità con la “scossa”

Senza dubbio le bici a pedalata assistita sono destinate a conquistare quote di mercato sempre più consistenti. Passiamo in rassegna le novità del salone tedesco evidenziandone i punti di forza

Eurobike: le novità con la “scossa”

Se Eurobike anticipa le tendenze per i prossimi anni, le bici a pedalata assistita sono destinate a conquistare quote di mercato sempre più consistenti. Una previsione che sembra confermata pure dai dati del mercato europeo, cresciuto del 2,3% nel 2014, anno nel quale le e-bike hanno compiuto un balzo di oltre 25 punti percentuali. A essere convinti del massiccio avvento della “scossa” tra i pedali sono molti responsabili delle aziende produttrici di cicli, primo tra tutti Marc Faude. Il responsabile di Derby Cycle, società che controlla marchi come Focus, Kalhkoff e Raleigh, ha dichiarato senza esitazione: “Fra dieci anni non ci saranno più mountain bike commerciali senza motore elettrico”. Previsione azzardata che ha assunto una parvenza di realtà sulle sponde del Lago di Costanza, sempre più popolate da e-mtb.

Un settore divenuto pure campo di sfida dell'evoluzione tecnologica con la proposta di telai innovativi in carbonio e titanio, cambi più efficienti e kit elettrici più sofisticati, come i nuovi Panasonic con motore centrale e sistema di ingranaggi interni che “simula” una doppia guarnitura.

Le muontain bike al carbonio

La regina di Friedrichshafen è stata la Specialized FSR Turbo Levo, premiata con il Gold Award.

Ma a stupire sono state molte contendenti, come l'Haibike presentatasi alla rassegna tedesca con una gamma rinnovata comprendente le Xduro di terza generazione con la nuova unità Bosch Performance Cx con coppia di 75 Nm e le Sduro con sistema Yamaha.

Una proposta di oltre 30 modelli del quale citiamo la Sduro HardFour RX e la Xduro FullSeven Carbon Ultimate.

La prima è un'e-bike da 24” pensata per i ragazzi ma con una dotazione in grado di soddisfare i più esigenti amanti dell'off-raod adulti, come i freni a disco idraulici o il cambio Shimano a 9 velocità. La seconda è modello full suspension (120 mm davanti, 190 dietro) con telaio in carbonio di appena 2,79 kg capace di contenere la massa totale a 17,2 kg. Eccelsa la dotazione con freni idraulici Magura, trasmissione Shimano XTR Di2 e display Nyon dotato di Gps e fitness trainer che fanno lievitare il prezzo fino alla soglia dei 15.000 euro.

Al carbonio è pure la Tororider TR C 200, mtb con doppia ammortizzazione di 18,9 kg con un inedito motore centrale della Fendt, costruttore di trattori approdato nel ciclo con un'unità da 250 W e 84 Nm abbinato a una doppia corona anteriore e a batterie da 418 Wh capaci di autonomie fino a 140 km.

Domina il sistema Bosch

Malgrado l'avvento di molte agguerrite contendenti, il sistema Bosch continua a essere il più diffuso tra le mtb, in particolare nella nuova configurazione Performance CX abbinata a batterie da 400 o 500 Wh. Ad affidarsi al kit del colosso tedesco sono diversi produttori, come la Ktm arrivata in Germania con diverse novità tra le quali spicca la Macina Kapoho con ruote da 27,5+, ossia con copertoni larghi 3”, nuova misura di tendenza sulle offroad dopo l'era delle 29”. A renderla desiderabile il telaio in alluminio con sospensioni da 125 mm davanti e 130 mm dietro e la possibilità di scegliere tra i cambi Shimano o Sram.

La Cube utilizza l'unit Bosch per la nuova top di gamma, la Stereo Hybrid 160 HPA disponibile in tre configurazioni con la Action Team equipaggiata con cerchi da 27,5”, trasmissione Sram a 11 marce, freni Magura, forcella da 160 mm e ammortizzatore posteriore. Aggiornamento al sistema Cx anche per il trio full suspension di Ghost, le Teru 5, 7 e 9. Si tratta di mtb con pesi di poco superiori ai 20 kg, ruote da 29”, cambio Shimano XT a 11 velocità (Deore SL a 10 marce per la 5) e ammortizzazione di 130 e 120 mm.

Concludiamo con la Lapierre, a Eurobike con sette nuovi modelli con al vertice la Overvolt FS 900 con cerchi da 27,5”, cambio Sram XX1 a 11 rapporti e doppia ammortizzazione OST+ con lunga escursione.

I modelli con kit “alternativi”

Se i modelli motorizzati Bosch sono la maggioranza, i produttori di kit rivali stanno seducendo sempre più produttori. La Bulls è stata tra le prima ad affidarsi a Brose e prosegue nella scelta con la E-Stream Evo esposta a Eurobike. Si tratta di una “front” (ma è prevista pure la “full”) con motore da 90 Nm e batterie da 650 Wh perfettamente integrate nel telaio, fattore che consente pure l'applicazione del porta borraccia sul tubo obliquo.

