di Emiliano D'Andrea - 05 November 2021

Alla scoperta dei Monti Lucretili: natura selvaggia e percorsi tecnici per i più esperti

Un itinerario offroad a meno di un'ora da Roma che sa regalare atmosfere selvagge e una grande immersione nella natura. Il percorso ad anello parte da Vicovaro e porta alla scoperta dei Monti Lucretili e del loro parco naturale. Ecco il racconto del giro in e-mtb di Emiliano D'Andrea.

A due passi dal paese di Vicovaro, nel bel mezzo del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, abbiamo scoperto un percorso che, partendo dalla via Licinese (circa 300 mt s.l.m.), arriva sino a Fonte Campitello, ad un’altitudine di 1104 metri s.l.m. sulle pendici del Monte Guardia. L’itinerario si sviluppa lungo un anello di 23 chilometri, con un dislivello positivo di 981 metri e presenta una sola piccola deviazione per arrivare sino alla fonte. L’ambiente del Parco è incontaminato, ancora selvaggio, con le sue estese ed intricate faggete, presenta il classico sottobosco che solo a tratti lascia il posto ad ampi prati che accompagnano il pendio del Monte Guardia.

Noi abbiamo iniziato a pedalare subito fuori Vicovaro, lungo la via Licinese e poi siamo saliti lungo la via delle Rose. Dopo questi pochi chilometri di strada asfaltata si arriva alla frazione di Roccagiovine; una breve pausa caffè, giusto il tempo di scambiare due chiacchiere con un paio di abitanti del posto che molto gentilmente ci hanno dato qualche consiglio, e ci hanno svelato qualche segreto della zona, ricca di funghi nel periodo autunnale, e poi si riparte. Da qui, da piazza Vacuna, si inizia a salire verso il cimitero, da dove si prende lo sterrato in direzione del Monte Gennaro. Si entra in un tratto di sottobosco con una carreggiata inizialmente ampia, ma che si va restringendo sempre di più. Lungo questa strada bianca che costeggia il Fosso Canapina ci si inoltra in una valle aperta che si percorre quasi a ruota libera senza dover seguire la traccia. Un po’ più avanti si rientra in carreggiata, seguendo i cartelli di segnalazione posizionati dal Cai, e si sale fino al Prato delle Forme (861 mt s.l.m.), dove è possibile fare una pausa e godere del panorama. Superato il prato delle Forme abbiamo imboccato il pronunciato Fosso di Vena Scritta e ci si addentra nell’ombrosa faggeta. Qui le piogge dei giorni precedenti avevano riempito di detriti di ogni genere lo strettissimo single trail che costeggia il Fosso. Questo è il tratto più impegnativo della salita, ma anche il più suggestivo. Usciti dal bosco si percorre un ultimo tratto con la presenza di grandi massi, che noi abbia fatto a spinta, sino al fontanile Campitello a 1042 mt s.r.l.

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