26 December 2015

Zolder: il bis di Van der Poel

Seconda vittoria di fila per il giovane iridato, proprio sul percorso che assegnerà il prossimo titolo mondiale. Alle sue spalle Pauwels e uno sfortunato Van der Haar. Van Aert mantiene la testa della classifica di Coppa del Mondo.

Zolder: il bis di van der poel

In questo inverno anomalo, dove si registrano temperature record ad ogni latitudine e le precipitazioni sono diventate un pallido ricordo offuscato dallo smog delle città, c'è spazio anche per una vittima inattesa: il ciclocross. Sia chiaro, anche questa stagione sta regalando corse emozionanti e protagonisti spettacolari, ma la cronica assenza dell'elemento chiave di questo sport, il fango, sembra essere ormai la costante che unisce ogni competizione.
Anche oggi, a Heusden-Zolder, la quinta tappa di Coppa del Mondo si è disputata in una giornata calda e su un percorso asciutto. Un fatto che non può lasciare qualche rammarico, considerando quanto possano diventare entusiasmanti le prove su questo tracciato in caso di maltempo. Heusden-Zolder però, a differenza di tutte le altre località attraversate nel corso della stagione, potrà godere di una seconda opportunità, perchè è proprio qui che tra poco più di un mese il popolo del ciclocross tornerà a riunirsi per l'appuntamento più atteso: il mondiale. Zolder è un grande classico del ciclismo nel Limburgo belga, qui il ciclocross è un rituale tradizionale, sia nelle singole challenge che in quel mondiale che nell'ex-autodromo tornerà per la terza volta. La prima fu nel lontano 1970, la seconda nel 2002, anno in cui Zolder ospitò per la seconda volta anche un mondiale di ciclismo su strada: l'indimenticabile giorno in cui l'iride premiò Mario Cipollini.

In un luogo così intriso di storie iridate, non poteva che essere il campione del mondo Mathieu Van der Poel a conquistare la corsa, doppiando il successo ottenuto solo sei giorni fa sul traguardo di Namur, ma proprio come una settimana fa il giovane fenomeno ha dovuto soffrire parecchio per spuntarla soltanto nel finale, al termine di una corsa dall'andamento assai lineare. E' stata sufficiente la partenza per capire chi aveva smaltito il pranzo di Natale e chi no: i più lesti al via sono stati Tim Merlier e Clément Venturini, sui quali è presto rinvenuto Klaas Vantornout, mentre corridori attesi come Wout Van Aert e Sven Nys hanno palesato da subito le difficoltà di giornata, figlie di qualche malanno (per Van Aert si parla di disturbi gastrointestinali) più che della mancanza di terreno pesante.
La leadership delle tre lepri ha comunque avuto vita breve, perchè è tra il secondo e il terzo giro che già vanno a strutturarsi le posizioni di classifica decisive. La molla è l'attacco deciso di Lars Van der Haar, vincitore nelle ultime due edizioni del ciclocross di Heusden-Zolder, su cui il più lesto a rientrare è Mathieu Van der Poel, capace di disegnare le traiettorie migliori nei passaggi più tecnici. Siamo vicini al confine olandese, e un testa a testa tra i due talenti oranje sembra il copione più scontato, ma Zolder è anche la località dove è più caldo il tifo per Kevin Pauwels, un sostegno che deve aver fatto presa sul corridore belga, capace di ridurre il gap dal duo di testa metro dopo metro, sino a raggiungerli al termine del quarto giro. A metà gara la situazione è ormai chiara: i tre davanti fanno corsa a se', con Pauwels che fa un po' l'elastico ma è abile sempre a rientre sui due olandesi che paiono molto concentrati nello studiarsi a vicenda, mentre alle spalle del trio una serie di gruppetti si inseguono nella lotta per il quarto posto. Un inseguimento quest'ultimo che in breve tempo porterà alla formazione di un inedito gruppone di una dozzina di elementi che arriverà fino al traguardo: una situazione talmente anomala in queste corse che è spiegabile soltanto con la scorrevolezza del terreno secco.
La seconda parte di gara è uno scontro costante tra Mathieu Van der Poel e Lars Van der Haar: l'iridato prova ad attaccare in tutti i passaggi più duri, ma il corridore della Giant è bravo a ricucire sempre nei tratti più pedalabili, dove spesso prova a rilanciare. Van der Poel sembra riuscire a fare il vuoto nel terzultimo giro, quando se ne va tra le curve nel bosco e rilancia di potenza sull'asfalto, ma una volta fatto il buco sembra esitare e concede una nuova chance ai due compagni di fuga. Sarebbe stato forse un errore fatale, se non fosse che al termine della penultima tornata Van der Haar incappa nella più sfortunata delle forature; Van der Poel se ne accorge e attacca salendo a piedi sul muro, dove le sue lunghe leve gli permettono di scavare un margine sufficiente per poter attaccare a fondo e stabilire il vantaggio che si porterà fino al traguardo. Kevin Pauwels stringe i denti e fa un ultimo giro da leone, ma è sufficiente soltanto per conquistare la seconda piazza davanti a uno sfortunatissimo Lars Van der Haar, che riesce comunque al secondo posto in classifica generale, rosicchiando qualche punto al leader Wout Van Aert. Per Mathieu Van der Poel è una seconda vittoria in sei giorni, con la consapevolezza non soltanto di essere tornato ai livelli della stagione passata, ma anche di poter guardare con ottimismo al mondiale di fine stagione dove punterà ad un clamoroso bis. Con o senza pioggia, con o senza fango.

Ordine d'arrivo:
1. Mathieu Van der Poel 1h09'03"; 2. Kevin Pauwels a 02"; 3. Lars Van der Haar a 46"; 4. Tom Meeusen a 1'10"; 5. Klaas Vantornout a 1'11".

Classifica di Coppa del Mondo (dopo 5 prove):
1. Wout Van Aert 336 punti; 2. Lars Van der Haar 320; 3. Sven Nys 303; 4. Kevin Pauwels 296; 5 Mathieu Van der Poel 225.

© RIPRODUZIONE RISERVATA