di Jacopo Altobelli - 26 March 2021

Ebike delle nevi, la rivoluzione a due ruote degli Alpini

Le prime ebike in configurazione tattica, prodotte da Fantic Motor, sono state consegnate alle truppe alpine dell'area addestrativa di Villa Bassa, in provincia di Bolzano.

Come durante la prima guerra mondiale, i militari italiani tornano in sella. Le prime ebike in configurazione tattica sono state consegnate alle truppe alpine dell'area addestrativa di Villa Bassa, in provincia di Bolzano. Si tratta di una sperimentazione di sei mesi e servirà a valutarne l'efficacia operativa durante ricognizioni, controlli ed eventualmente raid operativi sui sentieri di montagna. Questa fornitura rientra anche nelle attività di testing svolta dalle Forze Armate a favore dell'industria per sviluppare strumenti e tecnologie di potenziale interesse, sia in campo militare che in quello civile.

EBike per un ruolo operativo

La scelta di biciclette a pedalata assistita in chiave operativa nasce dalle esperienze maturate dalle truppe alpine, che hanno fatto emergere l'esigenza di disporre di mezzi adeguati alla mobilità in ambiente impervio, ma che siano al contempo a basso impatto ambientale e acustico. Queste nuove mountain bike elettriche sono quindi perfette per percorrere i percorsi di media montagna in tempi rapidi, e saranno impiegate anche in ambiente innevato, magari in associazione agli scii di alpinismo, trasportati dalle truppe sugli zaini.

A produrre le biciclette è l'azienda trevigiana Fantic Motor, specializzata anche in moto da enduro, che ha già consegnato le prime nove, assegnate in sperimentazione alle Brigate alpine “Julia e Taurinense” che ne dovranno valutare le performance e l'efficacia.

Siamo soddisfatti dell’avvio di questa sperimentazione – ha dichiarato Fausto Recchia amministratore delegato di Difesa Servizi Spa -. Apre la strada ad una nuova ed importante attività di testing a favore dell’industria civile, che consente alle nostre Forze Armate di valutare nuovi strumenti e nuove tecnologie di potenziale interesse, riaffermando il ruolo centrale e trainante che da sempre ha avuto il mondo militare nel progresso e nell’innovazione”.

Tradizionalmente sono stati i muli ad affiancare le storiche truppe di montagna dell'Esercito Italiano, quelle degli Alpini, tanto iconiche con i loro cappelli piumati quanto epiche nelle loro missioni da sempre caratterizzate dalla fatica e dal sacrificio. Nel 2019 c'era stata grande commozione per la morte di Iroso, l'ultimo mulo che era stato in forza alle truppe alpine. Ora si guarda avanti, con un mezzo moderno e sostenibile. Ma si tratta a ben vedere anche di un ritorno al passato: le biciclette furono utilizzate dai militari italiani già a fine ottocento e divennero protagoniste durante la Prima Guerra Mondiale, sfruttate in particolare da alcuni battaglioni di bersaglieri fanti-ciclisti, che pare avessero anche un loro inno, che in alcuni versi recitava così: “Rapidi come il vento andiamo ognora / ostacoli per noi non ha la terra / la nostra ruota ogni strada divora / salda abbiamo la gamba e baldo il cor! / silente vola / o bicicletta”. Chissà se questi versi saranno cantati anche dagli alpini-ciclisti, con le loro ebike nuove fiammanti.

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