24 February 2020

Classiche del nord che passione

Giro delle Fiandre, ma anche Parigi-Roubaix. Le mete cicloturistiche in cui dare libero sfogo alla propria passione a due ruote portano verso nord. Sfide su percorsi iconici, con tanto di pavé e muri, dove il ciclismo è cultura e tradizione

Muri leggendari

Ci sono luoghi in cui la bici è patrimonio collettivo, come a Oudenaarde, che per ogni appassionato di ciclismo vuol dire Giro delle Fiandre, la Classica Monumento che si disputa tradizionalmente la prima domenica di aprile (e che precede di una settimana la Parigi-Roubaix).

Lo scorso anno abbiamo gioito per il successo di Alberto Bettiol davanti al danese Kasper Asgreen e al norvegese Alexander Kristoff, dopo sei ore abbondanti di gara (per la precisione 6h18'49", alla media di 42,29 km/h). Ma qui gli appassionati possono scatenarsi sui pedali del loro passo, ci sono itinerari ciclabili per vivere in prima persona l’esperienza dei “muri” e del pavé che hanno reso questa gara iconica con svariate formule, come quelle proposte da Girolibero Roadbike.

Cultura ciclistica da museo

Oudenaarde è il luogo ideale per partire alla scoperta di questa regione del Belgio in cui si parla olandese, si beve ottima birra e si mangiano patatine fritte. Un vero vanto gastronomico, insieme alle cozze che si preparano in brodo.

La città custodisce anche un tesoro sportivo: un museo che permette di fare uno straordinario viaggio a due ruote. Fra i tanti cimeli, ci sono i guanti usati da Eddy Merckx nel 1974, la borraccia usata da Andrea Tafi (il corridore toscano trionfò da queste parti nel 2002 e le scarpe di Jacques Anquetil (il francese fu uno dei cinque corridori - il primo in ordine di tempo – a essersi aggiudicato Tour de France, Giro d’Italia e Vuelta a España).

Fra le bici, non passano certo inosservate la Gitane usata da Tom Simpson nel 1962 (11 chili, monta un 52/47x13-17) e la Time in carbonio utilizzata da Johan Museeuw nel 2004 (7,8 chili allestiti con questi rapporti: 53/41x11-17/18-23).

A ruota dei campioni

ivere le classiche in compagnia di ex campioni è una formula che piace sempre. Per esempio, Andrea Ferrigato e Alessandra Cappellotto sono le guide di Girolibero Roadbike, che propone la partenza il prossimo 9 aprile. Il programma termina la domenica successiva, il 12, e colloca il quartier generale iniziale proprio a Oudenaarde: arrivo individuale all’aeroporto di Bruxelles Zaventem, transfer dopo le 15 e sistemazione in camera, consegna della bici del brand Merida (per chi l’ha richiesta) e test per le regolazioni. La visita del museo è prevista in serata.

Il giorno dopo si pedala per 50 km, si scalano in sequenza Kwaremont, Pateberg e Koppenberg, il più temuto fra i muri delle Fiandre. Nel pomeriggio, dopo pranzo ci si sposta verso a Roubaix, nel mitico velodromo per il ritiro del pacco gara (il transfer in hotel a Valencienne è in serata). Sabato 11 si partecipa alla Granfondo Parigi – Roubaix (partenza e arrivo a Roubaix per il percorso medio, per il lungo la partenza è a Busigny).

E domenica grande tifo per i professionisti (con un transfer infatti si va a vedere il passaggio dei corridori nel primo tratto di pavé e poi sul tratto storico del Carrefour de l’Arbre).

Per chi è a caccia d'estate a marzo c'è una training week in Sudafrica, per chi invece preferisce restare in Italia, nel mese di aprile è previsto un giro in Sardegna, da Cagliari a Olbia.

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