Il 2020 è stato l'anno della bicicletta. Boom di vendite... soprattutto di eBike
Crescita a due cifre per il mercato italiano. Lo conferma Ancma Confindustria, che riunisce i costruttori di biciclette italiani.
Con il boom delle biciclette elettriche e un incremento a doppia cifra anche per le biciclette tradizionali è stato un 2020 da record per il mercato italiano delle due ruote. Sono stati infatti oltre due milioni i pezzi venduti, 1.730.000 (+14%) per quanto riguarda le bici tradizionali e un 280mila (+44%) per quelle elettriche. Numeri che non si vedevano dagli anni '90, quando esplode il fenomeno della mountain bike. Lo conferma Ancma Confindustria, che riunisce i costruttori di biciclette italiani, oltre 250 imprese nazional iche costituiscono una delle eccellenze del Paese riconosciuta in tuto il mondo.
A guidare l'ascesa del mercato, che riflette una fenomenologia analoga in quasi tutto il mondo, sono state molteplici ragioni: innanzitutto la necessità di distanziamento, di sostenibilità nei collegamenti urbani e il desiderio di libertà e benessere che la pandemia ha spinto, ma soprattutto il bonus mobilità introdotto dal governo Conte.
Oltre alle vendite, è andata molto bene anche la produzione, che ha fatto registrare un +6% sull'anno precedente (+29% le eBike). Tutto ciò nonostante le difficoltà a far arrivare i pezzi dall'estero.
Proprio le biciclette a pedalata assistita si confermano un fenomeno di mercato in costante crescita. In cinque anni le eBike hanno quintuplicato i dati di vendita, passando da poco più di 50mila pezzi annui ai 280mila del 2020: un'impennata che ha allargato la platea di fruizione e che apre ulteriori prospettive di sviluppo per l'industria del settore e la sua filiera. Un ultimo dato riguarda infine le modalità d'acquisto. Il 2020 ha confermato il negozio specializzato come punto di riferimento per i consumatori sul territorio: Ancma Confindustria stima infatti che più del 70% dei 2 miliardi di euro di fatturato generato dell'intera rete di vendita durante l'anno sia venuto proprio dalle realtà commerciali più di prossimità.
"I risultati eccezionali del 2020 - ha spiegato il presidente di Ancma, Paolo Magri - non sono certo un traguardo fine a sé stesso, ma costituiscono un punto di partenza per passare dalla logica di incentivi all'acquisto a una prospettiva concreta di incentivi all'utilizzo fatta di attenzioni e investimenti sul piano culturale, per l'infrastrutturazione ciclabile, lo sviluppo del cicloturismo e per garantire la sicurezza di chi sceglie nel quotidiano la mobilità dolce".