di Jacopo Altobelli - 28 March 2021

Scandiberica, la lunga ciclabile che unisce la Norvegia alla Spagna sulle orme dei pellegrini

Un itinerario in bicicletta dalle terre selvagge della Norvegia fino al santuario di Santiago de Compostela, attraversando l'Europa alla scoperta di meraviglie naturali e culturali

Viene chiamata “la ciclabile dei pellegrini” e potrebbe essere la scelta ideale per una vacanza cicloturistica post pandemia. Non solo per una rinascita spirituale dopo un periodo difficile, ma anche per fare un bagno di cultura, natura selvaggia e anche, appena si potrà, una riscoperta della dimensione più festosa e sociale delle grandi città lungo il percorso. Il tutto, ovviamente, mentre si pedala. Insomma è il modo perfetto per recuperare il tempo perduto facendo un po' di tutto.

Il nome deriva dal fatto che il percorso segue alcuni dei cammini religiosi più importanti del nord Europa e si conclude in una delle mete storiche dei pellegrinaggi, Santiago de Compostela. Si identifica anche, più prosaicamente, come Eurovelo 3, e fa parte della rete di 17 percorsi ciclabili europei, un progetto della European Cyclist's Federation (EFC). Viene chiamata anche Scandiberica, e questo è un modo suggestivo per tracciarne la geografia: se la conclusione è nella Spagna occidentale, il suo punto di partenza è nel nord della Norvegia, a 5,300 chilometri di distanza. Attraversa 7 paesi e tocca 20 siti riconosciuti dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità. Si visitano molte chiese spettacolari ma anche luoghi della storia vichinga e carolingia. Ma ci sarà modo anche per rilassarsi e fare festa, non appena riapriranno i cafè parigini e i locali notturni di Amburgo.

Il percorso è ovviamente spezzettabile in base al tempo a disposizione e agli interessi. Molti tratti sono completi e segnalati, altri sono ancora in fase di realizzazione, quindi è importante documentarsi prima di partire, sia sul sito en.eurovelo.com, sia sui vari siti nazionali per approfondimenti specifici.

Norvegia e Svezia: lungo le orme di San Olaf (circa 1000 km)

Il punto di partenza dell'Eurovelo 3 è a Trondheim, nel nord della Norvegia. La città sorge sulla riva del Trondheimsfjord, il fiordo più lungo del paese, e nel medioevo la sua cattedrale gotica era meta di uno dei maggiori pellegrinaggi del nord Europa per la devozione a San Olaf, il re tornato dalla Russia per convertire la Norvegia al cristianesimo. Si segue proprio il percorso di ritorno di questo guerriero leggendario divenuto santo, anche se in senso inverso, per pedalare verso sud, passando per Oslo, costeggiando fiordi spettacolari e piccoli villaggi incantati fino ad arrivare a Goteborg, in Svezia. Oltre a importanti siti nazionali di valore storico, l'itinerario attraversa valli, foreste, laghi e tutta la costa dall'atmosfera magica. In questa prima parte, che ha protagonista la natura incontaminata, la ciclabile non è interamente realizzata e richiede una maggiore pianificazione.

Danimarca: la via dei buoi (circa 450 km)

Germania: lungo la via di San Giacomo (circa 1100 km)

Dalla “Venezia del Nord”, piena di gallerie d'arte e musei, si prosegue in direzione sud-ovest facendo tappa a Brema, con il suo meraviglioso municipio gotico e l'imponente statua del paladino Orlando. Si attraversa poi l'idillica campagna attorno a Osnabruck popolata di racconti senza tempo delle tribù germaniche e di legioni romane. Si tocca la cattedrale di Munster e il suo castello barocco; Duisburg, Dusseldorf e quindi Colonia, che con la sua cattedrale gotica è tra le destinazioni più popolari di tutta la Germania. Dopo una deviazione ancora verso sud, si ritorna in su per concludere nell'atmosfera medievale di Aquisgrana, centro dell'impero di Carlomagno, e anche qui merita una visita il duomo all'interno del quale si cela la cappella palatina con i suoi preziosi mosaici. Questo percorso segue le tracce della Jakobsweg, la via giacobea, ed è la continuazione del percorso baltico che arriva dalla Polonia. La parte tedesca dell'Eurovelo è ben strutturata e curata e sfrutta alcune delle più importanti piste ciclabili del paese. Essendo molto frequentate, non mancano nemmeno i servizi e le strutture ricettive a misura di ciclista.

Belgio: costeggiando il fiume Mosa (circa 200 km)

Francia: la più lunga pista ciclabile dell'Esagono (circa 1700 km)

La parte francese del percorso, con i suoi 1700 km che la attraversano completamente da nord-est a sud-ovest, è la più lunga pista ciclabile della Francia, quasi completamente strutturata e segnalata. Dalle Ardenne ai Pirenei attraversa una vastità di ambienti diversi, di sapori e culture regionali tutte da scoprire. Il sito scandiberique.fr è molto ricco di informazioni e consente di dividere l'itinerario in piccole tranche da 20-30 km e preparare il viaggio a tutto tondo. Si può anche scaricare la traccia gps. Passandone in rassegna alcune tappe, una delle prime ancora al confine del Belgio, nota ai ciclisti come l'attuale partenza della Parigi-Roubaix, è Campiègne, con il suo castello classicheggiante. Nella Capitale c'è solo l'imbarazzo della scelta su cosa visitare e la città si presta all'esplorazione in bicicletta, con i suoi ampi viali e il percorso pedonale lungo la riva destra della Senna. Dalla Ville Lumière si segue la via di pellegrinaggio Turonense, che tocca Orleans e segue la valle della Loira fino a Tours, per poi scendere verso Poitiers e Bordeaux, con il suo Porto della Luna sulle rive della Garonna. Il punto di arrivo è Saint-Jean-Pied-de-Port, piccolo paese di confine sui Pirenei.

Spagna: il cammino francese di Santiago (circa 800 km)

Un pellegrinaggio transeuropeo

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