di Lorenzo Scarpellini - 30 August 2022

L'impresa storica di Nino Schurter, campione del mondo per dieci volte

Lo svizzero 36enne ha fatto la storia a Les Gets nella prova di XCO, diventando campione del mondo per la decima volta. Ottima prova degli azzurri, che chiudono tutti in top 30 e in particolare di Braidot che agguanta il bronzo. Grandissima anche la francese Pauline Ferrand-Prevot, che vince l'oro e la maglia iridata nella gara femminile

Dieci Volte Nino Schurter! Cosa resta da dire dopo un mondiale di XCO palpitante? Chi ha guardato la gara - anche solo dallo schermo della tv o del pc - ha potuto assistere a qualcosa che forse non rivedremo mai, sicuramente non nel giro di pochi anni. La consacrazione di una leggenda vivente della mountain bike: Nino Schurter è campione del mondo per la decima volta e a 36 anni vince con una prestazione mostruosa dimostrando ancora una volta a tutti che per vincere devono vedersela con lui. Non ce n’è per nessuno.

Tom Pidcock era dato per favorito ma indossa il pettorale 53 perché quest’anno ha corso una manciata di gare in mtb, le sue speranze svaniscono quando non riesce ad attaccare il nostro Luca Braidot e subisce due cadute in due giri (nello stesso punto).

Il fuoriclasse svizzero invece impone il suo ritmo alla gara fin dall’inizio, scivola e cade nel quarto giro ma riprende subito il passo del gruppetto di testa. Lui è lì per vincere, lo hanno capito tutti. Negli ultimi giri duella con David Valero Serrano per la prima posizione ma alla fine, nell’ultimo giro, quando decide che è il momento di vincere lo attacca in un tratto tecnico, lo stacca e taglia il traguardo da solo. Lo spagnolo comunque non gli ha mai reso la vita facile, rendendosi protagonista di una grande prestazione. A chiudere il podio uno straordinario Luca Braidot che fino a metà gara tiene bene il passo dei primi due e successivamente è bravissimo a non farsi attaccare da Pidcock che aveva recuperato il gruppo di testa. Ottima prova generale per gli azzurri che chiudono tutti in top 30.

"C'è un po' di amaro perché oggi ero in buone condizioni, però penso che più di così non potessi fare - ha commentato a caldo l'italiano Luca Braidot - Sono sempre stato lì con i primi, ho dato il massimo che avevo nelle gambe ma quando Nino ha aperto nel penultimo giro, non ne avevo per tenere quel ritmo lì. Ho provato a rimanere lì con le speranze che si guardassero un attimo però non è stato così e sono rimasto in terza posizione. Comunque sono molto felice perché è la mia prima medaglia a un campionato del mondo".

Nella gara femminile Elite, è un trionfo assoluto della padrona di casa Pauline Ferrand-Prevot. Effettivamente non c’è mai stata una gara aperta, la francese dopo un giro aveva già un minuto di vantaggio sulle inseguitrici, vantaggio che si è incrementato nei giri successivi. Curiosità interessante per gli amanti delle informazioni tecniche: Pauline era l’unica atleta a correre con una bici rigida.

Completano il podio la svizzera Jolanda Neff e la statunitense Haley Batten. Sfortunata la nostra Martina Berta che stavo correndo molto bene e si batteva per le prime posizioni ma è stata bloccato da un problema meccanico.

Adesso manca un solo e decisivo appuntamento di Coppa del Mondo, ci vediamo in Val di Sole.

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