19 March 2020

Il Ministero della Salute stringe sulle bici: no a giri fuori dal comune di residenza

Contrordine del Ministero della Salute, da martedì 17 marzo non si può più andare in bici fuori dal proprio comune di residenza

Il sito del Ministero della Salute ha apportato nella serata di martedì 17 marzo degli aggiornamenti rispetto alle precedenti disposizioni sull'utilizzo della bici. Nel nuovo testo alcune disposizioni sono state in parte ribaltate rispetto a quanto prima riportato.

Viene confermata la rigida stretta sulle possibilità di uscire di casa. Si può uscire solo per andare al lavoro, per ragioni di salute o per necessità come l'acquisto di beni primari necessari. E si deve necessariamente poter comprovare la propria uscita tramite autocertificazione (qui potete scaricare il nuovo documento), anche per spostamenti interni al proprio comune di residenza, domicilio o abitazione.

No alla bici!

Per quanto riguarda il via libera alle attività motorie, c'è stato un vero dietro front: la possibilità di utilizzare la bicicletta è limitata esclusivamente all'interno del proprio comune. Come espressamente scritto "non è giustificato l’utilizzo del mezzo per diletto o per allenamento oltre i confini del proprio territorio di domicilio, abitazione o residenza".

Quindi basta uscite al parco, giri in campagna, pedalate sulle ciclabili. Gli unici che hanno la possibilità di continuare ad allenarsi sono "sportivi, professionisti o non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal CONI e dalle rispettive Federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali, sono utilizzabili gli impianti sportivi a porte chiuse per le sedute di allenamento".

Regole semplici, chiare e lontane da fraintendimenti e interpretazioni. Quello che oggi non serve è creare confusione.

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