di Jacopo Altobelli - 19 January 2022

Mobilità urbana, Ancma: "Boom delle due ruote, indietro non si torna"

Più chilometri di piste ciclabili, meno bike sharing, cresce l'attenzione alla sicurezza in bici, ma i cambiamenti non sono ancora abbastanza generalizzati, nonostante l'esplosione delle vendite di biciclette. E' quanto emerge dalla sesta edizione del report dell'Osservatorio Nazionale Focus 2R, promosso da Confindustria Ancma e Legambiente, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia.

All'esplosione del mercato delle due ruote degli ultimi anni non può che seguire un adeguamento delle città verso una mobilità che sia sempre più sostenibile, sempre più a misura di ciclista. Ma si stanno davvero compiendo dei miglioramenti, e in che termini? A dircelo è ogni anno la fotografia di Focus 2 R, un report ormai giunto alla sesta edizione promosso da Confindustria Ancma e Legambiente e realizzato in collaborazione con Ambiente Italia. La ricerca, svolta tramite questionario, interpella i capoluoghi di provincia italiani per avere una panoramica delle politiche introdotte dalle amministrazioni riguardanti le due ruote, secondo parametri quali lo sharing, la sicurezza, le infrastrutture come piste ciclabili e parcheggi o stazioni di ricarica. Da questa ricerca, che ha ottenuto risposta da 96 municipi italiani su 104 interpellati, il primo dato che salta all'occhio è che sale la disponibilità media di piste ciclabili nelle città: complessivamente nel 2020, anche per far fronte ai problemi di circolazione legate al Covid, sono state realizzate 224,5 km di piste ciclabili, spalmate su 31 comuni. La maggior parte dei comuni intervistati ha introdotto più di 2 km di piste ciclabili, mentre 7 più di 10 km. Rispetto al 2015, la disponibilità di metri di ciclabile, ciclopedonale o zone con moderazione della velocità a 20-30 km orari è aumentata del 25%. E anche il trasporto delle biciclette sui mezzi pubblici è aumentato dal 31% del 2015 al 52% del 2020. Leggero aumento anche per la presenza di postazioni di interscambio presso stazioni ferroviarie, mentre è diminuito rispetto al 2015 il numero di servizi di bike sharing, anche se complessivamente il numero di mezzi disponibili è triplicato. Nonostante il grande aumento di ebike, sono diminuiti i punti di ricarica elettrica, che si concentrano solo in alcune città virtuose.

Indietro non si torna, ma c'è ancora tanto lavoro da fare

Vendite: in crescita sia le ebike che le bici tradizionali

Le città più virtuose

Accessibilità a corsie riservate e mezzi del trasporto pubblico

Disponibilità di parcheggi

Bike sharing: diminuisce l’uso

Sicurezza: incidenti e furti

Incentivi economici

Ricarica biciclette a pedalata assistita

Piste ciclabili: + 25% negli ultimi 5 anni

© RIPRODUZIONE RISERVATA