di Emiliano D'Andrea - 21 August 2021

Ascesa alla vetta del Monte Nuria, tra esplorazione e qualche tratto "a spinta"

Un'escursione in mountain bike al confine tra Lazio e Abruzzo, facilmente raggiungibile da Roma. La salita al monte Nuria offre tanta fatica ma altrettanto divertimento nella discesa, con tratti un po' tecnici e altri più rilassanti di piacevole flow. Il percorso proposto prevede una salita di quasi 16 km con circa 1300 metri di dislivello e una discesa di circa 10 km. In vetta si scopre un panorama che spazia a 360 gradi sull'Appennino Centrale. La difficoltà è media.

A solo un’ora di auto da Roma, si entra nell’area dell’Appennino Centrale Abruzzese. Nella zona orientale della Provincia di Rieti al confine con la Provincia dell’Aquila, si trova il gruppo montuoso dei Monti Nuria. La cima più alta di questo gruppo raggiunge i 1888 mt s.l.m.. Noi siamo arrivati fino alla cima, con la sua croce posta in vetta; da lì abbiamo percorso pedalando la cresta che unisce la cima del Nuria con la cima del Monte Nurietta, poco più in basso, e poi ci siamo lanciati nella discesa. La conquista della vetta è avvenuta non senza fatica: abbiamo percorso la strada, che diventa un sentiero, che si trasforma in una esile striscia di terra e che poi si perde nel bosco fino ad arrivare nella radura assolata e ventosa che anticipa la vetta. Qui non c’è più una traccia, si pedala a vista godendosi un panorama mozzafiato.

Si parte da Borgo Velino

Siamo partiti dal paese di Borgo Velino a quota 460 mt s.l.m. per una salita senza sosta di 16 chilometri, con un dislivello positivo di 1340 mt. Abbiamo scelto un percorso che prevede un primo tratto su asfalto, fino al rifugio Borgo Velino a 1240 mt s.l.m. Questo primo tratto è lungo circa 9 km e si caratterizza per un susseguirsi di tornanti, quasi tutti sotto l’ombra della faggeta che orna la parte est della montagna. Una bella passeggiata, una sorta di riscaldamento prima della salita vera e propria. L’asfalto si interrompe proprio al bivio davanti al rifugio Borgo Velino. Al nostro arrivo la struttura era chiusa, non ci sono fontanili per rifornirsi di acqua, solo un laghetto che raccoglie le acque piovane utili per le mandrie di mucche al pascolo. Dal rifugio si diramano due vie, una che continua sulla destra, sempre asfaltata, e la seconda sulla sinistra, che passando davanti alla struttura si allunga per di qualche centinaio di metri, svolta a destra e si inerpica dentro al bosco.

Cresce la pendenza, ma anche l'avventura

L'arrivo in cima con vista appenninica

Inizia la discesa: tecnica e divertimento flow

Qui il link per la traccia della salita su Wikiloc e quello della discesa.

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