di Rosario Palazzolo - 27 March 2021

Torna l'Eroica Montalcino. Siete pronti a pedalare sulle strade bianche?

Domenica 30 maggio torna l'Eroica Montalcino, primo degli appuntamenti eroici in Italia sulle le strade bianche e trai celebri vigneti del Brunello.

“Sarà come tornare a vivere. Abbiamo tanta voglia di stare tutti insieme e a pedalare lungo le magnifiche strade bianche delle colline della provincia di Siena, in una Terra Eroica che sembra disegnata proprio per andare in bicicletta”. Parole di Franco Rossi, presidente di Eroica Italia.

Domenica 30 maggio torna l'Eroica Montalcino, il primo degli appuntamenti eroici in Italia con la maglia di lana, le strade bianche e le biciclette d’epoca. L’occasione per guardare al passato ma: “La bicicletta è certamente lo strumento con il quale pedalare verso il futuro – aggiunge Franco Rossi – in un territorio piacevole da scoprire la prima volta e ancora più piacevole riscoprire perché ogni volta più bella. Un orizzonte di emozioni fatto di borghi e filari, sapori e natura incontaminata. Uno scenario di provincia caratterizzato da antiche tradizioni contadine”.

In effetti la Toscana sembra disegnata per il ciclismo. In particolare lo è la provincia di Siena, con le sue strade bianche che ripropongono immagini che si perdono nel tempo. Strade sempre più meta del turista più esigente e attento alla qualità dell’offerta. Nel caso di Siena un’offerta ricca anche di storia, arte e cultura: un’offerta pronta a stupire attraverso cinque diversi percorsi.

Dai 153 chilometri del percorso Eroico ai 27 chilometri della Passeggiata. Ce n'è per tutti i gusti

PERCORSO EROICO: 153 chilometri di grande fascino

Prima di avviarsi, a Montalcino i ciclisti possono soffermarsi ai Giardini dell’Impero dove godere di una splendida vista panoramica a 360 gradi; a nord le Crete Senesi, la collina di Montalcino ricoperta da vasti campi di vigneti e la città di Siena. A Sud le bellissime terre della Val d’Orcia, a Est le indimenticabili Crete Senesi fino all’Appenino e Valdichiana e a Ovest i tesori della macchia mediterranea fino ad arrivare alla costa Tirrenica. A metà strada tra il piccolo borgo medievale di San Quirico d’Orcia e lo splendido centro termale di Bagno Vignoni, si trova Vignoni Alto che contempla la bellissima Val d’Orcia, riconosciuta come un patrimonio dell’Unesco. Colline, calanchi, cipressi, coltivazioni di grani antichi, di cui molti sono biologici, sono le ricchezze della più bella valle della Toscana. Sui colli, borghi e monumenti che osservano boschi di querce, oliveti e i vigneti del Brunello e dei grandi vini toscani.

All’ingresso del borgo rinascimentale di Pienza, l’indimenticabile panorama sulle mille sfumature del giallo, del rosso e dell’ocra delle dolci colline della Val d’Orcia con alle spalle Monte Amiata, il più alto vulcano spento d’Italia, e la possente fortezza di Radicofani, costruita sulla cima di un’imponente roccia basaltica di 869 metri che domina tutto il territorio compreso fra il Monte Cetona, la Val d’Orcia e il Monte Amiata.

A questo punto i ciclisti si trovano nel cuore delle Crete Senesi, tra Trequanda e San Giovanni d’Asso, territorio caratterizzato da un continuo susseguirsi di biancane e calanchi. Le prime riconoscibili per la loro forma a cupolette bianche, mentre i secondi per le profonde spaccature nel terreno “a lama di coltello”.

Prima di entrare a Montisi, borgo medievale di origine etrusca, i ciclisti incontrano dei bellissimi terrazzamenti degli oliveti i cui frutti danno vita al delizioso olio toscano. Per l’estrazione dell’olio d’oliva, le olive vengono macinate a freddo. Proseguendo verso il borgo di Buonconvento si possono osservare vaste coltivazioni di tartufi. Le terre di biancane e i calanchi sono il cuore dell’eccellente prodotto toscano.

Lasciando alle spalle Buonconvento e avviandoci verso Camigliano i più fortunati hanno la possibilità di ammirare le ricchezze della fauna selvatica del posto. Lungo il percorso tra Camigliano e Sant’Angelo in Colle si giunge al Castello di Poggio alle Mura, eretto su un poggio presso la confluenza dei fiumi Orcia e Ombrone. Il viale di cipressi accompagna i visitatori fino alle porte della struttura che è situata nel cuore dei vasti vigneti del Brunello. Pedalando verso Sant’Angelo Scalo ci si immerge nel mondo delle coltivazioni dei secolari oliveti per arrivare al magnifico convento di Sant’Antimo, circondato dagli altissimi cipressi e da uliveti. Quindi il ritorno a Montalcino.

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