di Jacopo Altobelli - 10 April 2022

Amstel Gold Race: vittoria storica dell'italiana Marta Cavalli

L'italiana Marta Cavalli per la gara femminile e il polacco Michael Kwiatkowski per quella maschile trionfano sul podio della classica della birra in Olanda. E' loro l'Amstel Gold Race. Solo quarto il fuoriclasse padrone di casa Mathieu van der Poel.

Capolavoro di Marta Cavalli, prima italiana a vincere all'Amstel Gold Race, la grande classica olandese. Una vittoria "oraziana", nata da un attimo colto alla perfezione a 1600 metri dall'arrivo, appena giunti in cima al Cauberg, l'ultima côte prima dell'arrivo. E' lì che la giovane atleta del team FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope ha sfruttato un pertugio aperto improvvisamente nel gruppo per sferrare il suo attacco. Basta un attimo fuggente, e la fuga è sua. Le altre rincorrono, ma ormai non c'è più tempo. La ventiqauttrenne di San Bassano, piccolo paese in provincia di Cremona, si guarda indietro - controlla la distanza - poi si volta ancora, quasi non ci crede: le altre sono ancora indietro. La vittoria è arrivata, dopo 128,5 km di Limburg e saliscendi, di tulipani, mulini a vento e tanta tanta fatica: alza le braccia. E' fatta! Dietro di lei, arrivano l'olandese Demi Vollering del team SD Works e la tedesca Liane Lippert del team DSM.

"Ho spinto fino alla fine perché volevo essere sicura che non capitasse niente - ha detto Marta Cavalli subito dopo il trionfo - ho un'uragano di emozioni sia dentro che fuori di me, perché capisci di aver realizzato qualcosa che insegui da tanto tempo". Devo ringraziare il mio direttore sportivo che mi ha incoraggiato ad attaccare quando ci siamo ritrovati in otto-nove in cima al Cauberg. Ho deciso di andare, era tutto o niente!". "Avevo immaginato di vivere questo al momento della ricognizione del percorso, sapevo che era il momento decisivo della gara".

Ha così abbracciato - prima italiana - il famoso trofeo a forma di grande boccale, ma non parlatele di birra: "Non ho uno speciale feeling con questa bevanda - ha confessato - ma qui non posso proprio dirlo ad alta voce".

Amstel maschile: vince Cosnefroy, anzi no...

"Sono una persona che è veloce a mettere le cose in prospettiva, questo è uno dei miei punti di forza. - ha detto Cosnefroy dopo aver saputo di essere secondo - Ero a un passo dalla vittoria, ma se mi metto a piangere dopo un podio all'Amstel, potrei anche smettere di pedalare. Ho avuto una gioia incredibile quando sono stato annunciato vincitore, ma bisogna metterla in prospettiva. Sono felice del mio secondo posto. Quando sono sul palco, c'è emozione, sono momenti che raramente si vivono nella carriera. Mathieu van der Poel, che era il favorito, non c'è. Non vedo perché dovrei piangere".

"Quando mi hanno detto che avevo vinto, - continua il ciclista francese - l'ho subito condiviso con i miei compagni di squadra che avano tagliato il traguardo e poi mi hanno detto dietro il podio che sono arrivato secondo. Mi hanno mnostrato il fotofinish, e non c'è stato dubbio. È così, ho perso, spero nella rivincita".

© RIPRODUZIONE RISERVATA