di Monica Gasbarri - 25 May 2022

Obiettivo Tricolore, il 5 giugno torna la terza edizione della staffetta paralimpica

Trentuno tappe, duemila chilometri, sessantacinque atleti paralimpici: questi i numeri della terza edizione dell’iniziativa ideata da Alex Zanardi

Da Santa Maria di Leuca a Cortina d’Ampezzo: duemila chilometri e trentuno tappe che impegneranno in tutto 65 atleti paralimpici che si passeranno il testimone in sella a biciclette, handbike, carrozzine olimpiche, in una staffetta all’insegna dello sport e della solidarietà.

Obiettivo tricolore, in partenza il 5 giugno, avrà per la prima volta un percorso “capovolto”: gli atleti risaliranno la dorsale adriatica partendo dalla Puglia, il “Tacco d’Italia” e attraversando città d’arte e città di culto, toccando per la prima volta Marche e Umbria e approdando il 26 giugno, dopo 21 giorni, a Cortina: tre settimane per ripercorrere la penisola dal Sud al Nord, arrivando fino a quella che, assieme a Milano, sarà la sede dei Giochi Invernali Olimpici e Paralimpici del 2026.

A spiegare meglio la genesi del progetto di Obiettivo Tricolore, è stato il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, che durante la conferenza di presentazione svoltasi al CIP ha spiegato proprio come è nata l’idea di questa iniziativa sportiva: "Dopo il lockdown Alex ha pensato una grande staffetta per rappresentare un ritorno alla vita, capace di unire il Paese e intercettando tante vocazioni sportive. È un'azione meritoria e da sostenere, perché riesce a divulgare sempre più il messaggio dell'inclusione. Per garantire diritto allo sport delle persone disabili non bastano le strutture o i discorsi nei convegni, ma occorrono persone formate sotto il profilo della competenza e della sensibilità".

Un modello di coinvolgimento concreto e attivo, come solo lo sport sa dare. A testimoniarlo anche gli atleti Tiziano Monti (entrato in Obiettivo3 nel 2019) e Manolo Simeoni (che in seguito a un terribile incidente in una gara di ciclismo nel 2017, si è subito rimesso in moto grazie al progetto). Per entrambi sono stati fondamentali il sogno e gli ideali di Zanardi, "Un visionario lungimirante che ha dato un segnale formidabile di un mondo che lui rappresentava forse come nessun altro” come lo ha definito il presidente del Coni, Giovanni Malagò, intervenuto a sua volta durante la conferenza stampa di presentazione.

Qui sotto il video della conferenza di presentazione:

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