Oltre alle “taglie” da 27,5 e 29” previste, tra le attrattive citiamo la doppia guarnitura che porta a 22 le marce disponibili e il display fissato sul manubrio in posizione laterale per lasciare lo spazio centrale a smartphone o navigatore, ricaricabili con un connettore sul display. Altro marchio che storicamente ha optato per il kit Brose è la Rotwild che ha presentato la R.X+ FS Evo con ruote da 27,5+, sospensione posteriore da 145 mm e batterie integrate nel telaio in alluminio da 518 Wh.

Altra rivale accreditata di Bosch è Continental con il Conti eBike System scelto, tra gli altri, dalla Rose Bike per elettrizzare la Elec Tec, prototipo di “front” da 120 mm e cerchi da 27,5”. Come i due modelli precedenti, le componenti sono “nascoste” nel telaio e assicurano prestazioni interessanti grazie ai 90 Nm di coppia, ai 612 Wh di capacità delle batterie e al peso del kit limitato a 3,4 kg. Più diffuso è il sistema Yamaha, inserito da molti produttori in listino come alternativa al Bosch.

Tra i tanti modelli con unità giapponese citiamo la Giant con la Dirt-E+ 1 Ltd, seppure il motore sia firmato Giant SyncDrive Performance poiché ottimizzato per i cicli del marchio taiwanese e accoppiato ad accumulatori da 500 Wh. Si tratta di una “front” con forcella ad aria con comando remoto da 100 mm, cerchi da 27,5”, freni a disco idraulici e cambio a 20 rapporti Shimano Deore XT.

Meritano una menzione la Lombardo con la fat E-Ivrea e la versione 27,5”+ della Sestriere oltre a due marchi come Wheeler e Benelli.

L'azienda di Taiwan Wheeler ha esposto la e-Eagle con ruote da 29” e trazione posteriore affidata al motore BionX ottimizzato per pedalate su sterrato e sentieri montani. Le batterie, integrate nel telaio, sono da 555 Wh e garantiscono percorrenze di circa 100 km. Curato il design e la dotazione comprendente, tra l'altro, i freni a disco a circuito idraulico della Magura e il cambio Shimano con “tripla” anteriore per un totale di 30 velocità.

Tre le novità off-road di Benelli, compresa l'Alpan TS evoluzione con motore centrale dell'Alpan 2015. Le altre sono la “front” Tagete e la “full” Aceste, entrambe con ruote da 27,5”, cambio Deore a 10 marce e freni a disco idraulici. Da segnalare per l'Aceste l'impiego del kit a motore centrale Bafang con 6 livelli d'assistenza, batterie da 396 Wh e autonomia fino a 100 km.

Del marchio di Pesaro segnaliamo le nuove city bike Adorea, Clelia e Mio e, soprattutto, la touring Navigator.

La touring Navigator è un'e-bike da turismo con tanto di portapacchi anteriore e posteriore disponibile nelle varianti “300” e “500”, con quest'ultima equipaggiata con sistema Shimano Steps a motore centrale e batterie da 418 Wh per percorrenze fino a 120 km.

Altre due Made in Italy che meritano citazione sono la Neox, vincitrice di un Award

E la Nevi, produttore specializzato in cicli in titanio che a Eurobike ha esposto la E Ti. Una sportiva dalle linee classiche e dal peso contenuto a 16,8 kg comprensivo del kit Bosch Performance con batterie da 400 Wh.

I modelli per la città e i viaggi

Oltre alle mountainbike, lungo le sponde del Lago di Costanza si sono viste tante novità interessanti degli altri comparti. Tra queste le due Flyer, la Pluto e la Serie TX.

La prima è la versione pieghevole della compatta Flogo del quale conserva gli pneumatici da 20” e il motore centrale Panasonic abbinabile a batterie da 432, 540 o 648 Wh.

La seconda, vincitrice di un Award, è una trekking con doppio ammortizzatore, cerchi da 28”, cambio tradizionale o nel mozzo e sistema Bosche Performance con 400 o 500 Wh.

Premio dorato per la Coboc Seven Vesterbro, merito soprattutto del peso ridotto (15,4 kg), per l'evoluta app di gestione per smartphone e per il telaio che integra kit e luci.

Altra e-bike che ha sedotto la giuria è la blueLabel Charger GX Rohloff con kit Bosch, ciclo raffinato (il sellino è Brooks) e versatile grazie al doppio portapacchi, ai battistrada all terrain da 27,5” e al cambio interno Rohloff a 14 velocità.

Dello stesso costruttore, ma con marchio Riese&Muller, segnaliamo la Culture Automatic, cittadina dalle linee insolite con cerchi da 26”, doppia ammortizzazione e cambio NuVinci al mozzo. Concludiamo con un'altra e-bike vincitrice di un Award, la svedese Wallerang M.01 con kit Shimano Steps. Un modello cittadino definito “modulare” per la facilità con il quale si possono applicare e levare utili accessori per le pedalate urbane, come i portapacchi anteriore e posteriore.

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