di Alberto Zampetti - 07 June 2022

Inseguendo il sole: torna la corsa dall'alba al tramonto che celebra il solstizio d'estate

Il 18 giugno va in scena la quinta edizione della Chase the Sun, la pedalata che attraversa l’Italia dall’alba di Cesenatico al tramonto di Tirrenia. Una giornata in sella, da est a ovest, alla scoperta delle bellezze del nostro entroterra appenninico. Ma soprattutto di se stessi

È come una granfondo, ma non è una granfondo. Quasi una randonnée, ma diversa da una randonnée... È un viaggio. Un percorso. Un pellegrinaggio. Un’esperienza. Nella tua testa e nel tuo cuore, prima che sulla strada. Come definire la “Chase the Sun”, in programma il prossimo 18 giugno? Gli organizzatori di Turbolento Thinkbike la fanno facile: “It’s a ride, not a race. La più romantica delle sfide”.

Eppure nessuno sfida nessuno. Sei solo tu, le tue gambe, la tua storia e i tuoi pensieri: la sfida è con la tua passione. E con i tuoi limiti. Accettarli, ti rende saggio. Superarli, ti fa sentire invincibile. Sei solo tu. Insieme ad altri tre/quattrocento “tu”: la community dei SunChaser, che si riunisce un solo giorno all’anno e celebra il solstizio d’estate in processione a pedali, inseguendo il sole dall’alba al tramonto.

Attraversare l'Italia

Si va da Cesenatico a Tirrenia, 272 chilometri, uniti dall’Orange Ribbon ufficiale, il nastrino arancione da applicare sotto la sella, come un raggio di sole che renda riconoscibili i partecipanti, lungo il percorso.

Una Tirreno-Adriatico al contrario: sempre due mari, ma nessuna classifica, nessun ordine di arrivo, nessun traguardo se non un bagno rinfrescante, nessuna medaglia se non la soddisfazione dell’impresa, nessun cronometro se non la luce naturale del giorno più lungo dell’anno.

Dicono che il ciclismo sia una metafora della vita. Ma non è vero: è la vita che è una metafora del ciclismo.

La Chase the Sun si fa in totale autonomia, nel totale rispetto del Codice della Strada, a ritmo libero e in autosufficienza ciclomeccanica. Ognuno per sé. Ma anche tutti per uno, perché la strada - miracoli della bicicletta - crea la solidarietà ciclistica: ci si conosce, ci si aiuta, ci si aspetta, ci si sostiene a vicenda. Si formano i gruppetti e si va via insieme, la strada di ciascuno si realizza nella strada degli altri. Dicono che il ciclismo sia una metafora della vita. Ma non è vero: è la vita che è una metafora del ciclismo.

Il percorso

Due i percorsi a disposizione: quello di 272 km, con 3.300 metri di dislivello, prevede quattro salite (Rocca delle Caminate, Valico Tre Faggi, il Pinone e Colle di Calci). In alternativa, arrivati a Bientina, si può evitare l’ultima salita, per un totale di 264 km (2.700 D+). Questa seconda soluzione è obbligatoria per chi arriva al Pinone dopo le 16.00, ora in cui viene chiuso il cancello per il “Lungo”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA